Termovalorizzazione, compostaggio, smaltimento rifiuti solidi e liquidi e servizi correlati

[GRI - 103-1], [GRI - 103-3], [GRI - 302-1], [GRI - 302-4], [GRI - 305-1], [GRI - 306-4],

Il grafico n. 52 illustra le tipologie di trattamento e recupero di materia o di energia dell’area Ambiente.

 

Grafico n. 52 – Volumi in ingresso di rifiuti gestiti per tipologia di impianto/attività (2022)

Grafico 52

LA TERMOVALORIZZAZIONE

Acea Ambiente gestisce, oltre alle attività già descritte di trattamento rifiuti solidi e liquidi e le linee di digestione anaerobica presso i siti di compostaggio, anche il processo di termovalorizzazione, tramite gli impianti di San Vittore del Lazio e Terni. I due impianti operano secondo Sistemi di gestione ambientale certificati e la registrazione europea EMAS III (si veda anche L’Identità aziendale, I sistemi di gestione). Nella logica dell’economia circolare, dopo il massimo recupero dei materiali, il recupero energetico dai rifiuti genera vantaggi di tipo sia energetico che economico e consente una notevole riduzione volumetrica - nel 2022 il volume dei rifiuti in uscita è pari al 24% rispetto al volume termovalorizzato - e la stabilizzazione biologica dei rifiuti, evitando quanto possibile il conferimento in discarica dei rifiuti tal quali.
L’impianto di San Vittore del Lazio, nel suo assetto attuale, è il più grande della Regione Lazio e svolge un ruolo di rilievo nella gestione dei rifiuti urbani, sia per le tecnologie avanzate utilizzate per la sua costruzione, sia per le considerevoli potenzialità di trattamento176. È costituito da tre linee indipendenti di termovalorizzazione, progettate per essere alimentate con Combustibile Solido Secondario (CSS), con le seguenti caratteristiche:

  • 52 MWt di potenza termica per la linea 1 e 56,7 MWt di potenza termica installata per ciascuna delle altre due linee, per una potenza termica complessiva di circa 165 MWt;
  • 13,9 MWe di potenza elettrica per la linea 1 e 15,1 MWe per ciascuna delle altre due linee, per una potenza complessiva di circa 44 MWe;
  • circa 400.000 t/anno di CSS, fanghi e altri scarti come capacità di trattamento totale a regime.

Ad ottobre del 2022 è stata emanata, dalla Regione Lazio, la Determinazione n. G14621 per la realizzazione della quarta linea di termovalorizzazione, per conseguire il pieno trattamento dei rifiuti in ingresso all'impianto in occasione di fermi per revamping o manutenzioni programmate, nonché per il trattamento di fanghi di depurazione urbana, conformemente a quanto indicato nel Piano di gestione dei rifiuti approvato dalla Regione Lazio.
Nel 2022 sono state termovalorizzate 289.550 tonnellate di rifiuti ed è stata prodotta energia elettrica per circa 251 GWh, in calo rispetto alla produzione del 2021 (-6%).

Tabella n. 54 – Il termovalorizzatore di San Vittore del Lazio: dati di funzionamento (2020-2022)

  u. m. 2019 2020 2021
combustibile termovalorizzato t 319.122 307.391 289.550
energia elettrica lorda prodotta GWh 269,38 267,74 251,26
rendimento di conversione (*) kWh/kg CSS 0,84 0,87 0,87

(*) Rapporto tra energia elettrica lorda prodotta e quantità di pulper termovalorizzato.

L’impianto di Terni è costituito da una linea di termovalorizzazione ed ha le seguenti caratteristiche:

  • 52 MWt di potenza termica installata;
  • 13,6 MWe di potenza elettrica installata;
  • 120.000 t/anno di scarti di pulper (scarti di cartiera, derivanti da spappolamento della carta da macero), come potenzialità massima di rifiuti in ingresso.

Il termovalorizzatore è dotato anche di impianti fotovoltaici, il principale sull’area di pretrattamento del pulper di cartiera ed uno minore su un fabbricato adiacente, che hanno generato, nel 2022, circa 454 MWh di energia elettrica, di cui circa il 61% consumato nel sito ed il resto ceduto alla rete, in linea con gli anni passati.
Nel 2022 l’impianto ha termovalorizzato 97.796 tonnellate di pulper ed è stata prodotta energia elettrica per circa 86 GWh, in leggero decremento rispetto ai valori del 2021.
Per i dati sulle emissioni di entrambi i termovalorizzatori si veda il capitolo Emissioni in atmosfera oltre ai dati riportati nel Bilancio ambientale.

