Andamento dei risultati patrimoniali e finanziari

Dati patrimoniali

€ milioni

31/12/2023

31/12/2022

Variazione

Variazione %

Attività e passività non correnti

8.366,1

7.847,0

519,1

6,6%

Circolante Netto

(696,2)

(652,0)

(44,2)

6,8%

Capitale Investito Netto

7.669,8

7.194,9

474,9

6,6%

Indebitamento Finanziario Netto

(4.846,8)

(4.439,7)

(407,1)

9,2%

Totale Patrimonio netto

(2.823,1)

(2.755,2)

(67,8)

2,5%

Attività e passività non correnti

Rispetto al 31 dicembre 2022 le attività e passività non correnti aumentano di € 519,1 milioni (+6,6%); di seguito si rappresenta la composizione della voce:

€ milioni

31/12/2023

31/12/2022

Variazione

Variazione %

Immobilizzazioni materiali/immateriali

7.885,2

7.383,0

502,1

6,8%

Partecipazioni

367,3

351,9

15,4

4,4%

Altre attività non correnti

958,8

844,6

114,2

13,5%

TFR e altri piani e benefìci definiti

(109,9)

(113,0)

3,1

(2,7%)

Fondi rischi e oneri

(224,3)

(218,0)

(6,3)

2,9%

Altre passività non correnti

(511,1)

(401,5)

(109,5)

27,3%

Attività e passività non correnti

8.366,1

7.847,0

519,1

6,6%

L’incremento delle immobilizzazioni materiali e immateriali (+€ 502,1 milioni) deriva principalmente dagli investimenti, attestatisi a € 1.142,7 milioni, compensati dagli ammortamenti e dalle riduzioni di valore per complessivi € 651,8 milioni.

Investimenti

La variazione degli investimenti rispetto al precedente esercizio è pari a € 92,6 milioni e attiene principalmente all’area Acqua (+€ 71,4 milioni). Gli investimenti del periodo si riferiscono per l’89% ai business regolati; di seguito gli investimenti realizzati da ciascuna Area Industriale.

€ milioni

31/12/2023

31/12/2022

Variazione

Variazione %

Ambiente

38,9

46,2

(7,3)

(15,9%)

Commerciale

50,2

49,6

0,6

1,2%

Acqua (Estero)

5,7

5,8

(0,1)

(1,4%)

Acqua

682,4

611,0

71,4

11,7%

Reti & Smart Cities

299,6

268,8

30,8

11,5%

Produzione

41,1

30,3

10,8

35,7%

Engineering & Infrastructure Projects

4,7

5,8

(1,1)

(18,8%)

Corporate

20,1

32,7

(12,6)

(38,4%)

Totale investimenti

1.142,7

1.050,1

92,6

8,8%

Le partecipazioni aumentano di € 15,4 milioni rispetto al 31 dicembre 2022. La variazione è determinata dall’incremento relativo alla valutazione del periodo delle società consolidate con il metodo del patrimonio netto che contribuiscono all’EBITDA (+€ 14,6 milioni) e alla variazione di perimetro (+€ 5,9 milioni) al netto dell’effetto della distribuzione dei dividendi (-€ 7,7 milioni) e dell’impatto della variazione delle riserve di “other comprensive income” (-€ 4,4 milioni). Si segnala che le “Altre partecipazioni” hanno registrato un incremento pari a € 5,1 milioni in conseguenza all’acquisto da parte della Capogruppo di n. 1.250.000 azioni di Bonifiche Ferraresi SpA.

Lo stock del TFR e altri piani a benefìci definiti registra una diminuzione di € 3,1 milioni, prevalentemente dovuta al decremento del fondo isopensione. Il tasso di attualizzazione passa dal 4,0% del 31 dicembre 2022 al 3,2% del 31 dicembre 2023.

fondi rischi e oneri aumentano per € 6,3 milioni rispetto alla fine dell’esercizio precedente; di seguito è riportato il dettaglio per natura dei fondi:

€ milioni

31/12/2022

Utilizzi

Accantonamenti

Rilascio per
esubero fondi

Riclassifiche / Altri movimenti

31/12/2023

Legale

14,6

(2,0)

2,6

(2,3)

