Ambiente
Il 2022 in numeri
Dati operativi | U.M. | 2022 | 2021 | Variazione | Variazione % |
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Conferimenti a WTE | Kt | 390 | 412 | (23) | (5,5%) |
Rifiuti in Discarica | Kt | 52 | 41 | 11 | 25,7% |
Conferimenti in Impianti di Compostaggio | Kt | 195 | 209 | (14) | (6,6%) |
Conferimenti in Impianti di Selezione | Kt | 208 | 237 | (29) | (12,1%) |
Rifiuti intermediati | Kt | 166 | 155 | 11 | 7,1% |
Liquidi trattati presso Impianti | Kt | 323 | 426 | (103) | (24,2%) |
Conferimenti M&A | Kt | 381 | 35 | 346 | n.s. |
Energia Elettrica ceduta netta | GWh | 322 | 328 | (6) | (1,9%) |
Rifiuti prodotti | Kt | 457 | 222 | 235 | 105,7% |
Risultati economici e patrimoniali€ milioni | 2022 | 2021 | Variazione | Variazione % |
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Ricavi | 342,4 | 234,7 | 107,7 | 45,9% |
Costi | 240,8 | 170,9 | 69,8 | 40,8% |
Margine Operativo Lordo | 101,6 | 63,7 | 37,9 | 59,4% |
Risultato Operativo | 58,5 | 32,5 | 26,0 | 80,0% |
Dipendenti Medi | 875 | 615 | 260 | 42,2% |
Investimenti | 46,2 | 36,1 | 10,1 | 28,0% |
Posizione Finanziaria Net | 351,5 | 320,1 | 31,4 | 9,8% |
Margine Operativo Lordo (EBITDA) € milioni | 2022 | 2021 | Variazione | Variazione % |
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Margine operativo lordo Area Ambiente | 101,6 | 63,7 | 37,9 | 59,4% |
Margine operativo lordo GRUPPO | 1.305,0 | 1.256,1 | 48,9 | 3,9% |
Peso percentuale | 7,8% | 5,1% | 2,7 pp |
Resoconto dell’anno
L’Area Ambiente chiude l’esercizio 2022 con un livello di EBITDA pari a € 101,6 milioni, in crescita di € 37,9 milioni (+59,4% rispetto al precedente esercizio). L’incremento registrato è imputabile in parte alla variazione di perimetro (+€ 12,3 milioni) in prevalenza per il consolidamento del Gruppo Deco (+€ 8,8 milioni) e di MEG (+€ 1,6 milioni) acquisite a fine 2021, al consolidamento di Tecnoservizi e Italmacero (+€ 1,0 milioni), S.E.R. Plast (+€ 0,9 milioni) e all’incremento registrato da Acea Ambiente (+€ 30,7 milioni) come conseguenza dei maggiori margini generati dalla cessione di energia elettrica derivante dall’effetto positivo sui prezzi di vendita (+€ 27,0 milioni) derivante principalmente dagli impianti di Terni e San Vittore. Tali maggiori margini sono compensati solo in parte dai minori volumi e dai maggiori costi per € 7,0 milioni e soprattutto dall’effetto positivo derivante della vendita dei diritti CO2 a seguito della delibera n. 66/22 con la quale il “Comitato nazionale per la gestione della Direttiva 2003/87/CE e per il supporto nella gestione delle attività di progetto del Protocollo di Kyoto” ha disposto nei confronti dell’Impianto UL1 di Terni la revoca dell’autorizzazione a emettere gas, il tutto con efficacia retroattiva dal 1° gennaio 2021, con la conseguenza che si è proceduto alla vendita delle quote EUA relative all’annualità 2021 per un ammontare complessivo di € 11,1 milioni. Alla variazione concorre anche la riduzione fatta registrare da Demap per € 1,1 milioni, dovuta al minore margine generato dalle ridotte quantità ingressate in stabilimento come conseguenza diretta degli effetti prodotti dall’incendio avvenuto alla fine del 2021; si evidenzia, infine, il minor margine registrato da Berg (-€ 1,7 milioni) sul trattamento dei liquidi.
