L’analisi del contesto e il modello di business
ANALISI DEL CONTESTO
Acea monitora il contesto di riferimento, intercettando e analizzando i fattori che possono assumere rilievo per le proprie attività, come gli ambiti competitivi, di sostenibilità, normativi e regolatori e che possono influire sul perseguimento degli obiettivi strategici. A questi fattori esterni si aggiunge il contesto interno al Gruppo, da considerarsi sia in termini organizzativi sia in relazione agli impatti energetici e ambientali, allo sviluppo delle persone, alla tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori, alla protezione degli asset aziendali, alla gestione sostenibile e responsabile della catena di fornitura.
IL MERCATO ENERGETICO ED I CONCORRENTI
L’ARERA, con la delibera 208/2022/R/eel ha definito la regolazione del Servizio a Tutele Graduali (STG) per le microimprese. Il STG si attiva per i clienti che non hanno scelto un fornitore sul mercato libero al 1° aprile 2023 ed avrà una durata di 4 anni. Nel dicembre 2022, l’Acquirente Unico ha pubblicato gli esiti della procedura concorsuale per l’individuazione degli esercenti il Servizio a Tutele Graduali per le microimprese, per il periodo che copre gli anni 2023 - 2027 e Acea Energia è risultata aggiudicataria di un lotto nei territori di Avellino, Barletta-Andria, Benevento, Brindisi, Trani, Foggia, Lecce, comune di Napoli e Salerno.
L’Autorità con la delibera 362/2023/R/eel ha poi adottato le disposizioni relative al Servizio a Tutele Graduali per quanto riguarda i clienti domestici non vulnerabili che saranno senza un fornitore dalla data di cessazione del servizio di maggior tutela, prevista entro il 1° aprile 2024. La data di conclusione del periodo di assegnazione del servizio è fissata anche in questo caso per 3 anni fino al 31 marzo 2027.
Per quanto riguarda i clienti sul mercato libero, Acea Energia consolida il proprio posizionamento rispetto alle tematiche di sostenibilità e tutela dell’ambiente, prosegue infatti l’offerta di proposte commerciali green, a cui si aggiungono i prodotti a valore aggiunto quali caldaie, condizionatori, l’App Acea e-mobility per la ricarica delle auto elettriche e la possibilità di integrare alla fornitura energetica i servizi di telefonia grazie alla partnership con WindTre.
IL SISTEMA IDRICO INTEGRATO E LA DISTRIBUZIONE GAS
Il comparto idrico rappresenta l’ambito di mercato in cui Acea intende porsi attivamente, valutando e partecipando alle nuove gare indette per la concessione del Servizio Idrico Integrato, dalle diverse stazioni appaltanti (Regioni, Comuni, Enti d’ambito), sul territorio nazionale. Il Gruppo Acea può infatti competere agevolmente con gli altri operatori del settore essendo in possesso dei requisiti richiesti sul piano economico, finanziario, organizzativo, di esperienza maturata e sistemi certificati. Nel settore idrico il Gruppo ha pianificato interventi su infrastrutture strategiche di interesse per il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza ed ha in atto un processo di digitalizzazione dei processi commerciali nonché l'applicazione dell’innovazione tecnologica nella gestione delle infrastrutture.
IL MERCATO DEL WASTE MANAGEMENT
Il Gruppo Acea opera attraverso la gestione di impianti dislocati nel Lazio, Toscana, Umbria, Marche, Veneto, Piemonte, Abruzzo e Valle D’Aosta.
Acea Ambiente opera strutturalmente a favore dell’economia circolare, tramite attività di riciclo e recupero di materie prime seconde, nella trasformazione dei rifiuti organici in compost di alta qualità e in biogas per la produzione di energia elettrica, nell’integrazione con le attività idriche per il trattamento dei fanghi di depurazione, nel trattamento dei rifiuti liquidi, nello smaltimento e nella termovalorizzazione dei rifiuti.
Il Gruppo prosegue il mantenimento degli impianti acquisiti per consolidare le attività e il posizionamento nei Sistemi Consortili (COMIECO, COREPLA, CORIPET, CONIP, ecc.).
IL MERCATO INGEGNERIA E SERVIZI
Relativamente al mercato dei servizi tecnici, Acea Infrastructure fornisce le proprie prestazioni alle aree di interesse del Gruppo Acea in particolare Idrica e Ambiente. In particolare, Acea Infrastructure fornisce servizi di ingegneria – comprese progettazione opere, verifica finalizzata alla validazione dei progetti, direzione lavori, e costruzione – laboratorio analitico, ricerca, nei settori del ciclo delle acque, del ciclo dei rifiuti e dell’energia. Attualmente tali attività vengono rese quasi esclusivamente nei confronti delle altre Società del Gruppo Acea (c.d. “mercato captive”) e, in parte residuale, nei confronti di terzi (c.d. “mercato non- captive”).