0,1

13,0

Fiscale

5,7

(0,5)

0,6

(0,8)

(0,0)

5,0

Rischi regolatori

31,6

(0,5)

4,4

(0,5)

1,1

36,0

Partecipate

8,2

(2,1)

0,4

0,6

5,7

12,8

Rischi contributivi

1,5

0,0

2,3

(0,1)

(0,0)

3,7

Franchigie assicurative

10,9

(2,2)

2,4

0,0

0,0

11,0

Altri rischi e oneri

28,0

(4,2)

20,3

(1,5)

(3,5)

39,0

Totale fondo rischi

100,4

(11,6)

32,9

(4,6)

3,3

120,5

Mobilità del personale

28,0

(18,0)

10,0

0,0

(8,7)

11,4

Post mortem

68,3

(0,4)

(0,0)

0,0

4,5

72,4

Fondo oneri verso altri

21,1

(2,2)

1,9

0,0

(0,9)

19,9

Fondo imposte infrannuali

0,0

0,0

0,0

0,0

(0,0)

0,0

Fondo oneri di ripristino

0,1

0,0

0,0

0,0

(0,0)

0,1

Totale fondo oneri

117,6

(20,6)

11,9

0,0

(5,2)

103,8

Totale fondo rischi e oneri

218,0

(32,1)

44,8

(4,6)

(1,8)

224,3

Le altre attività non correnti si incrementano di € 114,2 milioni, principalmente in conseguenza dell’aumento dei crediti a lungo per accounting regolatorio (+€ 73,6 milioni), per conguagli tariffari (+€34,5 milioni) e dei crediti per imposte differite (+€ 25,2 milioni) parzialmente compensati dalla riduzione del fair value dei derivati attivi (-€ 5,1 milioni). L’incremento delle altre passività non correnti (+€  09,5 milioni) è invece riferito principalmente ai maggiori risconti passivi sui contributi in conto impianti (+€ 113,4 milioni) parzialmente compensati dai minori depositi cauzionali (-€ 4,2 milioni).

Circolante netto

La variazione del circolante netto rispetto al 31 dicembre 2022 deriva dall’effetto combinato della riduzione dei crediti correnti (-€ 52,2 milioni), del decremento delle altre attività correnti (-€ 69,0 milioni), della diminuzione dei debiti correnti (-€ 94,0 milioni) e dell’incremento delle altre passività correnti (+€ 10,3 milioni).

€ milioni

31/12/2023

31/12/2022

Variazione

Variazione %

Crediti correnti

1.213,2

1.265,4

(52,2)

(4,1%)

- di cui utenti/clienti

1.170,0

1.216,1

(46,1)

(3,8%)

- di cui Roma Capitale

21,0

35,6

(14,7)

(41,1%)

- di cui verso controllate e collegate

22,2

13,7

8,5

62,6%

Rimanenze

97,8

104,5

(6,7)

(6,4%)

Altre attività correnti

418,1

487,1

(69,0)

(14,2%)

Debiti correnti

(1.750,5)

(1.844,5)

94,0

(5,1%)

- di cui fornitori

(1.741,8)

(1.802,6)

60,8

(3,4%)

- di cui Roma Capitale

(4,9)

(34,8)

29,9

(85,9%)

- di cui verso controllate e collegate

(3,8)

(7,1)

3,3

(46,2%)

Altre passività correnti

(674,9)

(664,6)

(10,3)

1,6%

Circolante netto

(696,2)

(652,0)

(44,2)

6,8%

crediti verso utenti e clienti, al netto del fondo svalutazione crediti, ammontano a € 1.170,0 milioni e risultano in diminuzione rispetto al 31 dicembre 2022 di € 46,1 milioni in prevalenza per la riduzione registrata dall’area Commerciale (-€ 106,6 milioni) influenzata in prevalenza sia dai prezzi dell’energia del precedente esercizio sia per dalle minori quantità fatturate; tale variazione risulta in parte compensata dall’incremento dell’area Acqua (+€ 42,6 milioni) e Reti & Smart Cities (+€ 10,1 milioni).

