Termovalorizzazione, compostaggio, smaltimento rifiuti solidi e liquidi e servizi correlati

[GRI - 103-1], [GRI - 103-3], [GRI - 302-1], [GRI - 302-4], [GRI - 305-1], [GRI - 306-4],

Acea ha accresciuto la propria capacità di intervento nella gestione della parte finale del ciclo dei rifiuti, con l’obiettivo di recuperarli, riciclarli, riutilizzarli e, quando possibile, recuperare energia. In particolare, sono presidiati il trattamento di rifiuti solidi urbani (RSU) e di altre tipologie di rifiuti (come il verde da raccolta differenziata, i rifiuti industriali, ecc.), il recupero di materiale e lo smaltimento in discarica dei residui; lo stoccaggio, la selezione, la cernita e la separazione di multimateriali provenienti da raccolta differenziata, come materiali plastici ed imballaggi in metallo, per una successiva fase di recuperoil trattamento di rifiuti liquidi, come il percolato e i fanghi liquidi; la termovalorizzazione, che riduce i volumi da smaltire, il suolo necessario allo smaltimento e recupera la quota energetica del waste; la produzione di compost di alta qualità da avviare ad utilizzo in agricoltura.

La gestione dei rifiuti solidi e liquidi avviene presso impianti che utilizzano tecnologie avanzate e, negli ultimi anni, per migliorare e rinnovare i processi ed incrementare il recupero di materiali e/o energia, alcuni di essi sono stati sottoposti a revamping o ampliati. Ad oggi è sottoposto a revamping il termovalorizzatore di Terni.

Le Società, che operano nel business descritto, sviluppano attività di ricerca, anche in collaborazione con Istituti universitari ed imprese del settore della circular economy. In questo contesto si inserisce, ad esempio, l’attività sul compostaggio diffuso Acea Smart Comp da parte di Acea Infrastructure.

In particolare, nel corso del 2023 si sono investigate e testate soluzioni digitali innovative per il management degli asset, tra cui la soluzione “Digital Twin” applicata alle Acea Smart Comp e finalizzata all’implementazione di un sistema di manutenzione predittiva delle compostiere. Lo sviluppo del processo di compostaggio si avvale del supporto dell’Università della Tuscia, presso la quale, dal 2022, è stata installata ed avviata una compostiera in comodato d’uso per fini sperimentali. L’impianto a regime è utilizzato per replicare in grande scala le sperimentazioni del gruppo di ricerca, eseguite in ambiente controllato.

Nel 2023, Acea ha presentato alla Regione Lazio, in occasione dell’apertura di un bando per Call 4 Ideasdue proposte circa l’adozione di soluzioni virtuose, tra cui Acea Smart Comp, funzionali alla creazione di Comunità ambientali e circolari, realtà volte ad estendere il ciclo di vita delle risorse e dei materiali e implementare modelli di business e di consumo circolari e climaticamente neutri, anche mediante l’implementazione di “Soluzioni Basate sulla Natura” (Nature Based Solutions - NBS).

Inoltre, al fine di valorizzare e recuperare scarti da processi industriali, nell’ambito della collaborazione tra Acea Infrastructure e il Dipartimento di Chimica dell’Università La Sapienza di Roma, è stato avviato uno studio per individuare la possibile valorizzazione degli scarti di grigliatura dagli impianti di depurazione delle acque reflue urbane.

Il grafico n. 53 illustra le tipologie di trattamento e recupero di materia o di energia del business Ambiente.