L’organico medio al 31 dicembre 2022 si attesta a 875 unità e risulta in aumento di 260 unità rispetto al 31 dicembre 2021, principalmente imputabile alla variazione dell’area di consolidamento (+246 unità) e in via residuale ad Acea Ambiente (+15 unità).
Gli investimenti dell’Area si attestano a € 46,2 milioni (+€ 10,1 milioni rispetto al 31 dicembre 2021) e si riferiscono in prevalenza a investimenti effettuati da Acea Ambiente (€ 28,9 milioni) per miglioramenti impiantistici eseguiti negli impianti di San Vittore e Aprilia, nell’impianto di WTE di Terni nonché in quello di Monterotondo Marittima. Contribuiscono inoltre alla variazione in aumento gli investimenti realizzati da Cavallari (+€ 2,9 milioni) per l’acquisto di un capannone industriale; il restante incremento è imputabile prevalentemente alla variazione di perimetro (+€ 8,3 milioni). Tali incrementi sono in parte compensati dai minori investimenti registrati da Berg (-€ 1,2 milioni) per investimenti eseguiti nel corso del 2021 inerenti la realizzazione di un concentratore.
La posizione finanziaria netta si attesta a € 351,5 milioni in aumento rispetto al 31 dicembre 2021 di € 31,4 milioni, imputabili in prevalenza agli effetti derivanti dalle operazioni di M&A effettuate da Acea Ambiente che registra pertanto un peggioramento della posizione finanziaria netta per € 15,8 milioni. Parte della variazione discende inoltre dagli effetti derivanti dalla variazione di perimetro (+€ 12,9 milioni) con particolare riferimento a Tecnoservizi e S.E.R. Plast che contribuiscono negativamente rispettivamente per € 8,5 milioni e € 5,3 milioni.
Eventi significativi
Con riferimento alle singole unità locali si segnala che:
Per tutto il 2022, la pianificazione contrattuale per conferimenti del rifiuto scarti di pulper ha garantito il fabbisogno del combustibile per l’intero periodo. Si segnala che, con delibera n. 66/22 del 24 marzo 2022, il Comitato nazionale per la gestione della Direttiva 2003/87/CE e per il supporto nella gestione delle attività di progetto del Protocollo di Kyoto ha disposto la revoca dell’autorizzazione a emettere gas per l’impianto (numero di autorizzazione 1711) con efficacia retroattiva dal 1° gennaio 2021. Pertanto, la Società ha provveduto alla vendita di tutte le quote CO2 di competenza dell’esercizio 2021 già accreditate sul conto proprietà della Società e pari a un totale di 128.858 nonché quelle opzionate per l’esercizio 2022 pari a 30.000.
In esecuzione all’autorizzazione paesaggistica per la demolizione dell’impianto di depurazione e delle vasche interrate rilasciata dal Comune di Anagni, nel mese di settembre 2020, nonché a seguito dell’aggiornamento del progetto esecutivo autorizzato dal Comune di Anagni con Determinazione n. 1003 del 16 settembre 2020, in data 26 aprile 2021, sono ripresi i lavori per la demolizione dell’impianto di depurazione, delle vasche interrate e dell’ex fabbricato di produzione di acqua mineralizzata. I lavori di demolizione dell’ex depuratore si sono conclusi, con specifico provvedimento di chiusura lavori da parte del Direttore Lavori in data 25 febbraio 2022.
L’impianto di termovalorizzazione è destinato alla produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili e in particolare da CSS (Combustibile Solido Secondario) prodotto dal trattamento dei rifiuti urbani provenienti dal territorio della Regione Lazio. Quello di San Vittore del Lazio è oggi l’unico impianto di termovalorizzazione su scala regionale e rappresenta un terminale strategico per la filiera rifiuti.
Nel corso dell’esercizio, le linee 1, 2 e 3 dell’impianto hanno garantito un esercizio regolare in termini di ore di funzionamento.