Il fondo svalutazione crediti ammonta a € 628,1 milioni in aumento rispetto al 31 dicembre 2022 (era pari a € 615,5 milioni). Nel corso del 2023 sono stati ceduti pro soluto crediti “performing” per un ammontare complessivo pari a € 1.218,6 milioni di cui € 171,1 milioni verso la Pubblica Amministrazione.

Roma Capitale

In merito ai rapporti con Roma Capitale al 31 dicembre 2023 il saldo netto risulta a credito per il Gruppo per € 17,2 milioni (€ 1,7 milioni al 31 dicembre 2022). Si rappresenta di seguito il dettaglio dei rapporti con Roma Capitale:

Crediti verso Roma Capitale

 

31/12/2023

31/12/2022

Variazione

Crediti per utenze

17,6

32,9

(15,3)

Fondi svalutazione

(1,8)

(1,7)

(0,0)

Totale crediti da utenza

15,8

31,2

(15,3)

Crediti per lavori e servizi idrici

3,8

3,8

0,0

Crediti per lavori e servizi da fatturare idrici

0,9

0,6

0,4

Fondi svalutazione

(2,2)

(2,2)

0,0

Crediti per lavori e servizi elettrici

4,5

4,4

0,2

Crediti lavori e servizi - da emettere

0,4

0,2

0,2

Fondi svalutazione

(0,3)

(0,3)

0,0

Totale crediti per lavori

7,2

6,5

0,7

Totale crediti commerciali

23,0

37,7

(14,7)

Crediti finanziari per Illuminazione Pubblica fatture emesse

139,1

135,1

4,0

Fondi svalutazione

(58,0)

(58,0)

(0,0)

Crediti finanziari per Illuminazione Pubblica fatture da emettere

46,9

36,3

10,6

Fondi svalutazione

(13,7)

(5,4)

(8,3)

Crediti finanziari M/L termine per Illuminazione Pubblica

1,6

4,8

(3,2)

Totale crediti Illuminazione Pubblica

115,9

112,8

3,1

Totale crediti

138,9

150,5

(11,6)

Debiti verso Roma Capitale

 

31/12/2023

31/12/2022

Variazione

Debiti per addizionali energia elettrica

(5,5)

(5,5)

(0,0)

Debiti per canone di concessione

0,0

(27,6)

27,6

Altri debiti

(8,3)

(9,8)

1,5

Debiti per dividendi

(107,9)

(105,9)

(1,9)

Totale debiti

(121,7)

(148,8)

27,1

Saldo netto credito debito

17,2

1,7

15,5

Per quanto riguarda i crediti, commerciali e finanziari, si rileva una diminuzione complessiva rispetto al precedente esercizio di € 11,6 milioni dovuto principalmente al consistente apporto degli incassi pari complessivamente a € 114,6 milioni che ha superato l’ammontare dei crediti maturati nel periodo.

Di seguito si elencano le principali variazioni dell’esercizio:

  • maturazione dei crediti di Acea Ato2 per somministrazione di acqua per € 54,1 milioni;
  • maturazione dei crediti riferiti al servizio di Illuminazione Pubblica per € 47,4 milioni;
  • incasso/compensazione di crediti di Acea Ato2 per utenza per € 69,4 milioni;
  • incasso/compensazione di crediti di Acea per corrispettivi IP per € 44,3 milioni.

Per quanto riguarda i debiti si registra un decremento di € 27,1 milioni rispetto al precedente esercizio, di seguito si riportano le principali variazioni del periodo:

  • maggiori debiti per l’iscrizione del 50% dei dividendi azionari maturati per l’anno 2022 da Acea per € 46,2 milioni (si precisa che a giugno 2023 in corrispondenza dello stacco cedola è stato pagato a Roma Capitale il 50% dei dividendi dell’anno pari a € 46,2 milioni);
  • maggiori debiti per l’iscrizione del canone di concessione di Acea Ato2 per l’anno 2023 per € 25,3 milioni;
  • maggiori debiti per l’iscrizione dei dividendi azionari maturati per l’anno 2022 da Acea Ato2 per € 2,4 milioni;
  • pagamento dividendi azionari di Acea dell’anno 2020 per € 44,3 milioni;
  • pagamento dei canoni di concessione di Acea Ato2 degli anni 2022 e 2023 per € 44,4 milioni con conseguente azzeramento a fine esercizio dei debiti maturati a tale titolo;
  • pagamento delle somme dovute per licenze di scavi stradali da parte di areti verso i municipi per un ammontare complessivo di € 12,0 milioni oltre al debito per la Cosap 2023 per € 1,9 milioni.