 

Grafico n. 53 – VOLUMI IN INGRESSO DI RIFIUTI GESTITI PER TIPOLOGIA DI IMPIANTO/ATTIVITÀ (T) (2023)

Grafico 51

IL WASTE TO ENERGY

Acea Ambiente gestisce, oltre alle attività descritte di trattamento rifiuti solidi e liquidi e le linee di digestione anaerobica presso i siti di compostaggio, anche il processo di termovalorizzazione, tramite gli impianti di San Vittore del Lazio e Terni. I due impianti operano secondo Sistemi di gestione ambientale certificati e la registrazione europea EMAS III (si veda anche L’Identità aziendaleI sistemi di gestione). Nel 2023, per il secondo anno consecutivo, il Termovalorizzatore di San Vittore del Lazio ha ricevuto, ad Ecomondo, il Premio EMAS come miglior progetto innovativo di energia da fonti rinnovabili grazie all’ampliamento del condensatore della Linea 1 di termovalorizzazione.

Nella logica dell’economia circolare, il primo obiettivo è rappresentato dal massimo recupero dei materiali – nel 2023 il volume dei rifiuti in uscita è pari al 23% rispetto al volume termovalorizzato, garantendo una riduzione dei volumi da smaltire e una riduzione del consumo di suolo necessario a tale scopo. Il secondo obiettivo è il recupero energetico dai rifiuti, che genera vantaggi di tipo sia energetico che economico – si vedano il grafico 52 e la tabella n. 55.

L’impianto di San Vittore del Lazio, nel suo assetto attuale, è il più grande della Regione Lazio e svolge un ruolo di rilievo nella gestione dei rifiuti urbani, sia per le tecnologie avanzate utilizzate per la sua costruzione, sia per le considerevoli potenzialità di trattamento196. È costituito da tre linee indipendenti di termovalorizzazione, progettate per essere alimentate con Combustibile Solido Secondario (CSS), con le seguenti caratteristiche:

  • 52 MWt di potenza termica per la linea 1 e 56,7 MWt di potenza termica installata per ciascuna delle altre due linee, per una potenza termica complessiva di circa 165 MWt;
  • 13,9 MWe di potenza elettrica per la linea 1 e 17,5 MWe per ciascuna delle altre due linee, per una potenza complessiva di circa 49 MWe;
  • circa 400.000 t/anno di CSS, fanghi e altri scarti come capacità di trattamento totale a regime.

Nel 2022 è stata emanata, dalla Regione Lazio, la Determinazione n. G14621 per la realizzazione della quarta linea di termovalorizzazione, per conseguire il pieno trattamento dei rifiuti in ingresso all’impianto in occasione di fermi per revamping o manutenzioni programmate, nonché per il trattamento di fanghi di depurazione urbana, conformemente a quanto indicato nel Piano di gestione dei rifiuti approvato dalla Regione Lazio. Nel secondo semestre del 2023 è stato emesso il provvedimento di aggiudicazione per i lavori di progettazionecostruzione e messa in esercizio della suddetta linea ed è stata avviata la fase di progettazione esecutiva, che si concluderà nel 2024. I lavori si protrarranno fino al 2026; si ipotizza l’avvio per la messa a regime nella seconda metà dello stesso anno.

Nel 2023 sono state termovalorizzate 294.174 tonnellate di rifiuti ed è stata prodotta energia elettrica per circa 249,7 GWh, in linea rispetto alla produzione del 2022, pari a 251,3 GWh.

 

Tabella n. 57 – IL TERMOVALORIZZATORE DI SAN VITTORE DEL LAZIO: DATI DI FUNZIONAMENTO (2021-2023)

  u. m. 2021 2022 2023
combustibile
termovalorizzato
t 307.391 289.550 294.174
energia elettrica lorda prodotta GWh 267,74 251,26 249,70
rendimento di conversione
o recupero (*)
kWh/kg CSS 0,87 0,87 0,85

(*) Rapporto tra energia elettrica lorda prodotta e quantità di CSS termovalorizzato.

Presso l’impianto di Terni sono stati avviati, a luglio 2023, i lavori di revamping finalizzati all’adeguamento del termovalorizzatore alle nuove Best Available Techniques (BAT) previste dalla normativa, che termineranno a maggio 2024, mese di riavviamento. L’impianto è costituito da una linea di termovalorizzazione con le seguenti caratteristiche:

  • 52 MWt di potenza termica installata;
  • 13,6 MWe di potenza elettrica installata;
  • 120.000 t/anno di scarti di pulper (scarti di cartiera, derivanti da spappolamento della carta da macero), come potenzialità massima di rifiuti in ingresso.