Relativamente al mercato non-captive, Acea Infrastructure, in ottica di ampliamento delle attività, ha partecipato nel 2023 a gare relative a distrettualizzazione, rilievi e misurazioni, modellazione e piani di rete idriche e fognarie, progettazione e lavori su impianti. I committenti sono soprattutto gestori di servizi idrici integrati che richiedono servizi specialistici in supporto alla progettazione di interventi di razionalizzazione e riqualificazione delle reti e degli impianti del ciclo idrico integrato. La partecipazione alle gare avviene in RTI con altre Società, attuando le misure di condotta previste dal Modello di Compliance Antitrust della Società.
IL MERCATO DELL’EFFICIENZA ENERGETICA
Il mercato dell’efficienza energetica edilizia è normato dal D. L. 34/2020 (Decreto Rilancio), convertito con L. 77/2020, che ha introdotto agevolazioni fiscali (superbonus al 110%), con possibilità di cessione del credito e sconto in fattura, per quei beneficiari che realizzano interventi di efficientamento energetico e consolidamento sismico sui propri edifici. In tale comparto, il Gruppo Acea, in particolare tramite le società Ecogena, Acea Innovation e Acea Energia, ha individuato opportunità di sviluppo di business sul settore residenziale. In particolare, nell’anno in esame, Acea Innovation ha avviato tutte le attività programmate, di cui il 94% terminate nel rispetto dei tempi previsti per l’agevolazione 110%. Oltre alle attività relative al c.d. superbonus, Acea Innovation ha portato avanti la realizzazione di impianti fotovoltaici per il Campus Biomedico di Roma la cui energia sarà interamente dedicata ad autoconsumo del Policlinico fornendo all’ospedale e agli utenti dello stesso energia completamente rinnovabile.
GLI INVESTITORI ISTITUZIONALI
Il 2023 è stato caratterizzato soprattutto dalla forte riduzione delle quotazioni delle commodities energetiche, rispetto all’anno precedente. Tale flessione è stata influenzata dal calo dei consumi energetici e dalla progressiva moderazione dei timori di approvvigionamento dell’energia, anche in considerazione dell’entrata in esercizio di nuovi impianti di importazione di LNG (gas naturale liquefatto) che hanno contrastato l’impatto della riduzione delle forniture dalla Russia. La riduzione dei prezzi delle commodities ha condotto a una attenuazione della dinamica inflattiva, che a fine anno è scesa in eurozona al 2,7%, rispetto al picco dell’8% registrato nel primo trimestre dell'anno. Tale dinamica ha supportato le attese per una prossima inversione delle politiche monetarie restrittive. La resilienza dell’economia, con una crescita del PIL 2023 nell’eurozona pari allo 0,5%, e le attese per una prossima mitigazione delle politiche monetarie restrittive hanno altresì determinato una contrazione dello spread BTP-Bund che si è attestato a fine anno a 168 bps.
In tale contesto, considerando i valori rettificati per lo stacco del dividendo – Total Shareholder Return - l’Euro Stoxx ha registrato nel 2023 un rialzo del 19,5% e il FTSE Mib si è apprezzato del 34,4%, quest’ultimo risultando il miglior indice tra i principali listini azionari dell’eurozona. In termini valutari, l’apprezzamento EURO/USD è stato del 3,1%, a quota 1,104, essenzialmente supportato dalla migliorata propensione al rischio, che generalmente tende a favorire le valute diverse da quella statunitense.
LO SVILUPPO SOSTENIBILE
Il 2023 si è aperto con l’entrata in vigore della nuova Direttiva UE sulla reportistica di sostenibilità che sostituisce la precedente normativa sul Non financial reporting. La nuova disciplina si applicherà con riferimento all’esercizio 2024 e rappresenta un importante cambiamento per le imprese nel ripensare gli impegni per contribuire allo sviluppo sostenibile. Entra in vigore, invece, dal 2024, su esercizio 2023, la normativa per la rendicontazione della sola analisi di ammissibilità ai restanti 4 obiettivi ambientali della Tassonomia UE, relativi ad Uso sostenibile e protezione delle risorse idriche e marine; Transizione verso l’economia circolare; Prevenzione e controllo dell’inquinamento; Protezione della biodiversità e della salute degli eco-sistemi.
