La gestione ambientale

[GRI - 102-27], [GRI - 301-1], [GRI - 302-1], [GRI - 303-1], [GRI - 304-1], [GRI - 305-1], [GRI - 306-1], [GRI - 416-2],

La maggior parte delle Società del Gruppo ha implementato Sistemi di gestione integrati e certificati secondo le norme UNI EN ISO (si veda il capitolo Corporate governance e sistemi di gestione in L’identità aziendale). La Holding stessa ha un Sistema di gestione integrato, Qualità, Ambiente, Sicurezza ed Energia ed una Politica dei sistemi di gestione e di sostenibilità orientata al rispetto ed alla tutela dell’ambiente.

Il Sistema di Gestione Ambientale UNI EN ISO 14001:2015 consente il miglioramento continuo e la capacità di identificare e gestire gli impatti che la Società ha o potrebbe avere sull’ambiente, favorendo il rispetto delle normative vigenti in continua evoluzione e un atteggiamento proattivo nei confronti della sostenibilità ambientale nel suo complesso.

Alcuni impianti del Gruppo sono sottoposti a Valutazione di Impatto Ambientale (VIA), ai sensi dell’art. 28 del D. Lgs. n. 152/2006 e s.m.i., con la finalità di assicurare che “l’attività antropica sia compatibile con le condizioni per uno sviluppo sostenibile, e quindi venga costruita e operi nel rispetto della capacità rigenerativa degli ecosistemi e delle risorse, della salvaguardia della biodiversità e di un’equa distribuzione dei vantaggi connessi all’attività economica156. Inoltre, i siti sottoposti a VIA/AIA devono essere dotati di un Piano di Monitoraggio Ambientale (PMA), che include l’insieme delle misure che servono a valutare l’impatto reale dell’opera sulle diverse componenti ambientali (acqua, aria, suolo, fauna, flora, ecc.). Nel comparto idrico, gli interventi tipicamente oggetto di VIA riguardano gli acquedotti e i depuratori con potenzialità superiore ai 10.000 abitanti equivalenti.

Anche impianti del settore Ambiente possono essere soggetti a VIA/AIA come, ad esempio, il polo di Orvieto Ambiente e i termovalorizzatori siti a Terni e San Vittore del Lazio. Questi ultimi sono registrati secondo il Sistema Emas (Eco-Management and Audit Scheme), strumento per migliorare le prestazioni ambientali e comunicarle agli stakeholder.

L’impegno delle Società operative nel mantenere efficienti i Sistemi di gestione ambientali non esclude il verificarsi di situazioni, di solito provocate da circostanze contingenti, che generano non conformità passibili di contestazione da parte degli Organi di controllo competenti e delle Autorità preposte. Nell’anno, alle Società in perimetro di rendicontazione, sono state contestate circa 40 multe ambientali, con il conseguente pagamento di sanzioni, per un totale di circa 136.800 euro157. Ulteriori 103 controversie di natura ambientale, sono attualmente in fase di definizione.

Le problematiche ambientali di una certa rilevanza vengono trasmesse alle Unità preposte che provvedono ad accertare quanto denunciato e, qualora necessario, a sollecitare i necessari interventi, nonché fornire riscontro agli Enti interessati. In via eccezionale, può accadere che le Società ricevano segnalazioni significative anche dai singoli: in questo caso vengono verificate e, ove opportuno, si interviene per risolverle.

Nell’ambito della distribuzione di energia elettrica, in caso di immobili che ospitano impianti elettrici, Areti può ricevere osservazioni inerenti a presunti danni ambientali. Si tratta, sempre, di impianti necessari al corretto esercizio della rete di distribuzione dell’energia elettrica, realizzati dalla Società a seguito di autorizzazioni concesse dagli Organi tutori del territorio e pertanto pienamente conformi alla normativa di riferimento, compresa quella urbanistica ed ambientale158. L’Unità Patrimonio e Progetti Speciali, che opera a tutela degli asset aziendali, riceve le note di contestazione da parte dei proprietari degli immobili che ospitano cabine di trasformazione o sono adiacenti ad elettrodotti, e, a seguire, l’Unità Health, Quality, Safety & Environment di Areti effettua le verifiche strumentali in riscontro alle contestazioni. Nel 2023 sono stati trattati e risolti 7 reclami, ed altri 11, sollevati negli anni precedenti, sono stati anch’essi risolti.

156 Articolo 4, comma 3 del D. Lgs. n. 152/2006 sulle Norme in materia ambientale.

157 Sono incluse multe riferite ad anni precedenti ma pagate nel 2023. Con riferimento ad Acque, Publiacqua e Umbra Acque, fuori del perimetro DNF, le sanzioni pagate rispettivamente risultano pari a: 20.308; 30.000 e 9.000 euro.

158 Il riferimento normativo ambientale è in questo caso il D.P.C.M 8 luglio 2003.