Il termovalorizzatore è dotato di impianti fotovoltaici, il principale sull’area di pretrattamento del pulper di cartiera ed uno minore su un fabbricato adiacente, che hanno generato, nel 2023, circa 436 MWh di energia elettrica, di cui circa il 55% consumato nel sito ed il resto ceduto alla rete, in linea con gli anni passati.

Nel 2023 sono state avviate a termovalorizzazione 82.217 tonnellate di pulper ed è stata prodotta energia elettrica per circa 71 GWh, in decremento rispetto ai valori del 2022 (-18% la produzione energetica), anche a seguito dell’avvio dei lavori di revamping dell’impianto.

Per i dati sulle emissioni di entrambi i termovalorizzatori si veda il capitolo Emissioni in atmosfera oltre ai dati riportati nel Bilancio ambientale.

Tabella n. 58 – IL TERMOVALORIZZATORE DI TERNI: DATI DI FUNZIONAMENTO (2021-2023)

  u. m. 2021 2022 2023
pulper di cartiera
termovalorizzato
t 99.730 97.796 82.217
energia prodotta lorda GWh 88,67 85,81 70,78
rendimento di conversione
o recupero (*)
kWh/kg pulper 0,89 0,88 0,86

(*) Rapporto tra energia elettrica lorda prodotta e quantità di pulper termovalorizzato.

Per i progetti di recupero di bicarbonato di sodio e di cloruro di calcio diidrato dal trattamento del Prodotto Sodico Residuo (PSR), in combinato con il trattamento delle ceneri leggere, e sul recupero del plasmix (plastiche miste), si veda anche il paragrafo L’impegno in ricerca e innovazione nel capitolo Istituzioni e impresa.

IL TRATTAMENTO INTEGRATO DEI RIFIUTI 

La Società Orvieto Ambiente197, in Umbria, gestisce un importante polo impiantistico per il trattamento, il recupero e lo smaltimento dei rifiuti, assicurando il trattamento del ciclo integrato dei rifiuti solidi urbani ed assimilati, prodotti dai comuni della provincia di Terni; la discarica è autorizzata a ricevere anche rifiuti speciali.

Il polo di Orvieto Ambiente include il trattamento meccanico biologico del rifiuto solido urbano, il compostaggio e la raffinazione della frazione organica della raccolta differenziata e lo smaltimento in discarica. Le attività si svolgono nel rispetto dei Sistemi di gestione certificati (si veda I sistemi di gestione nell’Identità aziendale), con l’obiettivo di conseguire il massimo recupero dei materiali (produzione di compost di qualità) e favorire sia la produzione di energia da fonti rinnovabili (sfruttamento energetico del biogas prodotto) sia, per quanto possibile, la riduzione dei rifiuti da conferire in discarica.

Come già accennato, all’interno del polo sono presenti alveari, utilizzati per il biomonitoraggio dell’ambiente tramite l’esecuzione di specifici campionamenti delle matrici cera, miele, api, ed è anche prevista la programmazione di eventi didattici aperti al territorio.

I rifiuti totali in ingresso all’impianto, nel 2023, sono stati pari a 99.513 tonnellate, di cui il 60% (circa 59.700 tonnellate) è stato smaltito in discarica, con un miglioramento rispetto al 71% del 2022, ed il restante quantitativo inviato, quasi integralmente, alla sezione di digestione anaerobica e compostaggio dell’impianto di trattamento per la produzione di biogas e compost. Il prodotto finale, in uscita dal processo aerobico, subisce una raffinazione e viene in seguito sottoposto ad analisi e caratterizzazione chimico-fisica per la classificazione come compost di qualità, da utilizzare come materia prima in florovivaistica, nel ripristino ambientale e, in generale, per la manutenzione del verde (si veda più avanti il Box L’utilizzo del compost in agricoltura).

