Il servizio di fognatura e il sistema di depurazione

[GRI - 103-3], [GRI - 302-1], [GRI - 303-1], [GRI - 303-2], [GRI - 303-4], [GRI - 306-1],
Il servizio di fognatura e il sistema di depurazione

Dopo gli utilizzi della risorsa per scopi civili, l’acqua reflua viene raccolta attraverso le condotte fognarie ed avviata agli impianti di trattamento, presso i quali avviene la depurazione che consente la rimozione di sostanze solide e degli inquinanti tramite processi fisici (filtrazione, sedimentazione, flocculazione) e biologici (degradazione aerobica e/o anaerobica della sostanza organica con batteri) e la produzione di fanghi.

Grazie a 864 impianti di depurazione (di cui 490 gestiti da Acea Ato 2, Acea Ato 5, AdF, Gori e Gesesa), i volumi di acque complessivamente trattati dalle principali Società del Gruppo224 sono stati, nel 2023, 978 Mm3, di questi, 798 Mm3 da parte di Acea Ato 2, Acea Ato 5, Gori, AdF e Gesesa225. Il numero complessivo degli impianti di depurazione è diminuito negli ultimi anni, passando, tra il 2019 e il 2023, da 895 a 864 impianti, grazie alla progressiva centralizzazione del trattamento delle acque reflue perseguita, ove possibile, con il potenziamento di alcuni depuratori e la dismissione di altri, in una prospettiva di razionalizzazione ed efficientamento del servizio (si veda anche il box di approfondimento su Acea Ato 2).

I volumi di acque reflue trattate e la copertura percentuale dei servizi di fognatura e depurazione, sul totale delle utenze servite da acquedotto, per le società Acea Ato 2, Acea Ato 5, Gori, AdF e Gesesa sono illustrati nelle tabelle nn. 60 e 61. Le reti fognarie gestite nel 2023 sono pari a 23.534 km, di cui 14.565 km afferenti alle cinque Società elencate.

Tabella n. 60 – VOLUMI DI ACQUE REFLUE TRATTATE DALLE SOCIETÀ IDRICHE OPERATIVE NEL LAZIO, IN CAMPANIA E IN TOSCANA (2021-2023) (Mm3)

società 2021 2022 2023 destinazione
Acea Ato 2 601,5 589,5 603,9 99,8% restituite all’ambiente (fiume/fosso), mare (0,2%) e suolo (0,01%)
Acea Ato 5 25,0 24,8 24,9 corpo idrico superficiale (fiume)
Gori 124,0 117,5 142,0 corpo idrico superficiale e mare (in mare, nel 2023, il 22%, pari a circa 30,6 milioni di metri cubi226)
AdF 25,9 25,6 25,3 corpo idrico superficiale e mare (in mare lo 0,5%)
Gesesa (*) 2,3 1,8 2,1 corpo idrico superficiale (fiume)

(*) Gesesa dal 2020 ha avviato l’installazione di misuratori di portata all’ingresso degli impianti di depurazione. Le installazioni sono proseguite nel 2023.I dati sono stimati.

Grafico n. 56 – RETI FOGNARIE DELLE PRINCIPALI SOCIETÀ DEL GRUPPO IN ITALIA (2023)

Grafico 56

N.B.: I chilometri inseriti nel grafico sono i dati georeferiti.

Tabella n. 61 – COPERTURA PERCENTUALE DEI SERVIZI DI FOGNATURA E DEPURAZIONE SUL TOTALE UTENZE DELLE SOCIETÀ IDRICHE IN DNF (2020-2022)

società 2021 2022 2023
  fognatura depurazione fognatura depurazione fognatura depurazione
Acea Ato 2 (*) 91,5% 88,1% 91,6% 88,5% 91,5% 88,5%
Acea Ato 5 67,1% 57,7% 69,6% 60,7% 69,1% 60,3%
Gori 86,7% 76,1% 87,5% 77,6% 88,7% 81,2%
Gesesa 80,6% 34,8% 82,9% 34,6% 84,6% 34,9%
AdF 84,1% 74,8% 84,1% 76,3% 84,3% 77,1%

(*) I dati 2023 comprendono una quota parte in stima afferente alle utenze dei comuni di nuova acquisizione ancora non migrati nei sistemi commerciali di Acea Ato 2.

L’acqua in uscita dagli impianti citati, dopo aver subito i trattamenti di depurazione descritti, presenta caratteristiche chimiche e biologiche compatibili con la vita del corpo idrico ricettore ed in accordo con i valori dei parametri stabiliti (ai sensi del D. Lgs. n. 152/2006).