In riferimento all’attività di smaltimento/recupero dei rifiuti prodotti nel processo di termovalorizzazione, la Società ha sottoscritto, anche per il 2022, i relativi contratti di conferimento che garantiscono l’esercizio delle tre linee in continuo. Le prestazioni attese dell’impianto nel periodo di riferimento, sia per quanto concerne le attività di trattamento rifiuti, che per quanto concerne la produzione di energia elettrica, hanno risentito delle condizioni meteorologiche avverse registrate nel primo bimestre dell’anno unitamente a interventi pianificati in relazione al gruppo turboalternatore della linea 2 nonché a miglioramenti di performance della linea 1.
Da marzo 2020 a tutt’oggi, in ragione dell’emergenza epidemiologica da Covid-19, con ordinanza n. Z00015 del 25 marzo 2020, la Regione Lazio ha prescritto ad Acea Ambiente, relativamente all’impianto in questione, di accettare in ingresso e di avviare a combustione nelle linee 2 e 3, unitamente al CSS, rifiuti urbani indifferenziati provenienti da abitazioni in cui sono presenti soggetti positivi al tampone per SARS-Cov-2 in isolamento o in quarantena obbligatoria.
Per l’avvio delle attività ordinate dalla Regione Lazio, sono stati predisposti specifici contratti commerciali con i soggetti conferitori e sono state elaborate procedure specifiche per la gestione delle operazioni di ricezione, stoccaggio e alimentazione dei rifiuti contaminati da Covid-19 da avviare a termodistruzione.
A seguito della presentazione, in data 7 agosto 2020, dell’istanza di autorizzazione per la realizzazione della quarta linea, la Regione Lazio ha rilasciato i seguenti provvedimenti autorizzativi: i) D.D. n. G09041 del 12/07/2022 Valutazione di Impatto Ambientale positiva, ii) D.D. n. G14621 26/10/2022 Autorizzazione Integrata Ambientale e iii) D.D. n. G14844 28/10/2022 Provvedimento Autorizzatorio Unico Regionale. Inoltre, con DGR n. 290 del 12 maggio 2022, la Regione Lazio ha approvato il documento recante lo stato di attuazione del PRGR e Individuazione degli impianti di chiusura del ciclo minimi e intermedi. L’impianto di San Vittore del Lazio è stato individuato, inoltre come “impianto minimo” per la sua completa capacità autorizzata (ivi compresa, tra l’altro, anche la Linea quarta): alla luce di ciò, la quasi totalità dei flussi in ingresso verrebbero a essere regolati direttamente dall’Autorità, che determinerebbe anche la tariffa da applicare in ragione della metodica stabilità da ARERA (in ossequio alla quale sono attualmente in corso le valutazioni e le elaborazioni numeriche per la predisposizione del PEF, che sarà evidentemente oggetto di analisi preliminare essendo il primo anno di attuazione). Stante la menzionata qualificazione dell’impianto in questione quale “impianto minimo”, a fronte della richiesta trasmessa dalla Regione Lazio ai gestori di detti impianti, nel mese di ottobre 2022 la Società ha provveduto a predisporre e a trasmettere il Piano Economico Finanziario per il periodo 2022-2025.
Successivamente la Regione ha richiesto il supporto tecnico specialistico a una società di consulenza per l’attività di validazione dei PEF e organizzato un primo incontro in data 22 dicembre. Si è oggi in attesa dell’approvazione delle tariffe da parte degli organismi competenti ai sensi della disciplina ARERA (cfr. articolo 7 della delibera 363/2021/R/rif). Si informa infine che si sono tenute, nelle date del 1° luglio 2021, del 25 ottobre 2021, del 10 gennaio 2022 e del 24 gennaio 2022 altrettante sedute della Conferenza di Servizi. L’ultima seduta si è conclusa con l’espressione della compatibilità ambientale con prescrizioni del progetto, rimandando al successivo provvedimento di Valutazione di Impatto Ambientale oggetto di specifica Determinazione Dirigenziale, non ancora emesso.