Con specifico riferimento alle sole operazioni di compensazione dell’esercizio sopra sinteticamente riportate, di seguito, si dettagliano cronologicamente le principali:

  • aprile 2023 compensazione crediti per € 18,1 milioni relativi al servizio di somministrazione di acqua verso canone di concessione di Acea Ato2 anno 2022;
  • settembre 2023 compensazione crediti per € 12,7 milioni relativi ai corrispettivi di Illuminazione Pubblica dell’ultimo trimestre 2022 (inclusa la componente di revisione prezzi) oltre a lavori eseguiti per il servizio di IP verso dividendi azionari 2020 di Acea;
  • ottobre 2023 compensazione crediti per € 26,3 milioni relativi al servizio di somministrazione di acqua verso canone di concessione di Acea Ato2 per gli anni 2022 e 2023;
  • ottobre 2023 compensazione crediti per € 2,4 milioni relativi al servizio di somministrazione di acqua verso dividendi azionari di Acea Ato2 per l’anno 2022;
  • ottobre 2023 incasso crediti per € 9,2 milioni relativi al servizio di somministrazione di acqua;
  • novembre 2023 compensazione crediti per € 17,3 milioni relativi ai corrispettivi del primo semestre 2023 di Illuminazione Pubblica verso dividendi azionari di Acea relativi all’esercizio 2020;
  • dicembre 2023 incasso crediti complessivi per € 13,3 milioni relativi al servizio di somministrazione di acqua;
  • dicembre 2023 compensazione crediti per € 14,3 milioni relativi a crediti per l’ammodernamento e manutenzione straordinaria del 2022 della rete di Illuminazione Pubblica e a lavori riferiti al Piano qualità della luce verso dividendi azionari di Acea relativi all’esercizio 2020.

Si ricorda che, nell’ambito delle attività necessarie al primo consolidamento del Gruppo Acea nel Bilancio 2018 di Roma Capitale, è stato avviato un tavolo di confronto al fine di riconciliare le partite creditorie e debitorie verso Roma Capitale. Le società del Gruppo principalmente interessate sono Acea e Acea Ato2. A valle di diversi incontri e corrispondenze, in data 22 febbraio 2019 il Dipartimento Tecnico del Comune (SIMU), incaricato della gestione dei contratti verso il Gruppo Acea, ha comunicato diverse contestazioni relative alle forniture sia di lavori sia di servizi per il periodo 2008-2018. Tali contestazioni sono state integralmente respinte dal Gruppo. Al fine di trovare una compiuta risoluzione delle divergenze, nel corso del 2019 è stato istituito un apposito Comitato Tecnico paritetico con il Gruppo Acea. A valle di numerosi incontri, in data 18 ottobre 2019, il Comitato Tecnico paritetico ha redatto un verbale di chiusura lavori dando evidenza delle risultanze emerse e proponendo un favorevole riavvio dell’ordinaria esecuzione dei reciproci obblighi intercorrenti tra il Gruppo Acea e Roma Capitale. Le parti, come primo adempimento successivo alla chiusura dei lavori, si sono attivate nel dare esecuzione alle risultanze emerse dal tavolo di conciliazione ricominciando l’attività di reciproca liquidazione delle rispettive partite creditorie e debitorie.

Per il contratto di Illuminazione Pubblica a fine 2020 si è palesata una posizione della AGCM circa la legittimità del contratto in essere tuttora fonte di verifiche, lavori e approfondimenti congiunti. Da tale provvedimento sono emersi, tra l’altro, verifiche anche in ordine alla congruità dei prezzi applicati. A febbraio 2021, a valle dei citati riscontri e lavori, Roma Capitale si è espressa nei termini di assoluta congruità e convenienza delle condizioni economiche in essere rispetto a parametri CONSIP. Pertanto, anche nel corso del 2021, nelle more della conclusione e definizione di tali aspetti, Acea ha regolarmente continuato a svolgere il servizio di Illuminazione Pubblica. Il servizio è stato quindi fatturato e in parte anche già pagato da Roma Capitale come si evince dai dati sotto riportati:

  • nell’anno 2020 sono stati chiusi complessivamente nel Gruppo € 33,3 milioni di crediti riferiti al verbale sopra citato;
  • nel corso del 2021 è stato istituito un nuovo Tavolo Tecnico per l’Illuminazione Pubblica composto da Acea e Roma Capitale con l’intento di proseguire nella risoluzione di tematiche ostative alla liquidazione dei crediti. In esito a tali lavori Roma Capitale ha liquidato ad Acea crediti relativi all’Illuminazione Pubblica per € 75,3 milioni tramite compensazioni;
  • nel corso del 2022 è proseguita di fatto l’attività di riconciliazione con Roma Capitale che ha consentito la prosecuzione delle liquidazioni dei crediti di Acea sempre tramite compensazioni per complessivi € 56,5 milioni di cui € 27,6 milioni relativi a competenze di esercizi precedenti.

Si informa che, in data 11 agosto 2022, la Giunta Capitolina con deliberazione n. 312 intitolata “Servizio di illuminazione pubblica e artistica monumentale sull’intero territorio comunale – Concessionario: Acea SpA - Ricognizione del perimetro della situazione debitoria e avvio delle procedure conseguenti” ha effettuato la ricognizione del perimetro di debito dell’Amministrazione nei confronti di Acea/areti riferito al servizio di Illuminazione Pubblica alla data del 31 dicembre 2021.

Tale deliberazione è stata pubblicata sul sito istituzionale di Roma Capitale in data 30 agosto 2022 e con riferimento alla suddetta deliberazione sono tuttora in corso interlocuzioni con Roma Capitale.

Nel corso del 2023, precisamente a settembre, il CdA di Acea, previo parere del Comitato OPC (Comitato per le Operazioni con Parti Correlate), ha approvato la proposta di un possibile Accordo Transattivo con Roma Capitale funzionale a disciplinare le reciproche posizioni e le modalità di risoluzione consensuale anticipata dei rapporti contrattuali fra le parti al servizio per l’illuminazione pubblica erogato dalla società e per essa dalla controllata areti.

Si informa che specularmente anche Roma Capitale ha approvato lo schema di Accordo transattivo nell’Assemblea Capitolina a dicembre 2023.

Quanto ai termini economici del possibile Accordo Transattivo, in sostanziale coerenza con la delibera della Giunta Capitolina n. 312 dell’11 agosto 2022, è previsto, a esito di reciproche rinunzie delle parti, il riconoscimento di crediti vantati da Acea/areti nei confronti di Roma Capitale, dell’importo complessivo di circa € 100,6 milioni. Gli effetti economico-finanziari della transazione, all’esito della sottoscrizione non ancora perfezionata alla data di chiusura del bilancio, non saranno significativi avendo il Gruppo già aggiornato nei precedenti bilanci le proprie stime secondo i criteri previsti dalla normativa applicabile.

debiti correnti diminuiscono principalmente per effetto del decremento dello stock dei debiti verso fornitori (-€ 60,8 milioni). Tale effetto deriva in prevalenza dal decremento registrato da Acea Energia (-€ 95,2 milioni) che risente in prevalenza dei maggiori prezzi sul mercato energetico del precedente esercizio, in parte compensato dall’incremento debiti verso imprese appaltatrici per i lavori di efficienza energetica e nonché riguardanti la mobilità elettrica di Acea Innovation (+€ 38,3 milioni).

