Analisi di ammissibilità e allineamento

Nel corso del 2023, Acea ha svolto le attività propedeutiche al rispetto degli obblighi di informativa previsti dal Disclosure Delegated Act, realizzando un progetto trasversale e sinergico, con il coinvolgimento della Funzione Administration, Finance & Control, della Funzione Risk Management, Compliance & Sustainability e delle Società ricomprese nel perimetro della Dichiarazione consolidata non finanziaria33.

In particolare, è stata aggiornata per l’anno in esame l’analisi di ammissibilità finalizzata a identificare le attività concretamente esercitate dal Gruppo che trovano riscontro con quelle elencate e descritte negli allegati I e II del Climate Delegated Act – rispettivamente dedicati agli obiettivi climatici di mitigazione e adattamento - e tenuto conto del Complementary Delegated Act e dell’Environmental Delegated Act. Tale analisi ha portato ad un aumento del perimetro di ammissibilità identificato l’anno precedente, da 22 attività, riconducibili a 5 settori identificati dal Regolamento, a 24 attività riconducibili a 6 settori34. Tra le attività risultate ammissibili, 16 possono fornire un contributo al perseguimento degli obiettivi climatici sia di mitigazione che di adattamento 2 solo di mitigazione3 possono fornire un contributo all’obiettivo di uso sostenibile e protezione delle acque e delle risorse marine2 possono fornire un contributo all’obiettivo di transizione verso un’economia circolare e una può fornire un contributo all’obiettivo di prevenzione e riduzione dell’inquinamento.

L’aumento del numero di attività ammissibili è riconducibile all’introduzione dei quattro nuovi obiettivi ambientali e delle relative attività pubblicate nel corso del 2023, rispetto a cui è stata aggiornata l’analisi di ammissibilità del Gruppo.

Inoltre, in ottemperanza alle previsioni della disciplina, è stato valutato l’allineamento delle attività ammissibili di Acea alla Tassonomia, finalizzato ad identificare le attività ecosostenibili del Gruppo, attraverso la verifica di tre tipologie di criteri:

  • criteri per il contributo sostanziale35: per ogni attività ammissibile è stata svolta la verifica del rispetto delle soglie tecniche previste per stabilirne il contributo sostanziale al raggiungimento dell’obiettivo di riferimento;
  • criteri per “non arrecare un danno significativo”36 (Do No Significant Harm, o DNSH): verifica dei requisiti tecnici e normativi volti ad assicurare che l’attività in questione, oltre a fornire un contributo ad almeno un obiettivo della Tassonomia, non arrechi danni significativi agli altri obiettivi ambientali;
  • garanzie minime di salvaguardia37: verifica, per le attività che contribuiscono in modo sostanziale ad almeno un obiettivo ambientale e che non arrecano danni significativi ai restanti, che siano svolte nel rispetto delle misure minime di salvaguardia sociale previste dal Regolamento in materia di diritti umani e del lavoro.

criteri di vaglio tecnico per il contributo sostanziale identificano soglie quantitative che stabiliscono i limiti entro i quali l’attività può essere considerata ecosostenibile e/o descrivono le caratteristiche qualitative che rendono una attività allineata senza necessità di soddisfare soglie tecniche specifiche.

Relativamente ai criteri DNSH, questi possono consistere in prescrizioni puntuali oppure in criteri generali “ricorrenti”. Nel primo caso, i requisiti hanno carattere specifico sull’attività oggetto di analisi e impongono verifiche circoscritte. I criteri ricorrenti, invece, sono delineati nelle sei Appendici riportate ad integrazione degli allegati che disciplinano ciascun obiettivo, e rimandano per lo più, al rispetto di norme europee o nazionali o all’esecuzione di attività di assessment.

Il Gruppo ha affrontato l’analisi dei criteri DNSH seguendo due approcci: per i criteri specifici ha esaminato la capacità di ogni singola attività di rispettare i requisiti; per i criteri “ricorrenti”, ovvero le Appendici, ha elaborato riscontri che attingono alle pratiche più diffuse a livello di business tali da garantire, laddove possibile, il rispetto dei requisiti richiesti per le specifiche attività ammissibili.

Per completare l’analisi dell’allineamento delle attività ammissibili ai requisiti previsti dalla Tassonomia, Acea ha quindi verificato il rispetto delle garanzie minime di salvaguardia che introducono, nella valutazione dell’ecosostenibilità di un’attività economica, i requisiti minimi di protezione dei diritti umani e del lavoro, così come descritti negli standard internazionali di riferimento38 (si veda il box dedicato).