Con la deliberazione della Giunta della Regione Umbria n. 2 del 5 gennaio 2022 “Discariche strategiche regionali; fabbisogno di smaltimento e specificazioni tecniche e gestionali per il razionale utilizzo. Linee di Indirizzo in attesa dell’approvazione del Piano di Gestione Integrata dei Rifiuti” è stato statuito che, stante una volumetria complessiva massima prevista di ampliamento delle tre discariche regionali, la Discarica di Orvieto viene considerata ampliabile in via residuale rispetto a quelle site in Belladanza e Borgogiglione. A questa delibera si è dato immediatamente riscontro contestandone il contenuto e procedendo in data 1° febbraio 2022 all’istanza di ampliamento, cui è, tuttavia, seguita da parte della Regione comunicazione di non procedibilità ai sensi della deliberazione sopra richiamata. Tale delibera è stata impugnata nel mese di febbraio 2022 presso il TAR Umbria. A ciò hanno fatto seguito anche ulteriori scambi di note nonché un incontro in Regione nell’ambito del tavolo tecnico istituito sempre con la delibera n. 2/2022 sopra richiamata.
Si segnala che con deliberazione n. 600 del 15 giugno 2022 la Giunta della Regione Umbria ha preadottato la Proposta di Piano Regionale di Gestione Integrata dei Rifiuti (PRGR). Nelle intenzioni della Regione il medesimo sarà approvato entro l’esercizio in corso. Acea Ambiente ha presentato le proprie osservazioni in data 19 agosto 2022 che in alcuni passaggi sono state accolte.
Il Piano è stato adottato dalla Giunta Regionale dell’Umbria con deliberazione n. DGR 1135 del 2 novembre 2022 dopo la positiva conclusione della VAS.
Si fa presente che, allo stato attuale, vi è l’evidenza della conclusione del procedimento di PAUR solo per la discarica di Belladanza, e l’avvio del procedimento per il sito di Borgogiglione. Pertanto, in data 7 dicembre, la Società ha provveduto a richiedere la riattivazione del procedimento ma in data 21 dicembre la Regione rispondeva che l’istanza non era accoglibile, procedibile e quindi veniva archiviata. Acea Ambiente sta predisponendo una nota di ulteriore riscontro.
Resta, inoltre, ancora da definire il sistema tariffario applicabile per il 2022 in considerazione delle incertezze legate al sistema di regolazione gestito da ARERA. Proprio sul tema la Regione Umbria ha emanato la DGR n. 375 del 27 aprile 2022 con individuazione degli impianti necessari per la chiusura del ciclo dei rifiuti. In particolare, gli impianti di Orvieto sono stati individuati come “minimi” per l’impianto TMB, parte del compostaggio, parte della discarica; aggiuntivi (ossia a mercato) per le restanti volumetrie non vincolate. In conseguenza della suddetta DGR, AURI, quale soggetto deputato alla ricezione e trasmissione dei PEF, con nota prot. 5514 del 17 giugno 2022 ha richiesto l’invio dei piani finanziari entro 3 settimane e convocato un incontro in data 28 giugno 2022. In data 18 novembre la Società ha trasmesso ad AURI la documentazione prevista dall’art. 7 della delibera ARERA e in particolare PEF e relazione di accompagnamento. La documentazione è stata successivamente integrata in data 13 dicembre e si è in attesa dell’approvazione delle tariffe da parte degli organismi competenti ai sensi della disciplina ARERA (cfr. articolo 7 della delibera 363/2021/R/rif).
In data 27 agosto 2020, nel rispetto delle tempistiche previste dal calendario approvato dalla Regione Toscana, la Società ha presentato istanza di riesame dell’Autorizzazione Integrata Ambientale per l’adeguamento della medesima alle BAT Conclusions per impianti di trattamento di rifiuti (di cui alla Decisione di Esecuzione (UE) 2018/1147 della Commissione del 10 agosto 2018). La nuova AIA, in virtù del conseguimento della certificazione del Sistema di Gestione Ambientale alla norma UNI EN ISO 14001, ha autorizzato l’impianto per una durata di 12 anni. A giugno 2022 è stato sostenuto l’audit per la registrazione EMAS del sito, con esito di conformità, a cui seguono le attività di istruttoria presso ISPRA ancora in corso. L’ottenimento della registrazione EMAS consentirà di aumentare ulteriormente la durata dell’AIA fino a 16 anni e di abbattere ulteriormente il valore delle garanzie finanziarie.
