Lo stakeholder impresa
LA GESTIONE DEGLI ASSET AZIENDALI
Acea tutela e valorizza i propri asset materiali e immateriali, perseguendo una posizione finanziaria sostenibile e governando il fabbisogno interno, legato alla gestione operativa e alle prospettive di crescita, coerentemente con gli indirizzi espressi nella missione aziendale e nel piano strategico.
Gli investimenti del 2023, destinati per circa l’88% ad attività regolate, ammontano complessivamente a circa 1.142,7 milioni di euro, in crescita dell’8,8% (1.050 milioni di euro nel 2022). Per area di business, essi sono così distribuiti: 38,9 milioni di euro per l’area Ambiente, in particolare per miglioramenti impiantistici dei WtE e dell’impianto di selezione plastica; 50,2 milioni di euro per l’area Commerciale, in lieve incremento, per le attività connesse all’acquisizione di clienti, smart services ed e-mobility; 682,4 milioni di euro per l’area Idrico, dove si registra la combinazione di maggiori investimenti attribuiti a Gori e alle variazioni di perimetro e dei minori investimenti Acea Ato 2; 4,7 milioni per l’area Ingegneria e servizi, prevalentemente collegati ad Acea Infrastructure; 299,6 milioni di euro per l’area Infrastrutture energetiche, per interventi sulle reti AT/MT/BT, su cabine, per sostituzione dei gruppi di misura 2G e telecontrollo; 41,1 milioni per l’area Generazione, per costruzione di impianti fotovoltaici su suoli agricoli e industriali e per riqualificazione e manutenzione impianti idroelettrici. Infine, la Capogruppo e l’Estero con investimenti rispettivamente per circa 20,1 milioni di euro e 5,7 milioni di euro.
Grafico n. 48 – Ripartizione investimenti per macroaree (2022-2023)
Gli ammortamenti, gli accantonamenti e le svalutazioni sono pari a circa 778 milioni di euro (+5,2% rispetto al 2022). L’incremento degli ammortamenti è legato prevalentemente agli investimenti e all’entrata in esercizio di cespiti e ai costi per l’acquisizione di nuovi clienti di Acea Energia; le svalutazioni diminuiscono (-23,7% circa su 2022) per le elevate performance di incasso registrate e, nel settore idrico, per alcune componenti straordinarie e per la conclusione favorevole di alcune transazioni sui crediti.
L’IMPEGNO IN RICERCA E INNOVAZIONE
L’innovazione, scientifica e tecnologica a servizio dei processi aziendali è uno dei pillar della pianificazione strategica del Gruppo, che nel 2023 su questo aspetto ha investito oltre 2,6 milioni di euro.
In Acea l’innovazione è una leva strategica trasversale ed aperta verso l’ecosistema esterno: attraverso l’approccio innovativo, il Gruppo ambisce ad esplorare nuovi business ed alla creazione di nuovi modelli di sviluppo.
Il Modello di innovazione adottato da Acea individua bisogni interni e ambiti di interesse ed implementa processi tipici dell’Open Innovation, con la generazione partecipata di idee e il coinvolgimento di stakeholder interni ed esterni a partire dal processo ideativo, passando per la sperimentazione fino alla realizzazione dei progetti. In questa logica, la promozione della cultura di Gruppo sull’innovazione e lo sviluppo dell’imprenditorialità interna assumono un ruolo fondamentale.
Il Modello di innovazione prevede, inoltre, l’utilizzo di analisi di mercato, scouting continuo e sviluppo di partnership, di livello nazionale e internazionale, con attori dell’ecosistema dell’innovazione attivi nei settori di interesse strategico per il Gruppo. A tal fine, nel 2023, Acea ha partecipato ai seguenti programmi:
- l’Osservatorio Digital Innovation del Politecnico di Milano, un punto di riferimento per l’innovazione digitale in Italia, a cui Acea prende parte tramite l’Osservatorio Startup Intelligence, una community di confronto e di open innovation sui diversi “verticali tecnologici” dell’innovazione;
- Zero Accelerator, l’acceleratore di startup nato dalla collaborazione tra la Rete Nazionale CDP Venture Capital SGR - Fondo Nazionale Innovazione, Eni, LVenture Group ed ELIS per supportare le migliori startup e PMI innovative che sviluppano progetti e soluzioni in ambito greentech/cleantech, finalizzati a minimizzare l’impatto carbonico, agevolare la riduzione delle emissioni, ottimizzare il ciclo dei rifiuti velocizzando i processi di transizione energetica e favorendo l’economia circolare;
- ROAD – Rome Advanced District, un progetto, nato in collaborazione con ENI, Autostrade per l’Italia, Cisco, Ferrovie dello Stato, Bridgestone e NextChem, volto a creare un centro di conoscenza e ricerca avanzata per l’ideazione di soluzioni utili alla transizione ecologica e allo sviluppo sostenibile.