 

Verifica del rispetto delle garanzie minime di salvaguardia

La normativa italiana, in materia di diritti umani e del lavoro, disciplina tali principi e i relativi aspetti specifici come, ad esempio, tutela della privacy, salute e sicurezza, corruzione, concorrenza leale, fiscalità e tutela dell’ambiente. Il Gruppo Acea, oltre ad agire nel rispetto della normativa nazionale vigente, svolge le proprie attività perseguendo una crescita sostenibile e inclusiva, operando in linea con la Dichiarazione Universale dei Diritti Umani, le Convenzioni ILO e i principi emanati dal Global Compact delle Nazioni Unite (United Nations Global Compact) cui ha aderito. Tale impegno è direttamente richiamato nel Codice Etico di Gruppo, redatto con il coinvolgimento di competenze interne e di esperti esterni in tema di etica aziendale e approvato dal Consiglio di Amministrazione di Acea il 9 novembre 2022. Il Codice rappresenta l’insieme di principi e regole di comportamento, alla base del Modello di Organizzazione, Gestione e Controllo, che si applicano a “tutte le persone che, a qualsiasi titolo, direttamente o indirettamente, stabilmente o temporaneamente, in Italia o all’estero, operano nell’interesse di Acea e delle Società controllate”, a cui ricondurre le pratiche aziendali “nei confronti di tutti gli stakeholder“. In esso è indicato che: “Acea considera come punti irrinunciabili nella definizione dei propri valori la Dichiarazione Universale dei Diritti Umani dell’ONU per il rispetto dei diritti naturali e universali, le Convenzioni e le Raccomandazioni Internazionali del Lavoro emanate dall’ILO - International Labour Organization, come quelle relative all’equità di trattamento e alla non discriminazione, alla tutela del lavoro minorile, al contrasto al lavoro forzato, alla libertà sindacale e al diritto alla negoziazione collettiva, la Carta dei diritti fondamentali dell’Unione Europea e la Costituzione Italiana”. Nel 2023, Acea ha voluto enfatizzare il proprio impegno nella tutela dei diritti fondamentali delle persone, allo scopo promuovere la sensibilizzazione sul tema e rafforzarne ulteriormente il presidio, adottando la Policy sui Diritti Umani, approvata il 14 dicembre dal Consiglio di Amministrazione.

La Policy sui Diritti Umani, da intendersi come riferimento valoriale coerente con il Codice Etico di Gruppo e con la medesima sfera di influenza, si ispira ai principali documenti internazionali in materia; in essa vengono declinati 20 principi, entro gli ambiti “Lavoro” e “Comunità, Società e Ambiente”, pertinenti in relazione al contesto operativo, alle attività gestite e agli stakeholder, e definite le modalità di diffusione, attuazione e monitoraggio da implementare per la sua piena efficacia. La Policy richiama, inoltre, gli strumenti prescrittivi, organizzativi e operativi (quali politiche, linee guida, procedure, strutture preposte, sistemi di gestione e controllo, ecc.), già presenti nel Gruppo a presidio dei diversi ambiti correlati ai diritti umani, fornendo ad essi un quadro di riferimento comune. Tali ambiti trovano piena rispondenza con quanto portato all’attenzione anche dalle garanzie minime di salvaguardia richiamate nell’articolo 18 del Regolamento 2020/852 e dal Final Report on Minimum Safeguards, pubblicato a cura della Piattaforma per la Finanza sostenibile.

La tutela dei diritti umani è pertanto formalizzata nei documenti valoriali vigenti - Codice Etico e Policy sui Diritti Umani -, che prevedono altresì un canale confidenziale e riservato, dedicato alla segnalazione di presunte violazioni dei principi in essi richiamati (Piattaforma Whistleblowing), e supportata da un organo collegiale – Ethic Officer - che gestisce il sistema di segnalazioni e vigila sul rispetto dei valori. Sono inoltre presenti, come accennato, ulteriori strumenti normativi interni e strutture operative a presidio dei diversi aspetti riconducibili al tema diritti umani. Tra questi, a titolo esemplificativo:

Modello di Organizzazione, Gestione e Controllo (MOG): sistema di gestione ai sensi del D. Lgs. n. 231/2001 che individua le procedure sviluppate per mitigare il rischio di reati commessi da amministratori, dirigenti o dipendenti nell’interesse o a vantaggio del Gruppo stesso ed è in costante revisione e aggiornamento. Codice Etico, MOG e relativo Organismo di Vigilanza rappresentano, a loro volta, parti fondamentali di un più ampio ed articolato Sistema di Controllo Interno e di Gestione dei Rischi (SCIGR) istituito in Acea.