Presso il polo di Orvieto Ambiente sono presenti due impianti che producono energia alimentati, rispettivamente, dal biogas prodotto dalla sezione anaerobica dell’impianto di trattamento e da quello prodotto, in modo naturale, dalla discarica, quest’ultimo captato tramite una rete di adduzione ed inviato a due motori a combustione interna che lo trasformano in energia elettrica, ceduta poi alla rete:

  • presso l’impianto di trattamento, nel 2023, sono stati prodotti circa 2,8 Mm3 di biogas e 5,2 GWh (+63% rispetto al 2022198);
  • presso la discarica sono stati prodotti circa 7,4 Mm3 di biogas e 11,4 GWh di energia (+20% rispetto al 2022).

In totale sono stati ceduti alla rete circa 16,6 GWh di energia elettrica (per approfondimenti si veda il Bilancio ambientale).

Il polo di Orvieto Ambiente è dotato anche di un impianto fotovoltaico, di proprietà di Acea Produzione, che nel 2023 ha prodotto circa 580 MWh, utilizzati esclusivamente per i consumi del sito.

In Abruzzo, è operativa la società Deco, che provvede alla gestione di diversi impianti, sia propri199 sia di Acea Ambiente (come il polo di Grasciano200), ed in particolare:

  • una discarica per rifiuti non pericolosi in località Casoni (Chieti), suddivisa in quattro lotti per una capacità complessiva di oltre 900.000 m3 ed esaurita a novembre 2023;
  • una discarica per rifiuti non pericolosi in località Colle Cese nel Comune di Spoltore (Pescara), suddivisa in tre lotti per una capacità complessiva di oltre 1.000.000 m3;
  • una discarica per rifiuti non pericolosi in località Grasciano presso il Comune di Notaresco (detta Grasciano 2), con una capacità di circa 480.000 m3.

I primi due impianti sopra citati sono di proprietà di Deco, l’ultimo della Società Acea Ambiente; da questi si recupera biogas per la produzione di energia elettrica. Nel 2023 gli impianti di smaltimento Deco hanno prodotto circa 4,3 MNm3 di biogas201 e circa 1,4 GWh di energia elettrica.

Deco ha inoltre attivo, in località Casoni (Chieti), un impianto di Trattamento Meccanico Biologico (TMB) di Rifiuti Solidi Urbani (RSU), con recupero di materia e CSS. Nel 2023 il TMB ha trattato 252.286 t di rifiuti RSU, da cui sono state recuperate 4.101 t di metalli e 95.869 t di CSS. Circa il 53% del CSS prodotto è stato utilizzato in cementifici esteri, in sostituzione di combustibili fossili tradizionali, mentre il 47% in termovalorizzatori italiani, per produrre energia elettrica. Il capannone dispone inoltre di un impianto fotovoltaico sulla copertura che nel 2023 ha prodotto 984 MWh di cui circa 860 MWh (pari all’87%) consumati in loco dall’impianto TMB e il restante immesso in rete.

Sempre in Abruzzo, è operativa Ecologica Sangro che provvede alla gestione della discarica di Cerratina a Lanciano (Chieti). Nel sito di Cerratina si trovano:

  • la discarica (attiva dal 1995);
  • l’impianto di recupero energetico del gas di discarica (dal 2005).

La discarica, classificata come “discarica per rifiuti non pericolosi”, è suddivisa in 3 lotti, per una capacità complessiva di quasi 2.800.000 m3. Nel 2023 ha ricevuto rifiuti di origine urbana per un quantitativo pari a 56.197 t.

L’impianto di recupero energetico del gas prodotto dalla discarica ha una potenza elettrica di 1.672 kW, ha prodotto nel 2023 oltre 10,7 GWhe e recuperato circa 7,9 MNmdi biogas.