Tabella n. 55 – Il termovalorizzatore di Terni: dati di funzionamento (2020-2021)

  u. m. 2020 2021 2022
pulper di cartiera termovalorizzato t 90.215 99.730 97.796
energia prodotta lorda GWh 76,77 88,67 85,81
rendimento di conversione (*) kWh/kg pulper 0,85 0,89 0,88

(*) Rapporto tra energia elettrica lorda prodotta e quantità di pulper termovalorizzato.

Nel 2022 è stato autorizzato un impianto di ricerca e sperimentazione sui rifiuti per il riuso delle ceneri leggere e pesanti (fly e bottom ash) di San Vittore del Lazio presso l’impianto di Berg. Per questo progetto, Acea Ambiente e Berg hanno ricevuto uno dei premi EMAS della sezione “Migliori iniziative di economia circolare177.
Sui progetti di recupero di bicarbonato di sodio e di cloruro di calcio diidrato dal trattamento del Prodotto Sodico Residuo (PSR), in combinato con il trattamento delle ceneri leggere e sul recupero del plasmix (plastiche miste), si veda anche L’impegno in ricerca e innovazione nel capitolo Istituzioni e impresa. 

IL TRATTAMENTO INTEGRATO DEI RIFIUTI 

Nelle Regioni Umbria e Abruzzo, Acea Ambiente gestisce rilevanti siti di gestione dei rifiuti. In particolare, a Orvieto, in Umbria, gestisce un importante polo impiantistico per il trattamento, il recupero e lo smaltimento dei rifiuti, assicurando il trattamento del ciclo integrato dei rifiuti solidi urbani ed assimilati, prodotti dai comuni della provincia di Terni; la discarica è autorizzata a ricevere anche rifiuti speciali.
Il polo di Orvieto include il trattamento meccanico biologico del rifiuto solido urbano, il compostaggio e la raffinazione della frazione organica della raccolta differenziata e lo smaltimento in discarica. La gestione si svolge nel rispetto dei Sistemi di gestione certificati (si veda I sistemi di gestione nell’Identità aziendale), con l’obiettivo di conseguire il massimo recupero dei materiali (produzione di compost di qualità) e favorire sia la produzione di energia da fonti rinnovabili (sfruttamento energetico del biogas prodotto) sia, per quanto possibile, la riduzione dei rifiuti da conferire in discarica.
All’interno del polo sono presenti alveari, utilizzati per il biomonitoraggio dell’ambiente, tramite l’esecuzione di specifici campionamenti delle matrici cera, miele, api, e la programmazione di eventi didattici aperti al territorio.

I rifiuti totali in ingresso all’impianto, nel 2022, sono stati pari a 97.661 tonnellate, di cui il 71% (circa 69.500 tonnellate) è stato smaltito in discarica ed il restante quantitativo quasi totalmente inviato alla sezione di digestione anaerobica e compostaggio dell’impianto di trattamento per la produzione di biogas e compost. Il prodotto finale in uscita dal processo aerobico subisce una raffinazione e successivamente viene sottoposto ad analisi e caratterizzazione chimico-fisica per la classificazione come compost di qualità, da utilizzare come materia prima in florovivaistica, nel ripristino ambientale e, in generale, per la manutenzione del verde (si veda più avanti il Box L’utilizzo del compost in agricoltura).
Presso lo stesso polo, sono presenti due impianti che producono energia alimentati, rispettivamente, dal biogas prodotto dalla sezione anaerobica dell’impianto di trattamento e da quello prodotto, in modo naturale, dalla discarica. Quest’ultimo è captato tramite una rete di adduzione ed inviato a due motori a combustione interna che lo trasformano in energia elettrica, ceduta poi alla rete:

  • presso l’impianto di trattamento, nel 2022, sono stati prodotti circa 1,7 Mm3 di biogas e 3,2 GWh di energia;
  • presso la discarica sono stati prodotti circa 6,7 Mm3 di biogas e 9,5 GWh di energia.

In totale sono stati ceduti alla rete circa 12 GWh di energia elettrica (per approfondimenti si veda il Bilancio ambientale).
Il polo di Orvieto è dotato anche di un impianto fotovoltaico, di proprietà di Acea Produzione, che nel 2022 ha generato circa 515 MWh, utilizzati per i consumi del sito per il 99,8%.