Le altre attività e passività correnti registrano un decremento di attività di € 69,0 milioni e un incremento di passività di € 10,3 milioni, rispetto all’esercizio precedente. In dettaglio le altre attività diminuiscono per effetto dei decrementi registrati: i) nei crediti per perequazione energia (-€ 35,6 milioni); ii) nel valore degli strumenti derivati attivi su commodities (-€ 58,9 milioni); iii) nei crediti verso l’AATO (-€ 6,7 milioni) relativi a SII; iv) nei crediti per certificati verdi maturati (-€ 5,8 milioni) in prevalenza per effetto della calendarizzazione degli incentivi GRIN nonché vi) nei crediti per IRES e IRAP (-€ 13,2 milioni) e nei crediti per anticipi a fornitori (-€ 7,8 milioni) imputabili in prevalenza ad Acea Innovation e relativi all’avvio di commesse di energy efficiency. La variazione in diminuzione risulta parzialmente compensata dall’aumento dei crediti tributari maturati sui progetti di efficientamento energetico (€ 68,9 milioni). In dettaglio le passività correnti aumentano per effetto dell’incremento dei Debiti verso Cassa per i servizi energetici e ambientali di areti (+€ 99,4 milioni) dovuto alla variazione del quadro normativo relativo al Bonus Sociale e alla reintroduzione degli oneri generali di sistema a partire dal secondo trimestre 2023 e dell’incremento derivante dall’iscrizione degli acconti ricevuti sugli investimenti finanziati prevalentemente di GORI (+€ 25,3 milioni). Compensa tale variazione la riduzione dei debiti verso la CSEA (Cassa per i servizi Energetici Ambientali) di Acea Energia (-€ 50,6 milioni) per effetto della copertura degli squilibri del sistema di perequazione dei costi di acquisto e dispacciamento dell’energia elettrica destinata al servizio di Maggior Tutela, la riduzione del debito relativo all’acquisto del 35% di Deco per € 33,5 milioni e del debito per l’acquisto del 30% di SIMAM per € 13,0 milioni e la riduzione del debito per contributo solidaristico straordinario ex art. 37 del D.L. 21/2022 riferibile ad Acea Produzione (-€ 18,4 milioni).

Patrimonio netto

Il patrimonio netto ammonta a € 2.823,1 milioni. Le variazioni intervenute, pari a € 67,8 milioni, sono analiticamente illustrate nell’apposita tabella e derivano essenzialmente dalla maturazione dell’utile 2023, dalla distribuzione dei dividendi, dalla variazione di perimetro, dalla variazione delle riserve di cash flow hedge e quelle formate con utili e perdite attuariali.

 

Indebitamento finanziario netto

L’indebitamento del Gruppo registra un incremento complessivo pari a € 407,1 milioni, passando da € 4.439,7 milioni della fine dell’esercizio 2022 a € 4.846,8 milioni del 31 dicembre 2023.

€ milioni

31/12/2023

31/12/2022

Variazione

Variazione %

A) Disponibilità liquide

359,4

559,9

(200,5)

(35,8%)

B) Mezzi equivalenti a disponibilità liquide

0,0

0,0

0,0

n.s.

C) Altre attività finanziarie correnti

487,3

342,1

145,2

42,4%

D) Liquidità (A + B + C)

846,6

902,0

(55,4)

(6,1%)

E) Debito finanziario corrente

(176,1)

(165,4)

(10,7)

6,5%

F) Parte corrente del debito finanziario non corrente

(746,8)

(454,0)

(292,8)

64,5%

G) Indebitamento finanziario corrente (E + F)

(923,0)

(619,4)

(303,5)

49,0%

H) Indebitamento finanziario corrente netto (G + D)

(76,3)

282,6

(358,9)

(127,0%)

I) Debito finanziario non corrente

(4.770,4)

(4.722,3)

(48,2)

1,0%

J) Strumenti di debito

0,0

0,0

0,0

n.s.

K) Debiti commerciali e altri debiti non correnti

0,0

0,0

0,0

n.s.

L) Indebitamento finanziario non corrente (I + J + K)

(4.770,4)

(4.722,3)

(48,2)

1,0%

Totale indebitamento finanziario netto (H + L)

(4.846,8)

(4.439,7)

(407,1)

9,2%

L’indebitamento finanziario non corrente registra un incremento pari a € 48,2 milioni rispetto alla fine dell’esercizio 2022. Tale variazione deriva dall’incremento dei prestiti obbligazionari per € 104,7 milioni e dal decremento dei debiti per finanziamenti a medio-lungo termine per € 61,7 milioni, come riportato nella tabella che segue:

€ milioni

31/12/2023

31/12/2022

Variazione

Variazione %

Obbligazioni

3.939,2

3.834,5

104,7

2,7%

Finanziamenti a medio-lungo termine

752,7

814,4

(61,7)