Sono proseguite nell’anno le iniziative del legislatore europeo dedicate a promuovere lo sviluppo di un ecosistema continentale coerente con le ambizioni del Green Deal, basti pensare alla Strategia industriale Green Deal e alle iniziative attuative del pacchetto “Fit for 55%”, come la direttiva sull’efficienza energetica, che pone obiettivi di riduzione del consumo di energia finale al 2030 anche con nuovi impegni per il settore pubblico; il meccanismo di adeguamento del carbonio alle frontiere e la revisione del sistema di scambio di quote di emissioni; il fondo sociale per il clima; l’aggiornamento della direttiva sugli obiettivi delle rinnovabili al 2030, con un target di copertura fissato al 45% del fabbisogno energetico, e accelerazioni autorizzative previste per gli impianti rinnovabili. La consapevolezza dei cittadini sull’impatto dei propri stili di consumo ed il loro coinvolgimento verso modelli sostenibili è determinante per la transizione giusta ed ecologica del sistema produttivo, a tale fine Consiglio e Parlamento hanno raggiunto un accordo provvisorio sulle nuove regole per vietare le pubblicità ingannevoli, collegate a pratiche di greenwashing, e fornire ai consumatori migliori informazioni sui prodotti.
Anche il tema dei diritti umani, della loro tutela lungo tutta la catena del valore e del dovere di diligenza delle imprese sugli impatti negativi, effettivi e potenziali, causati è stato al centro del dibattito delle istituzioni europee che sul finire del 2023 hanno raggiunto un accordo provvisorio per una Direttiva in materia.
A livello nazionale, si segnalano alcuni significativi atti istituzionali: l’adozione della strategia nazionale per la valorizzazione della biodiversità e degli ecosistemi al 2030 e l’approvazione del Piano nazionale di adattamento ai cambiamenti climatici, entrambi da parte del Ministero per l’Ambiente e la Sicurezza Energetica, quali strumenti programmatici per gestire e presidiare la relazione ambiente e uomo; l’approvazione della nuova strategia nazionale per lo sviluppo sostenibile, da parte del Comitato interministeriale per la Transizione ecologica, che declina gli obiettivi dell’Agenda 2030 dell’ONU adattandoli al contesto italiano.
Anche a livello regionale è da segnalare l’operatività delle istituzioni nella programmazione strategica a favore della transizione sostenibile ed in merito si evidenzia la Regione Lazio che è la prima in Italia ad aver approvato il Piano regionale di Transizione Ecologica (PTE). Il PTE programma la spesa pubblica per il raggiungimento degli obiettivi globali di sostenibilità fino al 2050, stanziando un totale di 5,9 miliardi, provenienti dal PNRR e dal PNC (4,6 miliardi) e da fondi europei (1,3 miliardi). Gli ambiti di intervento individuati dal Piano sono quattro: transizione energetica, transizione agricola, uso efficiente delle risorse e territorio sostenibile. A questi si aggiungono due chiavi abilitanti quali settori trasversali e funzionali allo sviluppo dei primi quattro: trasformazione culturale e trasformazione digitale, considerando come condizione abilitante del processo di cambiamento complessivo, non solo gli aspetti tecnici e settoriali, ma anche stili di vita, abitudini e mentalità degli individui e delle comunità.
GLI SCENARI AMBIENTALI ED ENERGETICI
L’ambiente naturale è lo scenario entro cui si sviluppano le attività del Gruppo e come tale è fondamentale comprendere il contesto di norme e trend globali che su di esso impattano, anche in relazione ai collegamenti tra ambiente e scenari energetici-climatici.
Nel Global Risks Report 2023 del World Economic Forum, le sfide ambientali emergono come le principali e più gravi minacce percepite per i prossimi 10 anni, confermando l’importanza di una visione globale sui temi ambientali e climatici. Nel corso del 2023, la COP28, che si è tenuta a Dubai, ha ospitato il primo global stocktake, ovvero il momento in cui valutare l’effetto congiunto di tutti i contributi determinati a livello nazionale (Nationally Determined Contributions - NDC). In tale contesto, le parti hanno definito un Accordo per accelerare la transizione globale promuovendo la formula “transition away”, includendo per la prima volta nella storia il riferimento esplicito al superamento dei combustibili fossili per raggiungere la neutralità climatica entro il 2050 e convenendo di triplicare l’energia rinnovabile e raddoppiare gli impegni per l’efficienza energetica. Per quanto riguarda il contesto energetico, l’analisi World Energy Outlook 2023 dell’IEA conferma uno scenario di transizione in atto, registrando un’opportunità crescente per l’energia pulita (+40% negli investimenti dal 2020) pur permanendo una previsione di aumento dei progetti di gas naturale liquefatto nel 2025 per affrontare le preoccupazioni sull’approvvigionamento.
In linea con la COP28, per raggiungere gli obiettivi dello scenario a zero emissioni nette entro il 2050, l’IEA afferma siano necessari ulteriori progressi, inclusi il triplicare della produzione di energia rinnovabile, il raddoppio dell’efficienza energetica e l’incremento dell’elettrificazione, con la riduzione delle emissioni di metano dalle operazioni legate ai combustibili fossili.