In Abruzzo, è operativa la società Deco, che provvede alla gestione di diversi impianti, sia propri178 sia di Acea Ambiente (come il polo di Grasciano179), ed in particolare:

  • una discarica per rifiuti non pericolosi in località Casoni (Chieti), suddivisa in quattro lotti per una capacità complessiva di oltre 900.000 m3 e quasi esaurita;
  • una discarica per rifiuti non pericolosi in località Colle Cese nel Comune di Spoltore (Pescara), suddivisa in tre lotti per una capacità complessiva di oltre 1.000.000 m3;
  • una discarica per rifiuti non pericolosi in località Grasciano presso il Comune di Notaresco (detta Grasciano 2), con una capacità di circa 480.000 m3.

I primi due impianti sopra citati sono di proprietà di Deco, l’ultimo della Società Acea Ambiente; da questi si recupera biogas per la produzione di energia elettrica. Nel 2022 gli impianti di smaltimento Deco hanno prodotto 4.180.996 Nm3 di biogas e 2.656 MWh di energia elettrica.
Deco ha inoltre attivo, in località Casoni (Chieti), un impianto di Trattamento Meccanico Biologico (TMB) di Rifiuti Solidi Urbani (RSU), con recupero di materia e CSS, che nel 2022 ha trattato 241.642 t di rifiuti (si veda il box dedicato).

L’IMPIANTO TMB DI DECO

In virtù delle normative europee recepite a livello nazionale dal D. Lgs. n. 152/06, Deco ha sviluppato un’innovativa tecnologia per la valorizzazione energetica dei rifiuti urbani indifferenziati che ha portato alla realizzazione di un impianto di Trattamento Meccanico Biologico (TMB), sito in località Casoni (Chieti), che ha capacità autorizzata pari a 270.000 t/anno di rifiuti ed è uno tra i primi impianti d’Europa per tecnologia e dimensioni.
Lo schema impiantistico del TMB prevede una fase di Ricezione e Trattamento Meccanico Primario, una di Trattamento Biologico ed un’ultima di Trattamento Meccanico Finale (raffinazione). Ogni fase si svolge in ambienti separati nei quali è prevista l’aspirazione di arie esauste e polveri, con successivo trattamento mediante sistemi di depurazione (biofiltri, filtri a maniche, ecc). Grazie alla tecnologia adottata, meno del 35% dei rifiuti in entrata nell’impianto è conferito in discarica: i rifiuti biostabilizzati sono trasformati in Combustibile Solido Secondario (CSS), utilizzato per alimentare impianti dedicati e non, come i termovalorizzatori e i cementifici.
Nel 2022 sono state trattate 241.642 t di rifiuti di origine urbana, da cui sono state recuperate 4.121 t di metalli (ferrosi e non) e 96.093 t di CSS. Circa il 58% del CSS prodotto è stato utilizzato in cementifici esteri in sostituzione di combustibili fossili tradizionali, mentre il 42% in termovalorizzatori in Italia, per produrre energia elettrica.
Il capannone dispone inoltre di un impianto fotovoltaico sulla copertura che nel 2022 ha prodotto 1.059 MWh di cui 943 (pari all’89%) consumati in loco dall’impianto TMB e il restante immesso in rete.

LA PRODUZIONE DI COMPOST DI QUALITÀ

Sul compost di qualità prodotto dal polo impiantistico di Orvieto, pari a circa 3.412 tonnellate nel 2022, è tuttora in corso una sperimentazione con l’Università della Tuscia per la fertilizzazione agricola, tramite il concime direttamente prodotto, e la successiva semina di coltura di frumento presso i terreni dello stesso impianto (si veda il box dedicato).
Oltre al sito di Orvieto, Acea Ambiente ha altri due impianti di compostaggio attivi: uno ad Aprilia, l’altro a Monterotondo Marittimo, mentre presso l’impianto di compostaggio di Sabaudia, i conferimenti di rifiuti sono sospesi dal 31 ottobre 2019, per consentire la realizzazione di interventi di manutenzione straordinaria180.

L’impianto di Aprilia può recuperare fino a 120.000 tonnellate/anno di rifiuti organici, con produzione di energia elettrica e termica integrata alla preesistente sezione di compostaggio. Durante il primo trimestre 2022 sono entrate in esercizio la linea di insacchettamento del compost, con lo scopo di attivare ulteriori sbocchi di mercato per la collocazione dell’ammendante e la linea di produzione di CSS a partire dagli scarti del medesimo impianto, che consente di conferire il rifiuto presso l’impianto di San Vittore del Lazio e contribuire ad un’economia sempre più circolare.
L’impianto di Monterotondo Marittimo ha una capacità di recupero di frazione organica di rifiuti solidi urbani, frazione verde (sfalci e potature) e fanghi di depurazione pari a 70.000 t/anno. Presso entrambi i siti sono attive le sezioni di digestione anaerobica, che consentono il recupero di energia elettrica e termica. Per i dettagli quantitativi di biogas e di energia prodotta si vedano il capitolo Area Energia e il Bilancio ambientale.

