L’attenzione all’utilizzo della risorsa idrica

[GRI - 103-1], [GRI - 103-3], [GRI - 303-1], [GRI - 303-2], [GRI - 303-3], [GRI - 303-4], [GRI - 303-5],

La risorsa idrica è utilizzata in molteplici processi industriali, quali la produzione di energia elettrica, termica o nel processo di generazione del compost o ancora nella pulizia di comparti degli impianti di depurazione e di digestione anaerobica. In esigue quantità, l’acqua viene utilizzata anche nelle attività di laboratorio.

Le Società sono impegnate nel ridurre il prelievo di acqua potabile, effettuando interventi che permettono di utilizzare acqua riciclata, che si rileva dal trend in progressivo aumento della quota recuperata: da circa 2,2 milioni di m3 nel 2021 a quasi 2,7 milioni di m3 nel 2023, pari al 21% in più. In particolare, alcune Società del settore idrico nel 2023 hanno portato avanti interventi per il riuso delle acque depurate all’interno degli impianti di depurazione stessi. Nei depuratori attualmente gestiti da Gori, ad esempio, vengono riutilizzati presso gli stessi impianti gli effluenti depurati: le acque reflue impiegate a questo fine, definite “tecniche”, sono distribuite all’interno degli impianti attraverso tubazioni ed usate per il lavaggio delle apparecchiature (grigliatura, ispessimento e disidratazione dei fanghi), i controlavaggi di alcune parti del depuratore (membrane, filtri a tela o sabbia), il lavaggio delle sabbie e del grigliato. Il primo misuratore di portata dell’acqua riutilizzata è stato installato presso l’impianto di depurazione di Scafati; nel 2024 è prevista l’installazione di ulteriori misuratori di portata e l’implementazione di una metodologia di water audit che consenta di valutare i prelievi e i consumi idrici dei processi di depurazione ed individuare strategie di maggior risparmio e riutilizzo.

Acea Ato 2, secondo una logica di gestione sostenibile e circolare della risorsa idrica e al fine di ottimizzare gli usi interni di acqua potabile, realizza, già da alcuni anni, interventi di ristrutturazione e integrazione delle reti di acqua industriale (acqua non potabile, recuperata dall’output del processo di depurazione delle acque reflue urbane) presso i maggiori impianti di depurazione: “Roma Sud”, “Roma Nord”, “CoBIS” e “Ostia”. Nel 2023, la Società ha ulteriormente ampliato le reti di acqua industriale presso il depuratore di Roma Sud, per consentire l’uso di acqua industriale all’interno del nuovo essiccatore termico, e presso il depuratore di Ostia, per consentire il riuso dell’acqua depurata presso il nuovo impianto di soil washing in costruzione236. Il programma di interventi in corso ha già consentito di aumentare il volume di acqua depurata riutilizzata internamente come acqua di processo, da circa 1,8 milioni di m3 del 2022 a circa 2,1 milioni di m3 nel 2023, che corrispondono a circa il 52% dell’acqua complessivamente utilizzata. In Acea Ato 5 un quantitativo di circa 534.600 m3 di acqua depurata è stato riutilizzato nei medesimi impianti di depurazione per le attività dei servizi connessi al loro funzionamento (controlavaggi di sistemi di grigliatura e filtrazione, acqua di servizio per il funzionamento di sistemi di disidratazione, irrigazione delle aree a verde, ecc.)