Linea guida di Compliance Antitrust e Tutela del ConsumatoreRegolamento Organizzativo Compliance Antitrust e Pratiche Commerciali Scorrette e Manuale di conformità alla normativa in materia antitrust e di tutela del consumatore: regole e presidi per prevenire e contrastare comportamenti anti concorrenziali e a tutela del principio di leale competizione e del consumatore, a cui devono attenersi le persone del Gruppo, controparti commerciali, fornitori e partner.

Procedura Misurazione e monitoraggio della Customer Experience: volta a regolare le attività relative al processo di rilevazione della soddisfazione dei clienti; Acea ha conseguito, nel 2023, l’attestazione di conformità alle linee guida ISO10004:2018 per il monitoraggio e la misurazione della soddisfazione del cliente.

Politica anticorruzione, in versione aggiornata e approvata nel marzo 2023: sistema di regole, controlli e presidi per la prevenzione di reati di corruzione attivi e passivi verso pubblico e privati, supportato dal Sistema di Gestione per la Prevenzione della Corruzione, di cui Acea ha ottenuto la certificazione secondo la norma ISO 37001:2016, nel settembre 2023.

Linea guida di Governance “Privacy”: indicazioni per l’implementazione di politiche per la tutela dei dati personali di dipendenti, clienti, fornitori, azionisti, stakeholder, partner e delle persone i cui dati personali sono trattati dal Gruppo, e che assicurano l’applicazione del GDPR (General Data Protection Regulation).

Politica dei Sistemi di gestione e della sostenibilitàSistemi di Gestione Qualità, Ambiente, Sicurezza ed Energia: per la promozione della cultura della qualità, del rispetto dell’ambiente, della salute e sicurezza sui luoghi di lavoro e del risparmio energetico.

Comitato Equality, Diversity & Inclusion, Politica Equality, Diversity & Inclusion, Piano di Diversity & Inclusion e Dashboard: iniziative per la valutazione di rischi e interventi da adottare per promuovere la diversità, l’inclusione e le pari opportunità, ivi incluso il tema del gender pay gap, anche coinvolgendo i dipendenti per accogliere le loro istanze e proposte in materia; nel 2022 Acea ha ottenuto la certificazione UNI/PdR 125:2022 sulla parità di genere, confermata nel 2023.

Carta della persona e della partecipazioneprotocollo sottoscritto tra Acea e le Organizzazioni sindacali nel maggio 2023 volto a sviluppare e accrescere le professionalità aziendali e il benessere individuale e collettivo, investendo sulle capacità e sulle competenze delle persone e favorendo la qualità e la stabilità del lavoro.

Sistema di gestione della salute e sicurezza, Questionario QASER, Vendor rating, procedura Misurazione delle performance dei fornitori, modello Ecovadis: strumenti per la gestione della salute e sicurezza delle persone, sia all’interno dell’organizzazione – formazione specifica, valutazione dei rischi e monitoraggio continuo – che all’esterno del Gruppo, come nel caso di lavori e servizi affidati in appalto, e volti a presidiare ogni fase della relazione tra fornitore e azienda, anche valutando le performance dei fornitori su indicatori relativi a puntualità, qualità e sicurezza, e criteri ESG.

Procedura di “Tax management”: identifica e disciplina i ruoli, le responsabilità dei soggetti coinvolti nonché le attività di controllo relative al processo di gestione della materia fiscale39.

In base alle analisi svolte, nel 2023 Acea ha identificato, sul totale di 24 attività ammissibili13 attività pienamente allineate, 6 attività allineate in quota parte40 5 attività non allineate.

Di seguito si riporta il dettaglio, per comparto, delle attività ammissibili e allineate agli obiettivi ambientali della Tassonomia. Si precisa che nei 16 casi in cui l’attività del Gruppo risulta ammissibile sia all’obiettivo di mitigazione che di adattamento ai cambiamenti climatici, è stato considerato primario l’obiettivo di mitigazione. I risultati dell’analisi di allineamento rispetto all’obiettivo di adattamento ai cambiamenti climatici, come richiesto dalle evoluzioni della normativa, sono riportati all’interno della sezione A.1 delle tabelle nn. 6, 8 e 10.