Il 2023 è stato un anno decisivo per le future politiche ambientali europee. Il Parlamento ha approvato anche la Nature Restoration Law, la prima legislazione europea che mira esplicitamente al ripristino della natura con obiettivi giuridicamente vincolanti per gli Stati membri. Durante lo European Business & Nature Summit a Milano, nell’ottobre 2023, aziende, istituzioni finanziarie, governi e rappresentanti accademici e della società civile si sono riuniti per discutere su come le imprese possano rispettare gli impegni del Quadro Globale per la Biodiversità Kunming-Montreal (GBF), adottato nel 2022. L’evento ha visto anche il lancio della European Business and Nature Charter.
Nel 2023, la Taskforce on Nature-related Financial Disclosure (TNFD) ha emesso il documento finale contenente Raccomandazioni legate alla natura rivolte ad organizzazioni, settori e catene di valore.
Il Gruppo Acea, nel suo Codice Etico, attribuisce un’importanza fondamentale ai principi legati alla sostenibilità e all’adozione di una strategia climatica. Nel corso del 2023, Acea ha ottenuto la validazione da parte di Science Based Targets Initiative (SBTi) per il suo target di riduzione delle emissioni (al 2032), allineato alle indicazioni della scienza climatica. Il Gruppo, anche nel 2023, ha partecipato al Carbon Disclosure Project (CDP) sul tema delle emissioni di gas climalteranti e ha pubblicato la sua seconda Informativa climatica secondo le Raccomandazioni del Task Force on Climate-related Financial Disclosures (TCFD) arricchendo la sua progettualità volta all’identificazione dei rischi e alle analisi di scenario climatico di medio-lungo periodo.
LA LEGISLAZIONE NEI MERCATI DI RIFERIMENTO, A LIVELLO LOCALE, NAZIONALE E SOVRA-NAZIONALE
Il contesto normativo di riferimento per il Gruppo Acea è ampio ed articolato in funzione della specificità dei business gestiti e della varietà degli ambiti su cui intervengono le discipline normative e regolatorie che incidono sull’operatività aziendale, dai profili amministrativi autorizzativi a quelli di tutela del mercato e della concorrenza.
Nell’anno è stata effettuata una revisione del PNRR, a seguito della quale le risorse europee del Dispositivo di ripresa e resilienza destinate al finanziamento sono aumentate da 191,6 miliardi di euro a 194,4 miliardi di euro con l’ampliamento di 2,8 miliardi di euro di contributi a fondo perduto destinati all’Italia per il finanziamento del capitolo REPowerEU, con misure che si focalizzano sul rafforzamento dell’indipendenza e della sicurezza energetica, sul potenziamento delle reti di distribuzione dell’energia elettrica, sull’accelerazione della produzione di energie rinnovabili, sulla riduzione della domanda di energia e il rafforzamento delle competenze necessarie per la transizione verde. Sempre con riferimento al PNRR, la Legge 41/2023 di conversione del D.L. 13/2023 (cosiddetto “Decreto PNRR 3”) ha introdotto ulteriori semplificazioni autorizzative ambientali per impianti a fonti rinnovabili e sulle valutazioni di impatto ambientale – VIA.
È entrato in vigore il D. Lgs. n. 23 febbraio 2023 n. 18, che recepisce la Direttiva Europea 2020/2184/UE sulla qualità delle acque destinate al consumo umano. La norma stabilisce le condizioni alle quali le acque destinate al consumo umano possano essere ritenute “salubri e pulite”, rivedendo ed introducendo nuovi limiti per le sostanze pericolose per la salute (tra cui PFAS, cromo e clorati), definendo i requisiti di igiene per i materiali che entrano in contatto con le acque potabili, introducendo un approccio basato sul rischio, finalizzato a garantire la sicurezza delle acque destinate al consumo umano e migliorando l’accesso equo per tutti all’acqua potabile sicura.
Per fronteggiare l’emergenza idrica in agricoltura, il D.L. 14 aprile 2023 n. 39, cosiddetto “D.L. Siccità” ha previsto la possibilità fino al 31 dicembre 2023 di riutilizzare a scopi irrigui in agricoltura le acque reflue depurate prodotte dagli impianti di depurazione, già in esercizio alla data di entrata in vigore del decreto, e dietro presentazione di un piano di gestione dei rischi. Si segnala l’entrata in vigore, dal giugno 2023, del Regolamento UE 2020/741 che per la prima volta definisce a livello europeo i requisiti minimi per l’utilizzo delle acque di recupero, ovvero le acque reflue urbane trattate e poi affinate, per scopi agricoli.
La Commissione Europea, con la Decisione 2023/863/UE, ha assegnato quote di emissioni aggiuntive ad alcuni Stati membri nei settori non coperti attualmente dal sistema sullo scambio di quote emissione di gas ad effetto serra (ETS), come il settore rifiuti. L’Italia, insieme ad altri Stati, ha ricevuto, in questa prima fase di assegnazione, quote aggiuntive pari al 20% dell’eccedenza complessiva relativa al periodo dal 2013 al 2020, per un totale di circa 48 milioni di tonnellate di CO₂ equivalente. Inoltre, sempre nell’anno in esame, il legislatore europeo ha stabilito che dal 1° gennaio 2024 entreranno in vigore le nuove regole UE sull’ETS, con nuovi obblighi di monitoraggio e comunicazione anche per gli inceneritori di rifiuti, al fine di una futura inclusione nel sistema, che potrebbe avvenire già nel 2028.