LA PRODUZIONE DI COMPOST DI QUALITÀ

Il compost di qualità prodotto dal polo impiantistico di Orvieto Ambiente è pari a circa 4.328 tonnellate nel 2023; nell’ambito di una sperimentazione già in atto, nel corso dell’anno è stato condiviso con l’Università della Tuscia un nuovo programma agronomico, su ulteriori colture, in virtù degli ottimi risultati ottenuti 202(si veda il box dedicato).

Acea Ambiente203 ha altri due impianti di compostaggio attivi: uno ad Aprilia, l’altro a Monterotondo Marittimo. L’impianto di Aprilia può recuperare fino a 120.000 tonnellate/anno di rifiuti organici, con produzione di energia elettrica e termica integrata alla preesistente sezione di compostaggio. Dopo l’entrata in esercizio, nel 2022, della linea di insacchettamento del compost e della linea di produzione di CSS (dagli scarti del medesimo impianto), che consente di conferire il rifiuto presso l’impianto di San Vittore del Lazio, nel 2023 la Regione Lazio ha autorizzato204 l’implementazione di ulteriori migliorie impiantistiche e gestionali che renderanno l’impianto più efficiente.

L’impianto di Monterotondo Marittimo ha una capacità di recupero di frazione organica di rifiuti solidi urbani, frazione verde (sfalci e potature) e fanghi di depurazione pari a 70.000 t/anno. Presso entrambi i siti sono attive le sezioni di digestione anaerobica, che consentono il recupero di energia elettrica e termica. Per i dettagli quantitativi di biogas e di energia prodotta si vedano il capitolo Business Energia e il Bilancio ambientale.

Nel 2023 sono state prodotte presso Monterotondo Marittimo e Aprilia circa 43.200 tonnellate di compost di qualità.

L’UTILIZZO DEL COMPOST IN AGRICOLTURA

resso il polo di Orvieto Ambiente è in corso la sperimentazione, con l’Università della Tuscia, che servirà a comprendere meglio gli effetti dell’utilizzo del compost in agricoltura, in una logica di produzione e consumo responsabile. A tal fine, sono stati coltivati i terreni adiacenti all’impianto con spandimento di compost a km 0 prodotto presso l’impianto stesso.

Nel 2023 è stata rinnovata, per il biennio 2023-2024, la collaborazione con l’Università della Tuscia, in virtù degli ottimi risultati ottenuti, testimoniati anche dal premio EMAS vinto nel 2022, con l’obiettivo di approfondire il ruolo del compost nella fertilità chimico fisica e biologica del suolo e dei suoi riflessi su alcune colture d’interesse nella Provincia di Terni e Viterbo e di divulgare i risultati ottenuti.

L’INTERMEDIAZIONE E IL TRASPORTO DEI RIFIUTI

Nel 2023, Aquaser, che svolge attività di carico, trasporto, intermediazione dei rifiuti prodotti dagli impianti di depurazione, ha gestito circa 395.000 tonnellate di rifiuti (di cui circa 250.000 t di rifiuti liquidi e circa 145.000 t di rifiuti solidi). Con riferimento all’attività di intermediazione, Aquaser, nell’anno, si è presa carico di circa 161.000 tonnellate di rifiuti, di cui 127.000 tonnellate di fanghi riconducibili alle Società idriche del Gruppo205, ed in particolare circa 75.000 tonnellate ad Acea Ato 2, AdF, Acea Ato 5. I fanghi essiccati e disidratati provenienti dalle tre Società hanno seguito le seguenti destinazioni finali:

  • 66,7% ad operazioni di recupero di materia (pretrattamenti finalizzati all’utilizzo agricolo, compostaggio);
  • 16,8% a recupero di energia (termovalorizzazione);
  • 16,5% a smaltimento.

Anche quest’anno, a causa di vincoli normativi, non è stato utilizzato lo spandimento diretto in agricoltura.