Con riferimento ai processi industriali e alle infrastrutture del Gruppo, nei box di approfondimento, di seguito riportati, sono illustrati, a titolo esemplificativo, i principali progetti di ricerca e innovazione e le sperimentazioni realizzati, nel 2023, da Acea SpA, da Acea Innovation, da Acea Infrastructure e dalle altre Società del Gruppo.
Si tenga presente anche quanto già illustrato nel paragrafo Il rapporto con le Istituzioni, in particolare in Progetti per lo sviluppo innovativo e sostenibile del territorio, si veda anche il capitolo Clienti e collettività e la sezione Le relazioni con l’ambiente.
LA RICERCA E L’INNOVAZIONE IN ACEA SPA
Nel 2023 Acea SpA, con la collaborazione di Areti e la startup Start Smart, ha proseguito la sperimentazione dell’utilizzo della Realtà Virtuale per preparare il personale agli interventi in ambienti pericolosi, come gli spazi confinati. In particolare, la piattaforma è stata ampliata con lo sviluppo di una nuova applicazione per la formazione sulle manovre nelle cabine elettriche in modalità multi-user, sia lato operatore in cabina sia lato operatore in sala di controllo.
LA RICERCA E L’INNOVAZIONE NEL COMPARTO COMMERCIALE
La Società Acea Innovation, nel 2023, ha proseguito lo sviluppo delle funzionalità in ambito mobilità elettrica. In particolare, ha arricchito la piattaforma proprietaria BOMTS con ulteriori funzionalità, tra cui:
- IPaDS (Illegal parking Detection System) per incentivare l’utilizzo corretto delle infrastrutture di ricarica, disincentivando le soste illegali, e supportare i Comuni nella vigilanza degli stalli, mediante un sistema di telecamere intelligente;
- NOSE: una centralina multi-parametrica di rilevazione e monitoraggio di diversi composti gassosi.
- Acea Energia, nell’ambito delle attività di vendita delle commodity energia elettrica e gas e dei servizi extra commodity, ha avviato e/o concluso i seguenti progetti innovativi:
- il nuovo “funnel di vendita”, rilasciato in aprile, con una architettura più stabile e dinamica ed una migliore experience per il cliente;
- la vendita digitale sul canale D2D;
- il nuovo design dell’area riservata web, allineato a quello della App, che migliora ulteriormente l’experience digitale dei clienti;
- lo sviluppo di nuove funzionalità sulla App volte a ridurre i contatti telefonici;
- l’attivazione della nuova piattaforma CDP (customer data platform);
- il potenziamento della navigabilità della bolletta web, con la possibilità per il cliente di attivare contestualmente anche i servizi digitali.