Sempre con riferimento al settore dei rifiuti, a livello nazionale il Consiglio di Stato, per quanto riguarda il sistema degli impianti minimi, ovvero quelli individuati da ciascuna Regione dove il trattamento dei rifiuti viene regolamentato sia rispetto ai flussi sia rispetto alle tariffe, ha confermato l’orientamento espresso dal Tar Lombardia, che ha giudicato illegittima la disciplina attuata dall’ARERA con la Deliberazione 363/2021/R/Rif. I pronunciamenti del Consiglio di Stato ribadiscono la necessità di una programmazione centrale ed in particolare richiamano il Programma Nazionale per la Gestione dei Rifiuti (PNGR), strumento di indirizzo per le Regioni nella pianificazione della gestione dei rifiuti approvato con il decreto ministeriale 24 giugno 2022, n. 257; come diretta conseguenza delle sentenze, sono venuti meno, per il biennio 2022-2023, tutti gli atti regionali che discendevano dalla delibera di ARERA, sebbene le competenze regolatorie rimangano vigenti pro futuro. Infine, è entrata in vigore la nuova disciplina nazionale in materia di appalti, con il D. Lgs. n. 36, del 31 marzo 2023 (c.d. “Nuovo Codice degli Appalti”), che introduce la digitalizzazione dell’intero ciclo di vita dell’appalto, rivede le soglie ed i sistemi di qualificazione con lo scopo, dichiarato dal Governo, di “mettere in grado istituzioni e imprese di lavorare con celerità per fornire beni e servizi ai cittadini”.
LA REGOLAZIONE DELL’AUTORITÀ DI SETTORE
L’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente (ARERA) interviene nei settori di business di Acea (energia, idrico e ambiente), regolamentandone il funzionamento nella definizione degli standard tecnici e commerciali di servizio, nonché nella disciplina dei meccanismi di remunerazione per i soggetti sottoposti a regolazione tariffaria.
Per la distribuzione dell’energia, ARERA definisce a livello nazionale parametri standard di qualità del servizio per ciascun ciclo di regolazione, in ambito commerciale (preventivi, lavori, attivazione/disattivazione della fornitura, risposte a reclami) e tecnico (continuità dell’erogazione del servizio). Il 2023 rappresenta l’ultimo anno del V periodo di regolazione sulla qualità dei servizi di distribuzione, misura e trasmissione. Nell’anno in esame è stata approvata anche la nuova disciplina di regolazione tariffaria (TIROSS) che prevede la verifica di obiettivi di spesa e servizio per i servizi infrastrutturali regolati dei settori elettrico e gas che si applicherà per il periodo 2024-2031.
Con le delibere 637 e 639 del 2023 intervenute sul settore idrico si segnala l’approvazione da parte dell’ARERA della disciplina per il quarto periodo regolatorio, che entrerà in vigore dal 2024, con meccanismi che incentivano l’efficienza dei gestori anche attraverso un maggior rilievo delle attività legate alla sostenibilità ambientale, ed in particolare quelle volte a contrastare l’impatto dei cambiamenti climatici in atto, tutelando la risorsa idrica, favorendo la decarbonizzazione dei consumi energetici e rendendo le infrastrutture più resilienti nelle situazioni di stress.
La disciplina della qualità contrattuale e di quella tecnica declina sistemi di incentivazione articolati in premi e penalità da attribuire in ragione delle performance dei gestori. In particolare, con le delibere 476 e 477 di ottobre 2023, l’Autorità ha reso noti i risultati finali dell’applicazione del meccanismo incentivante della Regolazione della Qualità Tecnica e della Qualità Contrattuale per il Servizio Idrico Integrato nel biennio 2020-2021.
Nel settore ambientale l’attività di ARERA, coerentemente con le competenze assegnate dalla Legge 205/17 (art. 1, comma 527), è finalizzata a regolare la gestione integrata dei rifiuti urbani nonché i singoli servizi che la compongono, garantendo l’accessibilità e fruibilità del servizio sul territorio nazionale e, al contempo, i livelli di erogazione del servizio, nonché l’adeguamento dell’assetto infrastrutturale per il raggiungimento degli obiettivi europei. Le competenze dell’Autorità si inseriscono in una governance settoriale a più livelli, connotata dalle competenze statuali sugli obiettivi generali (ivi inclusi i target di circolarità derivanti dalla normativa comunitaria, nonché l’adozione del Programma Nazionale di Gestione dei Rifiuti - PNGR) e da quelle locali (regionali) sulla programmazione dei servizi. In tale contesto rileva la delibera 363/2021 (c.d. MTR-2) e il successivo aggiornamento infraperiodo, avvenuto con la delibera 389/2023, con cui è stata introdotta una prima regolazione dell’accesso agli impianti di chiusura del ciclo per il periodo regolatorio 2022-2025. Con la delibera 387/2023 è stata introdotta anche una prima disciplina della qualità per gli impianti di trattamento, relativa, in particolare, al monitoraggio di performance tecniche e operative e ad obblighi di trasparenza nei confronti degli utenti del servizio.