Aquaser ha trasportato con mezzi propri, circa 38.200 tonnellate di rifiuti non pericolosi. Di queste, circa 33.200 t riguardano il trasporto dei rifiuti prodotti dalle Società idriche del Gruppo, Acea Ato 2, Acea Ato 5, AdF, Umbra Acque, Acque e Publiacqua, per le quali Aquaser svolge anche l’attività di intermediazione. Le restanti 5.000 t
riguardano l’attività di trasporto di rifiuti non pericolosi prodotti da soggetti terzi o da altre Società del Gruppo (Acea Ambiente).

SELEZIONE E SEPARAZIONE DI MULTIMATERIALI

L’impianto di Demap, ubicato nella provincia di Torino, svolge attività di selezione e avvio al riciclo di imballaggi in plastica e plastica/metallo. In particolare, si occupa di stoccaggio, selezione, cernita e separazione di monomateriali e multimateriali provenienti da raccolta differenziata, come materiali plastici ed imballaggi in metallo, per una successiva fase di recupero. L’impianto di Demap è convenzionato con il Consorzio Corepla, il Consorzio di imprese istituito ai sensi del D. Lgs. n. 22/1997 per organizzare e gestire gli imballaggi post-consumo in plastica, e svolge le sue attività in funzione di un contratto di selezione di rifiuti di imballaggi in plastica con il Consorzio stesso.

Nel 2023 sono entrate, e sono state trattate per la separazione e il recupero, circa 30.150 tonnellate di materiali.

TRATTAMENTO DEI RIFIUTI LIQUIDI

Acque Industriali svolge i servizi d’intermediazione e di trattamento di rifiuti liquidi per imprese private e pubbliche, oltre ad attività collaterali al ciclo integrato delle acque, costituite prevalentemente dal recupero e smaltimento dei fanghi biologici, tramite la gestione di alcune piattaforme. Nel 2023 i siti di Poggibonsi, Pisa Nord e Pontedera sono rimasti inattivi206; i rifiuti trattati risultano in diminuzione e pari a circa 25.205 tonnellate di rifiuti liquidi (-50% rispetto al 2022). Inoltre, la Società ha svolto servizio di intermediazione per circa 30.000 t di rifiuti nell’anno (-19% rispetto al 2022).

Acque Industriali adotta tecnologie che favoriscono il recupero delle materie prime contenute nei rifiuti, il risparmio energetico e la razionalizzazione delle risorse, come lo strippaggio/assorbimento dell’ammoniaca in ciclo chiuso, che consente il recupero del solfato di ammonio utilizzabile come ammendante in agricoltura, di cui sono stati prodotti, nel 2023, 22.000 chili207. La Società, inoltre, fornisce servizi di progettazione, realizzazione e gestione impianti di trattamento delle acque reflue per conto terzi, bonifiche di siti inquinati e consulenze ambientali nella gestione degli impianti.

Per i dettagli sui rifiuti in ingresso, sulle tipologie di risorse utilizzate, sui rifiuti prodotti e altre informazioni specifiche si veda il Bilancio ambientale.

L’impianto di Berg è una piattaforma polifunzionale per lo stoccaggio ed il trattamento dei rifiuti pericolosi e non pericolosi, autorizzata per il commercio e l’intermediazione di rifiuti e la realizzazione di impianti di depurazione e trattamento di rifiuti liquidi.

In particolare, l’impianto è costituito da due reparti: stoccaggio e trattamento rifiuti liquidi e stoccaggio e trattamento rifiuti solidi. Nel 2023 sono state trattate circa 131.900 tonnellate di rifiuti tra solidi e liquidi mentre sono state circa pari a zero le tonnellate di rifiuti intermediate.

L’impianto di Chiusi208 effettua attività di trattamento chimico-fisico e biologico di rifiuti liquidi non pericolosi209 e depurazione di reflui fognari. Nel 2023 sono state trattate circa 96.300 tonnellate di rifiuti liquidi e circa 86.900 m3 di acque reflue.