LA RICERCA E L’INNOVAZIONE NEL COMPARTO RETI (INFRASTRUTTURE ENERGETICHE)
Nel 2023, Areti, nell’ambito delle attività di distribuzione dell’energia elettrica, ha portato avanti molteplici progetti innovativi, tra cui:
- il progetto PlatOne, finanziato dal programma europeo Horizon 2020, volto a sviluppare e testare soluzioni tecnologiche e nuovi schemi di mercato capaci di abilitare la flessibilità delle utenze connesse alla rete di distribuzione, allo scopo di promuovere una partecipazione trasparente ed inclusiva dei clienti finali al mercato della flessibilità elettrica. Il progetto coinvolge organizzazioni pubblico-private che operano in Italia, Grecia, Belgio e Germania, sotto il coordinamento dall’Università tedesca di Aachen ed Areti coordina la sperimentazione italiana implementata nel territorio di Roma. Il pilota realizzato si basa su un’architettura multipiattaforma che, sfruttando la tecnologia Blockchain, simula un mercato locale della flessibilità, capace di abilitare gli utenti connessi alla rete di distribuzione ad erogare servizi al sistema elettrico locale e globale. Nel progetto Acea Energia svolge il ruolo di aggregatore, raccogliendo le disponibilità dei clienti finali e offrendole al mercato, ripartendo poi i ricavi con i clienti stessi;
- il progetto europeo BeFlexible, avviato nel 2022 con il coinvolgimento di altre organizzazioni, tra cui Gruppo Enel, Terna e RSE, finalizzato a testare l’utilizzo dei servizi di flessibilità nonché le sinergie tra il sistema elettrico e gli altri settori per la stabilità e la sicurezza della rete. Il progetto mira a definire e standardizzare un catalogo di servizi di flessibilità, condiviso con gli stakeholder coinvolti nel progetto (gestori di rete, utenti del dispacciamento, aggregatori, prosumer, fornitori di tecnologia) e a sperimentare, mediante utilizzo di soluzioni tecnologiche sviluppate in altri progetti europei, un modello di mercato comune per l’approvvigionamento di tali servizi, favorendo il coinvolgimento dei clienti finali e le sinergie con i settori trasversali (gas, idrico, calore, mobilità, ecc.). Areti partecipa all’iniziativa, valorizzando l’architettura sviluppata nel progetto PlatOne;
- il progetto Flow, finanziato dalla Direzione Generale dell’Energia della Commissione Europea, volto ad individuare soluzioni tecnologiche e modalità di coordinamento con tutti gli attori coinvolti che permettano una gestione della mobilità elettrica nel rispetto della sicurezza di rete e della qualità del servizio. Il progetto, avviato nel 2022, coinvolge diverse organizzazioni, coordinate dalla spagnola IREC, tra cui Gruppo Enel, Terna, Engineering SPA e RSE. Anche in questo caso, Areti partecipa al progetto, valorizzando l’architettura sviluppata nell’ambito del progetto PlatOne;
- il progetto pilota RomeFlex, finanziato dall’ARERA e volto a realizzare un mercato della flessibilità della rete elettrica sul territorio di Roma, ampliando la sperimentazione già in atto con il progetto PlatOne. A dicembre 2023, Areti ha lanciato una consultazione pubblica per permettere agli stakeholder di fare osservazioni sui regolamenti necessari all’applicazione della sperimentazione;
- il progetto POLEDRIC, per la realizzazione, a Roma, di una tipologia di palo di illuminazione pubblica “intelligente”, in grado di migliorare il servizio, attraverso sensoristica e tecnologie avanzate, e abilitare servizi addizionali di tipo ambientale, per la sicurezza, di comunicazione in ottica di smart city (sensori ambientali, sensori monitoraggio traffico e parcheggi, servizi di videosorveglianza e video analisi ecc.);
- l’evoluzione del progetto G.I.M.M.I. (Gestione Ispezioni Massive e Mirate Infrastrutture), per ridurre i guasti non reperiti sulle linee aeree e il monitoraggio degli asset, mediante analisi periodica di immagini satellitari e ispezioni mirate eseguite con droni; nel 2023 è stata messa in esercizio la piattaforma di media data storage per l’archiviazione e la consultazione smart di video e foto effettuate in fase di ispezione ed è stato migliorato il processo di apertura interventi ispettivi mediante integrazioni tra la piattaforma di alerting satellitare e SAP;
- il progetto Automazione delle linee di bassa tensione, finalizzato a remotizzare e automatizzare la richiusura su sgancio per superamento di potenza delle linee di bassa tensione in partenza dalla cabina secondaria. Nel 2023 è proseguita l’installazione massiva della soluzione ed è stata ottimizzata sulla base delle evidenze di campo;
- il progetto Automazione bilatera LTE, che prevede l’implementazione di una soluzione di automazione in campo per la selezione del tratto di guasto e utilizza la rete 4G per mettere in comunicazione gli interruttori disposti lungo la linea. Nel 2023 sono proseguite le installazioni massive della soluzione e l’evoluzione della piattaforma di device management centrale per la gestione da remoto degli apparati periferici di Industrial IoT che supportano le altre soluzioni di remotizzazione e monitoraggio dei servizi per la cabina secondaria;
- il Data Lake unico di Areti, in esercizio su ambiente Google Cloud;
- la sperimentazione di soluzioni per la rilevazione dei punti di illuminazione pubblica spenti.