(7,6%)

Debiti finanziari IFRS16

78,6

73,4

5,2

7,1%

Debito finanziario non corrente

4.770,4

4.722,3

48,2

1,0%

Le obbligazioni, pari a € 3.939,2 milioni al 31 dicembre 2023, registrano un incremento di complessivi € 104,7 milioni per l’effetto combinato del collocamento in data 17 gennaio 2023 a valere sul programma Euro Medium Term Notes (EMTN) da € 5 miliardi, di un Green Bond per un importo iniziale di € 500 milioni incrementato in data 3 febbraio di ulteriori € 200 milioni (tasso 3,875% e scadenza al 24 gennaio 2031) compensato per € 600,0 milioni dalla riclassifica nella posizione a breve del prestito obbligazionario emesso da Acea a luglio 2014 della durata di 10 anni.

finanziamenti a medio-lungo termine pari a € 752,7 milioni registrano un decremento complessivo di € 61,7 milioni dovuto alla Capogruppo (-€ 31,1 milioni) e ad areti (-€ 27,8 milioni). Nella tabella che segue viene esposta la situazione dell’indebitamento finanziario a medio-lungo e a breve termine (esclusa la quota di applicazione dell’IFRS16) suddiviso per scadenza e per tipologia di tasso di interesse.

€ milioni

Debito residuo
totale

Entro il
31/12/2024

Dal 31/12/2024
al 31/12/2028

Oltre il
31/12/2028

a tasso fisso

260,8

32,5

130,2

98,1

a tasso variabile

405,7

50,3

177,4

178,0

a tasso variabile in cash flow hedge

191,7

22,7

141,4

27,6

Totale

858,1

105,5

449,0

303,8

Il fair value degli strumenti derivati di copertura di GORI è positivo per € 4,2 milioni (al 31 dicembre 2022 era positivo per € 6,6 milioni); quello di Acquedotto del Fiora è positivo per € 3,3 milioni (al 31 dicembre 2022 era positivo per € 5,5 milioni) e quello di SII è positivo per € 1,0 milioni (al 31 dicembre 2022 era positivo per € 1,6 milioni). I fair value positivi sono esposti nelle “Attività finanziarie non correnti” e non sono considerati nel saldo dei finanziamenti correlati.

La componente a breve termine è negativa per € 76,3 milioni e, rispetto alla fine dell’esercizio 2022, evidenzia un peggioramento pari a € 358,9 milioni da imputare per € 328,7 milioni alla Capogruppo, per € 26,0 milioni a GORI, per € 10,3 milioni ad Acea Produzione e per € 6,7 milioni ad areti. La variazione della Capogruppo è generata principalmente dalla riclassifica nella posizione a breve del prestito obbligazionario emesso da Acea a luglio 2014 della durata di 10 anni (+€ 600 milioni) compensati in parte dalla riduzione dei debiti finanziari a breve per rimborso del prestito obbligazionario scaduto (-€ 300,0 milioni), dalla riduzione della disponibilità liquida (-€ 200,5 milioni) e da maggiori depositi a breve (+€ 351,2 milioni).

Si segnala che l’indebitamento finanziario comprende € 107,9 milioni di debiti verso Roma Capitale per dividendi deliberati da distribuire e non comprende altri debiti per circa € 12,1 milioni relativi alle opzioni per l’acquisto di quote azionarie delle società già detenute.

Si informa che, al 31 dicembre 2023, la Capogruppo dispone di linee committed per € 700,0 milioni non utilizzate, linee uncommitted per € 425,0 milioni di cui € 21,0 milioni utilizzate. Per l’ottenimento di tali linee non sono state rilasciate garanzie. Inoltre, si informa che il 6 luglio del 2023 Acea ha siglato il contratto per la prima tranche di € 235 milioni del finanziamento BEI a supporto di parte degli investimenti di Acea Ato2, non utilizzati al 31 dicembre 2023.

Rating

Si informa che i Rating assegnati ad Acea sul lungo termine dalle Agenzie di Rating internazionali sono i seguenti:

  • Fitch “BBB+”;
  • Moody’s “Baa2”