Le Società del comparto Ambiente provvedono a limitare l’impiego di acqua potabile, utilizzando prevalentemente acqua derivante da pozzo. Inoltre, presso gli impianti di San Vittore del Lazio, Orvieto Ambiente, ApriliaMonterotondo Marittimo e Terni sono attivi sistemi di recupero delle acque meteoriche; ad esempio, presso l’impianto di Terni l’acqua piovana raccolta in due vasche dotate di un sistema di filtrazione e serbatoi di accumulo è poi usata industrialmente. L’impianto di compostaggio di Aprilia ha anche un sistema di trattamento dell’acqua residuale dai rifiuti in attesa di lavorazione che consente di reimpiegarla nei processi produttivi. Anche nell’impianto di Monterotondo Marittimo è presente un sistema di recupero delle acque di prima pioggia che, dopo trattamento tramite fitodepurazione, permette di raccogliere la risorsa in appositi bacini di lagunaggio e di disporne sia come riserva antincendio sia come riserva di acqua industriale da riutilizzare nei processi237. Presso il termovalorizzatore di San Vittore del Lazio, con le acque meteoriche, previo trattamento in impianto chimico-fisico dedicato, viene prodotta acqua demineralizzata interamente reimpiegata nel processo; risulta quindi nullo lo scarico verso l’ambiente. Il polo impiantistico di Orvieto Ambiente raccoglie le acque meteoriche attraverso le coperture di alcuni fabbricati e le convoglia nelle vasche di accumulo interrate a servizio della riserva antincendio. L’impianto di Chiusi, di Acea Ambiente, recupera acqua dall’effluente finale: l’acqua di recupero viene utilizzata per il lavaggio delle superfici in impianto. Grazie alle diverse soluzioni descritte, i volumi di acqua recuperata dal comparto Ambiente nel 2023 sono stati pari a circa 65.339 m3.

Presso la centrale termoelettrica di Tor di Valle è in corso un progetto pilota volto al riutilizzo dell’acqua post depurazione ai fini industriali per la rete di teleriscaldamento.

prelievi idrici delle principali Società del Gruppo, correlati ai processi industriali e per usi civili, sono illustrati nella tabella n. 67; nell’anno risultano leggermente in aumento; tuttavia, gli interventi illustrati hanno consentito di aumentare nel triennio in modo considerevole l’acqua reimpiegata.

Il riuso delle acque reflue trattate rappresenta una risposta efficace allo stress idrico che insiste nei territori di operatività di Acea ma richiede interventi normativi specifici per estenderne le potenzialità. In tal senso, il recente Regolamento Europeo 2020/741 sul riuso delle acque depurate in agricoltura, oltre a stabilire prescrizioni che saranno recepite dalla normativa nazionale, agevola la possibilità di incrementare tale riutilizzo.

Figura 67 - Prelievo e recupero di acqua (2021-2023)

  2021 2022 2023
  (Mm3)
Prelievi (*)
processi industriali
(teleriscaldamento, generazione termoelettrica, impianti Ambiente, Società idriche) (**)
0,215 0,343 0,293
di cui acquedotto 0,107 0,199 0,166
di cui pozzo 0,104 0,120 0,108
di cui fluviale (***) 0,003 0,023 0,019
uso civile/sanitario (****) 2,535 2,516 2,612
totale prelievi di acqua (*****) 2,750 2,858 2,905
Recupero
acqua recuperata ed utilizzata nei processi industriali 2,222 2,393 2,691

NB: i prelievi, di acque dolci, sono effettuati in aree a potenziale rischio di stress idrico, così come definito dall’Aqueduct Water Risk Atlas, la mappa stilata dal World Resources Institute (WRI). 

(*) I dati del biennio 2021-2022 sono stati rettificati a seguito di consolidamento e adeguamento del metodo di calcolo. 

(**) L’acqua prelevata per usi industriali viene in parte consumata nei processi per un totale di 0,090 Mm3 nel 2021, 0,179 Mm3 nel 2022 e 0,148 nel 2023; lo scarico di acqua prelevata per usi industriali nel triennio è pari a 0,009 Mm3 nel 2021, 0,007 Mm3 nel 2022 e 0,001 nel 2023.

(***) Il dato si riferisce ai prelievi fluviali per il polo di Orvieto e per i siti gestiti da Deco. 

(****) L’acqua prelevata per uso civile/sanitario da acquedotto, pari al 99,9% del prelievo totale per lo stesso uso, viene scaricata in pubblica fognatura dopo il riutilizzo e restituita all’ambiente. 

(*****) Sul totale di acqua prelevata, il consumo idrico nel triennio è pari all’8% nel 2021, al 12% nel 2022 e al 10% nel 2023.