Quasi il 100% delle acque reflue trattate, che possono definirsi interamente “acqua dolce” contenendo meno di 1.000 mg/l di solidi disciolti totali, confluisce in corpi idrici superficiali. Nel 2023, solo lo 0,2% delle acque trattate da Acea Ato 2 è scaricato in mare, lo 0,5% delle acque trattate da AdF ed il 22% delle acque trattate da Gori, pari a circa il 4% delle acque trattate totali227. La quota parte delle acque scaricate in mare da Gori transita in condotte sottomarine, dopo il trattamento presso i depuratori costieri della Penisola Sorrentina (Sorrento, Massa Centro e Marina del Cantone), dell’isola di Capri (Gasto, Occhio Marino e La Selva) e di Foce Sarno.

I bacini principali impattati dallo scarico dei 490 impianti228 sono presentati nella tabella n. 62.

Tabella n. 62 – BACINI IDROGRAFICI IMPATTATI DAGLI SCARICHI DELLE SOCIETÀ IDRICHE IN DNF

società bacini idrografici impattati
Acea Ato 2 bacini dei fiumi Tevere, Aniene, Mignone e Arrone
Acea Ato 5 bacini dei fiumi Gari, Sacco, Cosa e Liri, fosso della Maddalena affluente del fiume Sacco, fosso del Diluvio affluente del lago di Canterno
Gesesa bacini dei fiumi Calore, Sabato, Isclero e Tammaro
Gori bacini del fiume Sarno e dei Regni Lagni
AdF bacini dei fiumi Ombrone, Orcia, Fiora, Albegna,
Elsa, Pecora

 

IL PIANO DI CENTRALIZZAZIONE DEGLI IMPIANTI DI DEPURAZIONE DI ACEA ATO 2

Per migliorare la qualità dell’acqua depurata, Acea Ato 2 ha definito un Piano di centralizzazione degli impianti di depurazione finalizzato a razionalizzare il servizio, accentrando, dove sostenibile, il trattamento depurativo in un numero ristretto di impianti individuati mediante lo studio del territorio sia dal punto di vista geomorfologico che urbanistico. A fronte di un numero elevato di depuratori gestiti (compresi anche i soli condotti) di taglia piccola e medio-piccola (127 impianti di depurazione di potenzialità inferiore o uguale a 10.000 A.E.), infatti, la copertura del servizio è garantita in massima parte dagli impianti di depurazione grandi e medio-grandi (44 impianti di depurazione di potenzialità pari o superiore a 10.000 A.E.). Nell’ultimo triennio (2021-2023) sono stati eliminati 13 depuratori di piccola e media potenzialità. La riduzione della frammentazione a favore di impianti di dimensioni medio-grandi, accompagnata dall’integrazione dei sistemi di collettamento fognario, ha consentito un maggior controllo sull’efficacia della depurazione e contemporaneamente una ottimizzazione dei costi di gestione ed energetici. Acea Ato 2 ha quindi redatto un piano di razionalizzazione, che tiene in aggiornamento, scegliendo caso per caso tra la centralizzazione ed il potenziamento dei piccoli impianti. La soluzione ottimale dipende da molti fattori che devono essere attentamente valutati con riferimento al caso specifico. Nel 2023 il Piano di centralizzazione ha raggiunto l’obiettivo di ulteriori 3 impianti di depurazione minori eliminati (Giustinianella, Trigoria e Case e Campi nel Comune di Roma), oltre ad un impianto medio grande “Palmarola” sempre nel Comune di Roma.

Le Società idriche gestiscono i processi di depurazione nel rispetto delle autorizzazioni a cui ogni impianto è soggetto ed in considerazione del contesto regolatorio in cui opera. I limiti allo scarico sono stabiliti per ogni impianto, mediante atto autorizzativo rilasciato dall’Ente amministrativo competente che, in base a valutazioni di carattere tecnico-ambientale in fase istruttoria, può fissare parametri più prescrittivi rispetto a quelli nazionali. In tal senso, ad esempio, il contesto normativo in cui opera Acea Ato 2 è caratterizzato da standard prescrittivi allo scarico mediamente più elevati rispetto al riferimento normativo nazionale, anche per Acea Ato 5, relativamente alla qualità delle acque scaricate, gli atti autorizzativi prescrivono limiti allo scarico più restrittivi rispetto a quanto dettato dalla normativa di settore. Ciò in applicazione del principio di precauzione.

Le Società che effettuano controlli analitici per verificare il buon trattamento delle acque indicano le percentuali di non conformità ai limiti imposti allo scarico, che risultano molto contenute rispetto al totale delle analisi effettuate: 2,2% per Acea Ato 2, circa lo 0,6% per Acea Ato 5, 0% per Gori, 3,6% per AdF e 0,2% per Gesesa229.