L’UTILIZZO DEL COMPOST IN AGRICOLTURA

Presso il polo di Orvieto è in corso la sperimentazione con l’Università della Tuscia per approfondire, in una logica di produzione e consumo responsabile, le conoscenze sull’utilizzo del compost in agricoltura. A tal fine, sono stati coltivati i terreni adiacenti all’impianto con spandimento di compost a km 0 prodotto presso l’impianto stesso e si intende avviare uno studio volto ad analizzare gli effetti tossicologici ed etologici del compost sul collembolo Folsomia candida, un piccolo invertebrato utilizzato come bioindicatore. L’obiettivo principale del progetto è fornire evidenze sperimentali circa l’assenza di controindicazioni derivanti dall’utilizzo del compost e i benefici che esso può generare, sia come fertilizzante, sia incrementando la sostanza organica del suolo. Acea Ambiente nell’arco del 2022 è risultata vincitrice di uno dei premi EMAS 2022, sezione “Migliori iniziative di economia circolare”, grazie proprio al progetto relativo all’utilizzo del compost come fertilizzante per un’agricoltura sostenibile e circolare.

L’INTERMEDIAZIONE E IL TRASPORTO DEI RIFIUTI

Nel 2022, Aquaser, che svolge attività di carico, trasporto, recupero e smaltimento dei rifiuti prodotti dagli impianti di depurazione, ha gestito 400.000 tonnellate di rifiuti (erano 390.000 t nel 2021). Con riferimento all’attività di intermediazione, Aquaser, nell’anno, si è presa carico di circa 166.000 tonnellate di rifiuti, di cui 137.000 tonnellate di fanghi riconducibili alle Società idriche del Gruppo181, ed in particolare circa 80.500 tonnellate ad Acea Ato 2, Acquedotto del Fiora, Acea Ato 5. I fanghi essiccati e disidratati provenienti dalle tre Società hanno seguito le seguenti destinazioni finali:

  • 61% ad operazioni di recupero di materia (pretrattamenti finalizzati all’utilizzo agricolo, compostaggio);
  • 13% a recupero di energia (termovalorizzazione);
  • 26% a smaltimento.

Anche quest’anno, a causa di vincoli normativi, non è stato utilizzato lo spandimento diretto in agricoltura.
Aquaser ha trasportato con mezzi propri, circa 42.000 tonnellate di rifiuti non pericolosi.

SELEZIONE E SEPARAZIONE DI MULTIMATERIALI

L’impianto di Demap, ubicato nella provincia di Torino, svolge attività di selezione e avvio al riciclo di imballaggi in plastica e plastica/metallo. In particolare, si occupa di stoccaggio, selezione, cernita e separazione di monomateriali e multimateriali provenienti da raccolta differenziata, come materiali plastici ed imballaggi in metallo, per una successiva fase di recupero. L’impianto di Demap è convenzionato con il Consorzio Corepla, il Consorzio di imprese istituito ai sensi del D. Lgs. n. 22/1997 per organizzare e gestire gli imballaggi post-consumo in plastica, e svolge le sue attività in funzione di un contratto di selezione di rifiuti di imballaggi in plastica con il Consorzio stesso. Nel 2022 sono entrate, e sono state trattate per la separazione e il recupero, circa 25.400 tonnellate di materiali.
Quasi altre 6.900 tonnellate di rifiuti sono state intermediate da Berg, anche se il business principale della Società, più avanti illustrato, riguarda lo stoccaggio ed il trattamento dei rifiuti liquidi pericolosi e non pericolosi (si veda anche il Bilancio ambientale.)