LA RICERCA E L’INNOVAZIONE NEL COMPARTO IDRICO
Acea Ato 2, con l’obiettivo di migliorare le proprie performance operative, ha portato avanti, in collaborazione con Acea Infrastructure, attività di ricerca e di innovazione tecnologico-digitale su:
- la tecnica radar satellitare Intasar Monitoring funzionale al monitoraggio della stabilità di strutture in elevazione sul suolo (ad esempio i serbatoi) con riflettori progettati appositamente per migliorare l’accuratezza e la risoluzione;
- il monitoraggio di microinquinanti organici emergenti (MOE) e interferenti endocrini nelle acque reflue degli impianti di medio-grandi dimensioni, selezionati in funzione dello schema di processo e ubicazione territoriale; sono proseguite nel 2023 le attività di monitoraggio presso gli impianti CoBIS e Roma Sud e quelle del fiume Tevere relative alla valutazione ed analisi del rischio ambientale;
- l’esecuzione di test rapidi in colonna su scala ridotta RSSCT specifici sull’acqua trattata dai grandi impianti di potabilizzazione di Grottarossa e Montanciano, finalizzati a prevedere la vita utile dei filtri a carbone attivo granulare (GAC) vergine di tipo vegetale e la capacità di abbattimento nei confronti dei microinquinanti organici emergenti (MOE);
- il monitoraggio costante dei dati in uscita dal potabilizzatore di Grottarossa, grazie all’installazione di misuratori di cloro residuo specifici per il biossido di cloro per una lettura dei dati più affidabile;
- l’avvio dei test di laboratorio finalizzati alla modifica del pH dell’acqua grezza in ingresso al potabilizzatore Grottarossa al fine di migliorare l’efficienza del processo di chiariflocculazione;
- l’installazione di un analizzatore dell’arsenico collegato al telecontrollo del potabilizzatore di Montanciano, per il monitoraggio in continuo della concentrazione del contaminante, finalizzata al dosaggio automatico di cloruro ferrico;
- l’ottimizzazione del trattamento di disinfezione presso l’impianto di Montanciano attraverso la riduzione del dosaggio di Ipoclorito di sodio e il controllo qualità del prodotto, allo scopo di intercettare scarichi non conformi e ridurre il livello di clorati nell’acqua distribuita, a tutela della salute del consumatore;
- la realizzazione di un modello per la stima della capacità di carico del materiale filtrante presente presso il potabilizzatore Pescarella, in funzione della composizione chimica dell’acqua in ingresso e delle portate trattate da ogni singolo filtro, allo scopo di prolungare il tempo di vita del materiale filtrante e rendere omogeneo l’esaurimento dei filtri;
- il monitoraggio dei parametri tricloroetilene e tetracloroetilene e lo studio della capacità di abbattimento dei media filtranti presso il potabilizzatore Laurentino, allo scopo di potenziarne le prestazioni e ottimizzare le risorse grazie alla riduzione dei cicli di approvvigionamento/rigenerazione del materiale adsorbente e di smaltimento del materiale esausto, garantendo la conformità dell’acqua distribuita;
- l’utilizzo di droni che attraverso la visione artificiale e la mappatura LiDAR (Light Detection And Ranging) per il monitoraggio in spazi confinati.
- Nell’ambito della potabilizzazione e depurazione sono state intraprese le seguenti attività:
- la caratterizzazione del residuo flottante del processo di dissabbiatura/disoleatura di reflui urbani e valutazione delle migliori tecnologie di trattamento;
- la conclusione della sperimentazione in scala reale della tecnologia Taron, presso il depuratore Santa Fumia, che prevede un sistema di filtrazione dinamica a dischi rotanti in grado di combinare la sedimentazione secondaria e la filtrazione terziaria in un unico passaggio, ottimizzando il processo di trattamento delle acque reflue;
- la conclusione dello studio di tecnologie di lisi per l’ottimizzazione della produzione di biogas/biometano dagli impianti di digestione anaerobica presso alcuni depuratori.
Con riferimento all’innovazione applicata alla gestione delle reti di distribuzione idrica, sono state sperimentate tecniche di nuova generazione - satellite, registratore di rumore e fibra ottica - per la ricerca di perdite occulte (Noise Logger e Interferometria Radar Satellitare).
Inoltre, con la finalità di realizzare adeguate previsioni della disponibilità idrica, Acea Ato 2 ha implementato un algoritmo di Machine Learning basato sulla tecnica del Random Forest per individuare, con riferimento alle differenti fonti di captazione (sorgenti, campo pozzi, ecc.), proxy di tipo meteorologico (temperatura e/o precipitazione) o gestionali (volumi emunti) correlabili alla variabilità dello stato di conservazione della risorsa.