Nel settore della vendita dell’energia e del gas, l’ARERA ha dato attuazione a quanto previsto dal Decreto MITE del 25 agosto 2022, n.164, ossia il regolamento dell’Elenco Venditori.
L’iscrizione e la permanenza in tale elenco è requisito per l’attività di vendita dell’energia elettrica sul mercato libero e rappresenta uno strumento rivolto ai consumatori quale garanzia del rispetto di parametri di affidabilità (tecnica, finanziaria e di onorabilità) del venditore.
LO SVILUPPO E L’INNOVAZIONE TECNOLOGICA
Il Modello di innovazione di Acea prevede lo sviluppo di partnership, di livello nazionale e internazionale, con attori dell’ecosistema dell’innovazione operativi nei settori di interesse strategico per il Gruppo, al fine di creare canali privilegiati di accesso a idee, opportunità di business e tecnologiche, ricerca e attrazione di nuovi talenti per innovare business, processi e prodotti aziendali.
In tale contesto è da segnalare, ad esempio, la conferma della partecipazione di Acea a Zero Accelerator, l’acceleratore verticale per supportare le migliori start-up e PMI innovative che sviluppano progetti e soluzioni tecnologiche in ambito greentech, e alla Casa delle Tecnologie Emergenti di Roma, primo living lab permanente per sviluppare la Smart City del futuro. Acea ha inoltre aderito come partner al progetto ROAD, Rome Advanced District, il primo innovation district per l’innovazione tecnologica e sostenibile dedicato alle nuove filiere energetiche.
Acea si confronta anche con il mondo accademico e con specifici Osservatori, come quello sulla Startup Intelligence afferente al Politecnico di Milano.
LO SVILUPPO DEL CAPITALE UMANO
Acea punta sulla valorizzazione delle competenze distintive delle persone ed ha proseguito le attività di Acea Business School per agevolare lo sviluppo di nuovi mindset negli ambiti manageriale, governance e tecnico-digitale, attraverso la realizzazione di corsi di formazione di eccellenza erogati da remoto e live, grazie alle partnership con strutture di alto profilo (Università, Business School, Centri di Ricerca, Studi professionali, etc.). Acea, inoltre, redige annualmente un piano Equality & Care che raccoglie gli obiettivi e i relativi progetti sia in ambito diversity & inclusion sia in ambito di welfare aziendale. Nel 2023 è stata progettata e lanciata la “Piattaforma dell’Uguaglianza”, un luogo fisico e virtuale di diffusione della cultura Equality, Diversity & Inclusion e di scambio per generare idee utili a definire progetti che rispondano ai bisogni delle persone e delle organizzazioni. Il progetto continuerà nel 2024 con un evento dedicato a tutti i partecipanti alla Piattaforma dell’Uguaglianza per i quali sarà prevista anche una formazione dedicata.
Acea SpA ha mantenuto la Certificazione UNI/PdR 125:2022 sulla parità di genere.
Nel Gruppo è presente un sistema integrato di welfare aziendale, fondato sull’ascolto dei dipendenti e dei loro fabbisogni e declinato attraverso sei pilastri fondamentali: salute, benessere psicofisico, famiglia, misure di conciliazione, agevolazioni economiche e previdenza complementare. Numerose iniziative sono state attuate per implementare i pilastri del welfare, come, ad esempio, campagne di prevenzione sanitaria, servizi di supporto per il benessere psico-fisico e di sostegno alla genitorialità, nonché sicurezza a favore delle donne. Tali tematiche vengono condivise in un Comitato bilaterale, composto dai rappresentanti delle Società del Gruppo e delle Organizzazioni Sindacali.
LA GESTIONE SOSTENIBILE DELLA CATENA DI FORNITURA
Acea agisce sulla catena di fornitura per promuovere impatti positivi nelle varie dimensioni della sostenibilità, ad esempio, si impegna nel definire modalità d’acquisto che includano caratteristiche intrinseche dei prodotti e aspetti di processo che limitino l’impatto ambientale e favoriscano l’attivazione di iniziative mirate alla minimizzazione degli sprechi, al riutilizzo delle risorse e alla tutela degli aspetti sociali coinvolti negli appalti di beni, servizi e lavori. Nell’affrontare tale percorso, in tema di green procurement, Acea si avvale dei Criteri Ambientali Minimi vigenti, contemplando nelle proprie gare d’appalto anche aspetti premianti, non obbligatori.