In particolare, per quanto riguarda il comparto Idrico:

  • per gli obiettivi di mitigazione e adattamento ai cambiamenti climatici, si confermano ammissibili 2 attività ricomprese nel settore “Fornitura di acqua, reti fognarie, trattamento dei rifiuti e decontaminazione” del Climate Delegated Act. A valle della verifica dei criteri di contributo sostanziale e DNSH, un’attività risulta totalmente allineata all’obiettivo di mitigazione dei cambiamenti climatici mentre l’altra in quota parte.
    Nessuna attività ammissibile del comparto è invece allineata all’obiettivo di adattamento ai cambiamenti climatici.
    I CapEx associati all’attività “Recupero di materiali dai rifiuti non pericolosi”, abbinata all’obiettivo di mitigazione dei cambiamenti climatici, sono stati valorizzati in quanto parte di un Piano CapEx volto ad espandere le attività economiche allineate alla Tassonomia. Acea Ato 2 ha infatti pianificato la realizzazione di un impianto per il trattamento delle sabbie provenienti dai processi depurativi e dalla pulizia delle reti fognarie che permetterà di recuperare fino al 70% del materiale solido in ingresso. Il totale delle spese in conto capitale sostenute durante l’esercizio è pari a 415 milioni di euro, mentre durante l’intero periodo interessato dal Piano si prevede un investimento pari a circa 8 milioni di euro. La realizzazione dell’impianto è attesa entro il 2024 e pertanto l’ampliamento dell’attività economica allineata è previsto, in ottemperanza al Regolamento, entro un periodo di tempo inferiore a cinque anni;
  • rispetto all’obiettivo di Uso sostenibile e la protezione delle acque e delle risorse marine, sono risultate ammissibili 3 attività, di cui una è risultata allineata, una parzialmente allineata e una non allineata;
  • infine, per quanto concerne l’obiettivo di Transizione verso un’economia circolare, l’attività identificata è risultata ammissibile ma non allineata.

Con riferimento al comparto Ambiente, che opera principalmente nel trattamento dei rifiuti:

  • riguardo agli obiettivi di mitigazione e adattamento ai cambiamenti climatici, sono risultate ammissibili 5 attività, 3 riconducibili al settore “Fornitura di acqua, reti fognarie, trattamento dei rifiuti e decontaminazione”, una al settore “Energia” ed una al settore “Edilizia e attività immobiliari”. Di queste, 4 sono risultate allineate per l’obiettivo di mitigazione dei cambiamenti climatici ed una in quota parte. Riguardo l’obiettivo di adattamento ai cambiamenti climatici, 3 attività sono risultate allineate in quota parte e 2 non allineate;
  • è stata individuata un’attività ammissibile per l’obiettivo di Transizione verso un’economia circolare, risultata non allineata;
  • infine, è risultata ammissibile e non allineata un’attività per
    l’obiettivo di Prevenzione e controllo dell’inquinamento.

In linea con il 2022, il comparto Generazione è ammissibile per 8 attività (di cui 2 contribuiscono al solo obiettivo di mitigazione dei cambiamenti climatici, mentre le altre anche all’obiettivo di adattamento ai cambiamenti climatici). In coerenza con il core business del comparto – la produzione di energia elettrica –, tali attività sono principalmente riconducibili al settore “Energia” (4 attività), ma anche ai settori “Edilizia e attività immobiliari” (2 attività) “Trasporti” (una attività) e “Attività professionali, scientifiche e tecniche” (una attività). Di queste, 6 sono risultate pienamente allineate all’obiettivo di mitigazione dei cambiamenti climatici, mentre 2 non allineate. Nessuna attività ammissibile è invece risultata allineata all’obiettivo di adattamento ai cambiamenti climatici.

Il comparto Infrastrutture energetiche è ammissibile per 3 attività incluse nel Climate Delegated Act, due riconducibili ai settori “Edilizia e attività immobiliari” ed una al settore “Energia”. Entrambe le attività del settore “Edilizia e attività immobiliari sono risultate pienamente allineate all’obiettivo di mitigazione dei cambiamenti climatici, ma non allineate all’obiettivo di adattamento ai cambiamenti climatici. Quella appartenente al settore “Energia” è invece parzialmente allineata ad entrambi gli obiettivi climatici.

ll comparto Ingegneria e Servizi – impegnato in attività di ricerca, innovazione, progettazione e laboratorio a servizio delle Società del Gruppo41 – è ammissibile per una attività del settore “Fornitura di acqua, reti fognarie, trattamento dei rifiuti e decontaminazione” del Climate Delegated Act. Tale attività risulta totalmente allineata per l’obiettivo di mitigazione dei cambiamenti climatici ma non per quello di adattamento.