AdF ha realizzato nel corso dell’anno molteplici progetti innovativi, tra cui:
- un deep-dive sull’utilizzo dell’intelligenza artificiale come abilitatore di servizi a valore aggiunto e innovazione sostenibile;
- le dashboard per data exposure ottimale, basate sull’intelligenza artificiale applicata a grandi quantità di dati per bilanciare la disponibilità degli stessi in near-real time con la necessità di verificarne la qualità e l’affidabilità;
- il progetto innovativo Flùvia, basato su tecnologia di intelligenza artificiale proattiva e l’utilizzo di un linguaggio naturale per migliorare l’esperienza del cliente nella navigazione sul sito internet istituzionale, a beneficio anche di una maggiore accessibilità e inclusività;
- un Cyber Security Plan.
Inoltre, AdF, in collaborazione con la società SIMAM, ha concluso, presso l’impianto di Sant’Angelo nel comune di Senigallia, la sperimentazione relativa alla produzione di biometano a zero emissioni CO₂ dal rifiuto EER 190805 (fanghi prodotti dal trattamento delle acque reflue urbane) con la tecnologia brevettata ASAC® e, nell’ambito dell’ottimizzazione dei consumi energetici e della manutenzione predittiva, ha avviato lo sviluppo di una dashboard per il monitoraggio delle prestazioni energetiche e l’individuazione di possibili anomalie dei principali impianti idrici, attraverso i dati acquisiti da telecontrollo e il machine learning.
Infine, Gori ha realizzato nel corso dell’anno i seguenti interventi di ricerca e innovazione:
- il progetto DEPOX, per lo sviluppo e l’implementazione, presso l’impianto di depurazione di Scafati, del controllore “in house” funzionale alla gestione e all’ottimizzazione del comparto biologico mediante cicli temporizzati “start and stop” delle soffianti;
- il progetto Asset Management volto all’utilizzo di software per le attività di manutenzione, verifica di buon funzionamento e taratura degli strumenti di laboratorio.
LA RICERCA E L’INNOVAZIONE IN ACEA INFRASTRUCTURE
Acea Infrastructure, nel 2023, ha realizzato numerosi progetti a servizio delle Società del Gruppo e in collaborazione con atenei ed enti di ricerca, tra cui lo sviluppo di sensoristica per la misurazione on-line di CEC, la valorizzazione dei grigliati provenienti dalla depurazione, e lo studio di fattibilità per il recupero del fosforo dalla linea fanghi degli impianti di depurazione.
Nel corso dell’anno è proseguita la collaborazione con il Dipartimento di Medicina Traslazionale e di precisione dell’Università La Sapienza di Roma, per lo sviluppo di metodologie avanzate di analisi e diagnostiche finalizzato a valutare il peso dell’esposizione agli inquinanti organici persistenti (PoPs) nella progressione della Metabolic Associated Fatty Liver Disease (MAFLD). A tal fine, sono stati analizzati più di 20 campioni di siero umano per la ricerca di PFAS (sostanze per- e polifluoroalchiliche) e di altri contaminanti emergenti.
Con riferimento all’innovazione dei processi aziendali, è opportuno ricordare che Acea Infrastracture possiede la certificazione BIM (Building Information Modeling) per la progettazione ingegneristica, che impiega modelli digitali intelligenti al servizio dell’intero ciclo di vita di un’opera e lavora su sette dimensioni, visualizzando, oltre ad avanzamenti e costi, anche la sostenibilità dell’opera e favorendo l’implementazione di scelte orientate ad un impatto positivo sull’ambiente.
LA RICERCA E L’INNOVAZIONE NEL COMPARTO AMBIENTE
Nel 2023, nel comparto Ambiente sono state svolte le attività di ricerca e innovazione, tra cui il progetto ACEA NOSE, relativo alla sperimentazione di una centralina di misura della qualità dell’aria montata su droni, attraverso l’effettuazione di campagne di volo; l’esecuzione dell’ultima campagna è stata svolta nel sito impiantistico di Monterotondo Marittimo di Acea Ambiente.
Sempre nell’anno, sono state completate le fasi di progettazione relative al recupero di bicarbonato di sodio e di cloruro di calcio diidrato in combinato con il trattamento delle ceneri leggere (fly-ash), ai fini della derubricazione delle caratteristiche di pericolosità della matrice, e alla valorizzazione delle plastiche miste (plasmix), con produzione di metanolo puro commercializzabile.