TRATTAMENTO DEI RIFIUTI LIQUIDI

Acque Industriali svolge i servizi d’intermediazione e di trattamento di rifiuti liquidi per imprese private e pubbliche, oltre ad attività collaterali al ciclo integrato delle acque, costituite prevalentemente dal recupero e smaltimento dei fanghi biologici, tramite la gestione di alcune piattaforme. Nel 2022, a causa della chiusura dei siti Pisa Nord e Pontedera, si è registrata una diminuzione dei rifiuti trattati: pari a circa 50.000 tonnellate di rifiuti liquidi (-46% rispetto al 2021)182. Inoltre, la Società ha svolto servizio di intermediazione per circa 37.000 t di rifiuti nell’anno (-31% rispetto al 2021).
Acque Industriali adotta tecnologie che favoriscono il recupero delle materie prime contenute nei rifiuti, il risparmio energetico e la razionalizzazione delle risorse, come lo strippaggio/assorbimento dell’ammoniaca in ciclo chiuso che consente il recupero del solfato di ammonio utilizzabile come ammendante in agricoltura, di cui sono state prodotti, nel 2022, 139.040 kg. La Società fornisce inoltre servizi di progettazione, realizzazione e gestione impianti di trattamento delle acque reflue per conto terzi, bonifiche di siti inquinati e consulenze ambientali nella gestione degli impianti, investendo in attività di ricerca e sviluppo nei settori di riferimento, in collaborazione con gli Enti di ricerca riconosciuti. Per i dettagli sulla tipologia dei rifiuti in ingresso, sulle risorse utilizzate, i rifiuti prodotti e altre informazioni specifiche si veda il Bilancio ambientale.

L’impianto di Berg è una piattaforma polifunzionale per lo stoccaggio ed il trattamento dei rifiuti pericolosi e non pericolosi, autorizzata per il commercio e l’intermediazione di rifiuti e la realizzazione di impianti di depurazione e trattamento di rifiuti liquidi.
In particolare, l'impianto è costituito da due reparti: stoccaggio e trattamento rifiuti liquidi e stoccaggio e trattamento rifiuti solidi. Nel 2022 sono state trattate circa 93.700 tonnellate di rifiuti tra solidi e liquidi e svolte intermediazioni per circa 6.900 t di rifiuti.
L’impianto di Bio Ecologia183 presso Chiusi effettua attività di trattamento chimico-fisico e biologico di rifiuti liquidi non pericolosi184 e depurazione di reflui fognari. Nel 2022 sono state trattate circa 98.000 tonnellate di rifiuti liquidi e circa 82.000 m3 di acque reflue.

176 Con riferimento al D.L. 133/2014 (c.d. “Sblocca Italia”), l’impianto è stata definito un insediamento strategico di preminente interesse nazionale ai fini della tutela della salute e dell'ambiente, come da DGR Lazio n. 199 del 24/04/2016.
177 https://www.isprambiente.gov.it/it/attivita/certificazioni/files/emas/newsletter/2022/newsletter-emas-n3-2022.pdf.
178 Tra gli impianti di Deco, rientrano anche un Punto di trasbordo in cui gli automezzi di terzi che effettuano la raccolta stradale dei rifiuti urbani travasano i rifiuti raccolti dai propri mezzi su altri di maggiore capacità e un deposito sulla banchina del porto di Ortona, nella Provincia di Chieti, autorizzato per la messa in riserva dei rifiuti a recupero, ove viene stoccato il CSS da imbarcare, con vantaggi logistici, organizzativi e di impatto su viabilità e ambiente. Quest’ultimi non rientrano nella rendicontazione per la minor rilevanza.
179 Del polo di Grasciano fanno parte anche altri impianti inattivi da anni: una piattaforma per il trattamento e la valorizzazione dei rifiuti da raccolta differenziata, una discarica per rifiuti non pericolosi (Grasciano1) e due linee di trattamento rifiuti (una per rifiuti indifferenziati e/o assimilabili con produzione di CSS e l’altra per la frazione umida proveniente da raccolta differenziata e produzione di compost di qualità).
180 Anche la sezione di trattamento rifiuti liquidi presso Sabaudia è inattiva e sono in corso di svolgimento studi, approfondimenti e valutazioni tecnico-economiche necessarie al fine di individuare possibili sviluppi industriali del sito.
181 Il dato, che si riporta in questa sede per completezza, riguarda i fanghi di cui Aquaser ha gestito l’intera filiera, dal carico al trasporto e allo smaltimento finale, provenuti dalle seguenti Società del Gruppo: Acea Ato 2, Acea Ato 5, Acquedotto del Fiora, Umbra Acque, Publiacqua, Acque, Acea Molise.
182 Oltre alle due piattaforme chiuse, la piattaforma presso Poggibonsi ha sospeso le proprie attività da giugno 2021 in attesa del rilascio dell’autorizzazione ordinaria all’esercizio.
183 Dal 1° maggio 2021, Bio Ecologia Srl è stata fusa per incorporazione in Acea Ambiente.
184 Le quantità di rifiuti liquidi autorizzate al trattamento (escluse le acque reflue) sono pari ad un massimo di 99.900 tonnellate/anno.

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