Acea riconosce valore alle aziende della catena di fornitura che hanno scelto di certificarsi negli schemi qualità, ambiente, sicurezza ed energia ed ha intrapreso iniziative per valorizzare e promuovere le imprese che dimostrano di applicare criteri di sostenibilità, investire in formazione sulla sicurezza dei propri lavoratori e che si dotano di mezzi ecologici per lo svolgimento della loro attività.
Acea svolge verifiche di seconda parte (attraverso specifici audit presso i fornitori) con l’obiettivo di sensibilizzare ed essere di supporto ai propri partner nel miglioramento continuo. Il coinvolgimento diretto dei fornitori e i momenti di confronto costituiti dalle verifiche periodiche consentono di rilevare il livello di consapevolezza su temi emergenti di sostenibilità e creano l'occasione per considerare congiuntamente percorsi di sviluppo. Inoltre, Acea ha fissato standard contrattuali che prevedono espressamente l’adesione e osservanza sia al Modello di Organizzazione e Controllo 231 (qualora i fornitori non ne siano già autonomamente dotati), sia al Manuale di conformità alla normativa in materia antitrust e di tutela del consumatore – Principi generali nonché alla Politica Anticorruzione adottati da Acea.
In un’ottica crescente di monitoraggio della catena di fornitura, Acea si è dotata dal 2021 di un sistema di Vendor Rating di Gruppo,
che comprende anche un indicatore premiante per gli aspetti legati alla sostenibilità sociale e ambientale (Ecovadis), quale strumento di analisi, valutazione e monitoraggio delle performance dei fornitori: nel corso del 2023 sono significativamente aumentati i fornitori valutati con Ecovadis, raggiungendo quota 640.
LA SALUTE E SICUREZZA SUI LUOGHI DI LAVORO
L’approccio strategico alla sicurezza si concretizza nella diffusione capillare della cultura della sicurezza sul lavoro e sulla possibilità di misurare e monitorare i risultati. A tal fine, Acea realizza campagne di sensibilizzazione ed ha adottato un avanzato modello di valutazione dei rischi e delle misure di controllo e mitigazione messe in atto. Iniziative di sensibilizzazione e coinvolgimento riguardano anche appaltatori e sub appaltatori di Acea, partner fondamentali per la realizzazione dei business lungo la catena del valore.
L’Unità Sicurezza sul Lavoro di Acea ha la responsabilità di assicurare la definizione delle linee guida e delle politiche in materia di salute e sicurezza sul lavoro per il Gruppo, ivi comprese le attività di coordinamento dei Responsabili dei servizi di prevenzione e protezione (RSPP), garantire la documentazione e il sistema di knowledge management in materia di salute e sicurezza, di investigazione e reporting ex post in caso di infortuni, near miss o violazioni delle procedure, monitoraggio del fenomeno infortunistico e delle prestazioni di sicurezza.
È attivo un Comitato di Coordinamento RSPP del Gruppo, per condividere i risultati delle prestazioni di sicurezza e mettere a fattor comune esperienze, buone pratiche e soluzioni volte a prevenire il fenomeno infortunistico in azienda.
Nel Gruppo sono stati adottati un sistema tracciato di raccolta delle prestazioni di sicurezza delle Società verso la Holding, una piattaforma software per la gestione integrata delle tematiche H&S, qualità e ambiente, in conformità al D. Lgs. n. 81/08 e agli standard ISO e una Dashboard H&S (Health & Safety), quali strumenti per la rendicontazione e analisi delle prestazioni di salute e sicurezza sul lavoro.
In virtù della Legge n. 4 del 15 gennaio 2021 e dell’obbligo di tutelare la salute psicofisica dei dipendenti sui luoghi di lavoro previsto dall’art. 28 del D. Lgs. n. 81/08, Acea garantisce un approccio inclusivo, integrato e incentrato sulla prospettiva di genere per la prevenzione e l’eliminazione delle violenze nel mondo del lavoro. In tal senso, è stato previsto e inserito all’interno del Documento di Valutazione del Rischio un approfondimento legato a tali tematiche, con una valutazione del rischio più puntuale per tutti i gruppi omogenei e l’individuazione delle misure atte a prevenire e, se del caso, a contenere il rischio all’interno dei luoghi di lavoro.
IL MODELLO DI BUSINESS
L’assetto organizzativo (grafico n. 3) pone in capo alla Holding il ruolo di indirizzo e coordinamento delle Società che compongono il Gruppo.
Acea SpA offre supporto gestionale tramite servizi di natura direzionale, legale, logistica, tecnica, finanziaria e amministrativa. La macrostruttura organizzativa di Acea SpA è articolata in Funzioni corporate e Direzioni (si veda il grafico n. 4).