Infine, il comparto Commerciale è ammissibile per 4 attività incluse nel Climate Delegated Act, due ricomprese nel settore “Edilizia e attività immobiliari”, una in “Fornitura di acqua, reti fognarie, trattamento dei rifiuti e decontaminazione42, ed una nel settore “Trasporti”. Rispetto all’obiettivo di mitigazione del cambiamento climatico, 2 risultano essere totalmente allineate ed una in quota parte. Nessuna attività è invece risultata allineata all’obiettivo di adattamento ai cambiamenti climatici. Si tenga conto che resta esclusa l’attività principale di vendita di energia elettrica, che ha un’incidenza pari al 43% del fatturato di Gruppo 2023, in quanto ad oggi la vendita non è inclusa nella lista delle attività elencate in Tassonomia.

In generale, rispetto all’informativa pubblicata sui dati 2022, si segnala quanto segue:

  • relativamente al comparto Idrico, parte della quota di ammissibilità e/o allineamento, è confluita dall’obiettivo di Mitigazione dei cambiamenti climatici agli obiettivi di Uso sostenibile e la protezione delle acque e delle risorse marine e Transizione verso un’economia circolare;
  • per l’anno in esame, l’attività 7.3 “Installazione, manutenzione e riparazione di dispositivi per l’efficienza energetica” è risultata non allineata, a differenza del precedente esercizio, per l’obiettivo di mitigazione dei cambiamenti climatici in ragione del mancato rispetto del criterio di “Do Not Significant Harm” rispetto all’obiettivo di Prevenzione e riduzione dell’inquinamento, a causa di una modifica del Regolamento intervenuta nel corso del 2023. In particolare, l’emendamento ha comportato un inasprimento, e pertanto il mancato superamento, dei criteri di cui all’Appendice C del Climate Delegated Act dello scorso giugno 2023.

33 Si veda Comunicare la sostenibilità: nota metodologica per il processo di definizione del perimetro e l’elenco delle Società ivi ricomprese. Si precisa che tali Società, identificate per l’adeguata rappresentazione dell’andamento e degli impatti generati dal Gruppo (ai sensi del D. Lgs. n. 254/2016), coprono, con riferimento ai KPI economici rilevanti da Regolamento UE 2020/852, oltre l’89% del fatturato, il 96% dei CapEx e il 91% degli OpEx di tutte le Società incluse nell’area di consolidamento integrale.

34 In particolare, le attività gestite dal Gruppo, considerate ammissibili, rientrano nei seguenti settori: Energia; Fornitura di acqua, reti fognarie, trattamento dei rifiuti e decontaminazione; Trasporti; Edilizia e attività immobiliari; Attività professionali, scientifiche e tecniche; Informazione e comunicazione.

35 Articoli 10, 11, 12, 13, 14, 15, 16, 19 del Regolamento UE 2020/852.

36 Articolo 17 del Regolamento UE 2020/852.

37 Articolo 18, punto 1 e 2 del Regolamento UE 2020/852, in particolare, linee guida OCSE destinate alle imprese multinazionali e Principi guida delle Nazioni Unite su imprese e diritti umani, inclusi i principi e i diritti stabiliti dalle otto convenzioni fondamentali individuate nella dichiarazione dell’Organizzazione internazionale del lavoro sui principi e i diritti fondamentali nel lavoro e dalla Carta internazionale dei diritti dell’uomo.

38 Si veda anche il documento Final Report on Minimum Safeguards, pubblicato a ottobre 2022 dalla Piattaforma per la Finanza sostenibile.

39 Nel documento Final Report on Minimum Safeguards, pubblicato a ottobre 2022 dalla Piattaforma per la Finanza sostenibile, il tema taxation è dedotto dalle Linee guida OCSE per le multinazionali e considerato rilevante per la gestione del rischio. Per quanto non direttamente rilevante per Acea, data la natura dell’impresa, in questa sede si accenna egualmente al tema (si veda, per maggiori dettagli, anche il capitolo Istituzioni e Impresa).

40 L’allineamento in quota parte può verificarsi nel caso in cui per la stessa attività alcune Società del business sono allineate ed altre no oppure quando, per le diverse Società del business, l’attività rispetta i criteri di vaglio tecnico solo per una porzione di impianti/strutture.

41 Le attività infragruppo sono elise dalla contabilizzazione dei KPI economici, in ottemperanza al Regolamento.

42 Per la gestione degli impianti di mini compostaggio (Smart Comp) commercializzati, riconducibile all’attività Compostaggio di rifiuti organici.