196 Con riferimento al D.L. 133/2014 (c.d. “Sblocca Italia”), l’impianto è stata definito un insediamento strategico di preminente interesse nazionale ai fini della tutela della salute e dell’ambiente, come da DGR Lazio n. 199 del 24/04/2016.

197 In data 21 febbraio 2023, si è costituita la Società Orvieto Ambiente Srl, responsabile per la gestione del polo impiantistico sito in Orvieto (TR).

198 L’aumento della produzione di energia elettrica nel 2023 è dipeso dall’aumento dei quantitativi di rifiuti avviati al digestore.

199 Tra gli impianti di Deco, rientrano anche un Punto di trasbordo in cui gli automezzi di terzi che effettuano la raccolta stradale dei rifiuti urbani travasano i rifiuti raccolti dai propri mezzi su altri di maggiore capacità, un deposito sulla banchina del porto di Ortona e uno nella zona industriale di Ortona, nella Provincia di Chieti, entrambi autorizzati per la messa in riserva dei rifiuti a recupero, ove viene stoccato il CSS da imbarcare, con vantaggi logistici, organizzativi e di impatto su viabilità e ambiente. Quest’ultimi non rientrano nella rendicontazione per la minor rilevanza.

200 Del polo di Grasciano fanno parte anche altri impianti inattivi da anni: una piattaforma per il trattamento e la valorizzazione dei rifiuti da raccolta differenziata, una discarica per rifiuti non pericolosi (Grasciano1) e due linee di trattamento rifiuti (una per rifiuti indifferenziati e/o assimilabili con produzione di CSS e l’altra per la frazione umida proveniente da raccolta differenziata e produzione di compost di qualità).

201 Di cui circa 1 milione di Nm3 utilizzato per generare energia elettrica, il restante bruciato in torcia.

202 L’obiettivo principale del progetto è fornire evidenze sperimentali circa l’assenza di controindicazioni derivanti dall’utilizzo del compost e i benefici che esso può generare, sia come fertilizzante, sia incrementando la sostanza organica del suolo.

203 Presso l’impianto di compostaggio di Sabaudia, di Acea Ambiente, i conferimenti di rifiuti sono sospesi dal 31 ottobre 2019, per consentire la realizzazione di interventi di manutenzione straordinaria. Anche la sezione di trattamento rifiuti liquidi presso lo stesso impianto è inattiva e sono in corso di svolgimento studi, approfondimenti e valutazioni tecnico-economiche necessarie al fine di individuare possibili sviluppi industriali del sito.

204 Con Determinazione n. G02538 del 24.02.2023.

205 Il dato, che si riporta in questa sede per completezza, riguarda i fanghi di cui Aquaser ha gestito l’intera filiera, dal carico al trasporto e allo smaltimento finale, provenuti dalle seguenti Società del Gruppo: Acea Ato 2, Acea Ato 5, AdF, Umbra Acque, Publiacqua, Acque.

206 Oltre alle due piattaforme (Pisa Nord e Pontedera) chiuse nel 2022, la piattaforma presso Poggibonsi ha sospeso le attività da giugno 2021, in attesa del rilascio dell’autorizzazione ordinaria all’esercizio.

207 Valore stimato.

208 L’impianto di Chiusi era della Società Bio Ecologia Srl, fusa per incorporazione in Acea Ambiente nel maggio 2021.

209 Le quantità di rifiuti liquidi autorizzate al trattamento (escluse le acque reflue) sono pari ad un massimo di 99.900 tonnellate/anno.

210 I dati degli abitanti complessivamente serviti dal business idrico, del volume di immesso in rete, e della consistenza delle reti e dei controlli sulle acque (riportate nei grafici dedicati) includono le principali Società operative del Gruppo, anche quelle non incluse nel perimetro della Dichiarazione consolidata non finanziaria: Acque, Publiacqua e Umbra Acque.