Grafico n. 3 – Il Modello di Business Acea
Scarica il modello di business in pdf
Grafico n. 4 – Organigramma di Acea SpA al 31.12.2023
Il Gruppo Acea, tramite Società di cui detiene partecipazioni azionarie e nelle quali svolge il ruolo di soggetto industriale di riferimento, è attivo nelle filiere di attività di seguito illustrate. Le attività di business sono declinate nel Piano strategico (si veda il capitolo Strategia e sostenibilità), che definisce gli indirizzi di sviluppo aziendale in base alle valutazioni delle opportunità offerte dal mercato, del contesto di riferimento normativo e sociale, del sistema di governance e di un’attenta identificazione e ponderazione dei rischi che possono interferire nel conseguimento degli obiettivi. Il Gruppo Acea persegue una gestione aziendale coerente con i principi di sviluppo sostenibile e pone la massima attenzione alle interazioni con l’ambiente naturale e alle relazioni con gli stakeholder.
FILIERA IDRICA: SERVIZIO IDRICO INTEGRATO
La filiera idrica: partendo da un’attenta analisi di sorgenti e falde e dei potenziali impatti dei processi operativi su di esse - per esempio mediante la definizione e il monitoraggio di distretti idrici e l’elaborazione dei bilanci idrici, per tutelare la risorsa e bilanciarne i flussi vitali con le esigenze del consumo umano - Acea controlla e garantisce la qualità dell’acqua durante il percorso di captazione e distribuzione, nel rispetto degli standard normativi previsti per gli utilizzi finali. Analogamente viene trattata la raccolta dei reflui e la depurazione al fine di restituire all’ambiente la risorsa nelle migliori condizioni possibili, riavviandola al suo ciclo naturale. Massimo impegno è dedicato ad incrementare la resilienza delle infrastrutture idriche, all’innovazione tecnologica applicata alla gestione (ad esempio telecontrollo, sensori, monitoraggi satellitari ecc.) e alla digitalizzazione dei processi.
FILIERA ENERGIA: GENERAZIONE
Produzione di elettricità: Acea, tramite le Società dedicate, produce energia da centrali idroelettriche, termoelettriche (cogenerazione ad alto rendimento) ed impianti fotovoltaici. In particolare, Acea sviluppa strategicamente la propria posizione nel comparto di generazione solare anche tramite accordi di partnership con importanti operatori finanziari, con la volontà di accrescere in maniera significativa la propria capacità installata rinnovabile sul medio termine.
FILIERA ENERGIA: DISTRIBUZIONE
Distribuzione di elettricità: Acea fornisce agli utenti l’energia elettrica grazie ad una rete capillare di distribuzione costantemente manutenuta, aggiornata e sviluppata secondo logiche di resilienza capaci di supportare la crescente elettrificazione dei consumi e la generazione distribuita. Lo sviluppo digitale e innovativo dei servizi impegna il Distributore ad orientarsi verso soluzioni in ottica di smart city e ad adottare una logica evoluta di demand side management ed efficienza energetica.
FILIERA ENERGIA: COMMODITY E SERVIZI A VALORE AGGIUNTO
Vendita di energia, gas e servizi a valore aggiunto: l’acquisto delle commodity (energia e gas) avviene mediante contratti bilaterali o scambi su piattaforme di mercato (Borsa elettrica), ove Acea Energia, in base alle proprie politiche commerciali, si approvvigiona per rifornire i clienti. La Società sviluppa relazioni con i clienti, mediante canali di contatto sempre più innovativi e digitali. La promozione delle offerte commerciali avviene, oltre a canali pull (shop, sito internet, sportelli), mediante agenzie di vendita appositamente selezionate, formate e monitorate nelle pratiche commerciali messe in atto. Un ambito di sviluppo delle Società del comparto riguarda la realizzazione di smart services, quali mobilità elettrica, riqualificazione energetica e compostaggio diffuso.
FILIERA AMBIENTE: ECONOMIA CIRCOLARE
Valorizzazione dei rifiuti ed economia circolare: la filiera ambiente valorizza i rifiuti tramite una gestione industriale che persegue la riduzione dei volumi degli stessi, il loro trattamento, la conversione in biogas, la trasformazione in compost, la termovalorizzazione per produzione energetica, il riciclo in materia riutilizzabile nei processi produttivi. Acea, in particolare, in ottica di economia circolare, sfrutta l’integrazione nelle attività idriche per recuperare i fanghi da depurazione ed avviarli a trattamento ai fini di compostaggio e recupero di materia, perseguendo la crescita della propria posizione di mercato e la capacità operativa. Acea è impegnata nell’ampliamento della gestione dei volumi trattati, dalla selezione allo stoccaggio e trattamento, nonché delle tipologie di materiale gestito nel circuito dell’economica circolare (carta, ferro, legname, rifiuti liquidi, plastica e metalli) mediante acquisizioni di nuove Società.