 

Grafico n. 57 – CONTROLLI ANALITICI SULLE ACQUE REFLUE TOTALI E PER SOCIETÀ (2023)

Grafico 57

Le 145.889 determinazioni eseguite da Acea Ato 2 sulle acque reflue hanno confermato le alte performance di abbattimento raggiunte nel processo di depurazione.

Nell’“area storica” gestita da Acea Ato 2, che include Roma e Fiumicino, i principali impianti di depurazione hanno trattato, nel 2023, circa 515 milioni di metri cubi di acque reflue, un dato leggermente superiore all’anno precedente (510 Mm3). Considerando i 171 depuratori, che includono gli impianti minori e quelli dei comuni acquisiti nell’ATO 2, si arriva ad un volume totale di 604 milioni di metri cubi di acque reflue trattate (589 Mm3 nel 2022).

La tabella n. 63 illustra i valori dei più importanti parametri in uscita dai depuratori principali di Acea Ato 2, Acea Ato 5, Gori, AdF e Gesesa. La sezione Le performance di sostenibilità ambientale – business idrico del Bilancio ambientale illustra altri indicatori di efficienza di depurazione.

Tabella n. 63 – PARAMETRI IN USCITA DEI DEPURATORI PRINCIPALI GESTITI DA ACEA ATO 2, ACEA ATO 5, GORI, ADF E GESESA (2023)

 

  Acea
Ato 2
Acea
Ato 5
Gori AdF Gesesa (Benevento) limiti di concentrazione
in acque superficiali 
(D. Lgs. n. 152/06)
parametro media dei valori (mg/l)
BOD₅ 4 3 9 7 10 ≤ 25
COD 22 9 17 36 10 ≤ 125
SST 6 5 20 14 10 ≤ 35
azoto (ammoniacale, nitrico e nitroso) 6 3 7 12 5 -
fosforo 2 1 1 3 1 -
  quantità in uscita (t)
COD 15.902 1.136 2.410 610 30 -
SST 4.641 221 2.826 246 9 -

I fanghi prodotti durante il processo di depurazione sono, in gran parte, avviati a recupero di materia (si veda in Business Ambiente, il paragrafo L’intermediazione e il trasporto dei rifiuti; si veda anche il capitolo Gli scarti).

Nel 2023 sono proseguite attività finalizzate alla riduzione dei fanghi prodotti dagli impianti di depurazione gestiti dalle Società del Gruppo230 e all'efficientamento dei processi di trattamento (si veda il paragrafo La gestione e la minimizzazione dei rifiuti prodotti nel capitolo Gli scarti).

Acea Ato 2, nel 2023, ha completato l’upgrading di due impianti funzionale a produrre biometano, da immettere nella rete di distribuzione del gas gestita da Italgas Reti, dal biogas prodotto dai processi di digestione anaerobica dei depuratori Roma Nord e Roma Est.

224 I dati relativi al numero degli impianti di depurazione, ai volumi trattati, alle consistenze delle reti e ai controlli si riferiscono alle principali Società del Gruppo operative in ambito idrico, incluse tre Società partecipate e non consolidate integralmente: Acque, Publiacqua e Umbra Acque.

225 Gesesa ha iniziato nel 2020 a installare i primi misuratori di portata su alcuni impianti e a stimare le quantità di acque reflue trattate; l’attività è proseguita anche nel 2023.

226 Gli impianti che scaricano a mare per la Società Gori sono quelli dell’isola di Capri, della penisola sorrentina e della Foce Sarno.

227 Lo scarico delle acque, come il prelievo, avviene in zone potenzialmente a stress idrico, così come definito dal già citato Aqueduct Water Risk Atlas.

228 Gli impianti di trattamento delle acque reflue delle Società in DNF, Acea Ato 2, Acea Ato 5, AdF, Gori e Gesesa sono 490. Includendo anche Acque, Publiacqua e Umbra Acque il numero di depuratori sale a 864.

229 Per le Società elencate si tratta del valore M6, come definito da ARERA, ma ancora in fase di consolidamento, tranne che per Gesesa, che al momento della pubblicazione non dispone del dato suddetto e riporta un dato di non conformità con altra modalità di calcolo.

230 Si segnala, che relativamente alla Società AdF, la produzione di fanghi è aumentata per una causa specifica: presso l’impianto di depurazione delle acque reflue urbane denominato IDL S. Giovanni - in Loc. Pianetto nel Comune di Grosseto - da gennaio 2023 è stato interrotto il trattamento ad idrolisi e si è ripristinato il trattamento aerobico, come in precedenza effettuato. Ciò nell’ambito del procedimento penale nel quale il GIP ha disposto il sequestro preventivo delle sole aree destinate ai conferimenti extra flusso dei fanghi. Le indagini sono ancora in corso. Adf si è conformata a tutte le prescrizioni impartite dall’Autorità Giudiziaria e dalle Autorità Amministrative.