Il Gruppo promuove un uso consapevole e attento delle risorse idriche anche lungo la catena di fornitura, sensibilizzando i fornitori tramite la somministrazione di un questionario (si veda anche il sottoparagrafo I consumi energetici lungo la catena di fornitura).

I PRELIEVI IDRICI DEL PANEL DEI FORNITORI MONITORATI

Dal 2020, per sensibilizzare la catena di fornitura sull’importanza della tutela della risorsa idrica, l’Unità Sustainability Planning & Reporting, con il supporto della Funzione Procurement & Material Management, invia, ad un panel di fornitori, una richiesta di dati ambientali che include informazioni sui prelievi idrici, suddivisi per usi di processo e civili. Alla sezione dedicata alla rilevazione dei prelievi di risorsa idrica hanno risposto 45 fornitori sui 100 fornitori invitati, pari al 28% della spesa complessiva del Gruppo Acea per l’approvvigionamento di beni/servizi e lavori. Il prelievo idrico dei fornitori suddetti per il 2023 è risultato pari a 32.971 m3, suddivisi in 26.682 mper usi industriali e 6.288 mper usi civili238. Acea intende proseguire con tale richiesta anche nei prossimi anni, continuando a sensibilizzare i propri fornitori sul tema e migliorando le rilevazioni.

Gli scarichi delle acque prelevate ed utilizzate avvengono all’interno di processi autorizzati e ben presidiati. Ad esempio, presso il termovalorizzatore di Terni le acque residuali ai processi produttivi, vengono preventivamente trattate mediante un depuratore interno, e poi riversate in pubblica fognatura. L’acqua di processo, utilizzata nel processo di termovalorizzazione presso San Vittore del Lazio, viene raccolta e accumulata in apposite vasche interrate, quindi smaltita come rifiuto, potendo contenere sostanze che la rendono inadatta allo scarico. I reflui derivanti dai servizi igienici delle linee produttive e dagli uffici pertinenti, sono raccolti in fosse settiche e successivamente destinati a smaltimento mentre le acque nere della sede amministrativa raccolte e convogliate in una fossa Imhoff, con sistema di sub-irrigazione del chiarificato nel sottosuolo.

I prelievi di risorsa idrica per usi industriali nelle attività afferenti al servizio idrico integrato, ed in particolare nella depurazione, subiscono lo stesso trattamento delle acque convogliate nella pubblica fognatura, ovvero ritrattate nei depuratori e inviate alle destinazioni descritte nel paragrafo Il servizio di fognatura e il sistema di depurazione nel capitolo Business idrico. L’insieme delle acque prelevate per utilizzi idrici civili derivanti da acquedotto finisce direttamente in rete fognaria.

236 Situato presso il depuratore di Ostia, il nuovo impianto di trattamento delle sabbie mediante lavaggio, permetterà di recuperare fino all’80% del materiale solido in ingresso con lo scopo di generare tre tipologie di prodotti reimpiegabili nel mercato come materie prime secondarie (sabbie, ghiaino e ghiaietto) idonee al settore dell’edilizia o dei lavori stradali. Oltre al recupero dei rifiuti costituiti dalle matrici solide-sabbiose generalmente avviate a smaltimento, il soil washing potrà sfruttare la sinergia con il limitrofo impianto di depurazione di Ostia, dal quale riceverà le acque depurate da utilizzare nel processo di lavaggio ed al quale restituirà le acque di processo e le acque dai piazzali per il loro trattamento, ottimizzando quindi gli usi idrici.

237 Nel corso del 2023 è stata approvata una modifica non sostanziale dell’autorizzazione integrata ambientale dell’impianto che prevede diverse migliorie per riorganizzare il sistema di recupero delle acque, incluso il recupero delle acque meteoriche provenienti dalle coperture. L’alta qualità e la quantità di acque provenienti dalle coperture permetteranno di diminuire ulteriormente i consumi di acqua potabile di rete.

238 Dati idrici dei fornitori parametrizzati rispetto alla quota di fatturato di lavori/beni e servizi per Acea.