Con riferimento alla sezione compostaggio dell’impianto di Sabaudia, l’autorizzazione Integrata Ambientale rilasciata dalla Regione Lazio in data 1° dicembre 2008 risulta ancora in fase di rinnovo. L’AIA è comunque formalmente prorogata dalla Regione Lazio nelle more di conclusione dell’iter autorizzativo. In data 9 gennaio 2020 la Regione Lazio ha accolto la richiesta di unificazione dei procedimenti AIA, e contestualmente, ha richiesto, per la sola parte di VIA, un aggiornamento degli elaborati, che sono stati prontamente trasmessi.
Si è proceduto con l’espletamento della procedura di gara e i sopra citati lavori per l’adeguamento dell’impianto alle prescrizioni del Consorzio di Bonifica Agro Pontino sono stati affidati a seguito di verifica di congruità delle offerte di gara. I lavori sono stati consegnati in data 24 giugno 2020 e sono stati ultimati in data 10 marzo 2021. Allo stato attuale non si è comunque potuto dare corso a una parte dei lavori (demolizione e ricostruzione di una tettoia) perché vincolata al rilascio da parte del Comune di Sabaudia, più volte formalmente sollecitato, di un condono a cui dovrà seguire un nulla osta paesaggistico.
Allo stato attuale, è ancora pendente l’istruttoria finale del Comune per il permesso in sanatoria; a tal proposito si fa presente che in data 7 settembre 2022 la Società ha trasmesso la documentazione richiesta dal Comune oltre che proceduto con i pagamenti richiesti.
Si auspica quindi una ormai rapida conclusione dell’iter comunale e che venga riattivato l’iter autorizzativo in Regione Lazio per la definizione della VIA e del riesame AIA. Inoltre, con DGR n. 290 del 12 maggio 2022, la Regione Lazio ha approvato il documento recante lo stato di attuazione del PRGR e Individuazione degli impianti di chiusura del ciclo minimi e intermedi. L’impianto di Sabaudia è stato individuato come minimo per l’intera capacità della sezione di compostaggio: in ogni caso, stante l’attuale stallo autorizzativo, si è comunicato alla Regione Lazio che l’impianto è attualmente in una configurazione di sospensione dei conferimenti e pertanto non è stato redatto il PEF funzionale alla determinazione della tariffa. In attesa della ripresa dell’attività anche parziale dell’impianto, tutto il Personale Operativo dell’Impianto Sabaudia è stato trasferito presso l’impianto di compostaggio di Aprilia.
L’impianto è autorizzato all’esercizio con Autorizzazione Integrata Ambientale rilasciata dalla Regione Lazio con DD n. G00101 del 12 giugno 2021.
Si ricorda che, a far data da maggio 2021 e poi dal 2 luglio 2021, a seguito della verifica delle prescrizioni e previsioni contenute nell’accordo transattivo con TME, l’impianto è nella totale gestione di Acea Ambiente. Si prevede la possibilità di collaudare funzionalmente l’impianto nel corso del secondo semestre 2022.
Nel periodo considerato l’impianto ha operato con continuità, al netto delle normali anomalie che si possono verificare in un impianto di tale dimensione. Si registra in particolare una difficoltà, peraltro diffusa anche presso gli altri impianti di trattamento della frazione organica, di reperimento sul mercato di FORSU in quantità adeguata per la saturazione degli impianti. Sono inoltre stati condotti degli approfondimenti tecnici e delle valutazioni sulle performance della sezione di evaporazione atta al trattamento del digestato liquido, compresi importanti interventi manutentivi. A oggi la linea garantisce buone performance ma è stata individuata una tecnologia di trattamento che si ritiene fondamentale implementare, in aggiunta al suddetto evaporatore, così da garantire la costante continuità operativa senza essere vincolati anche alle disponibilità dei depuratori esterni. È in corso la progettazione esecutiva delle opere per dare corso alle procedure di gara, costruzione e avviamento della sezione impiantistica nel corso del 2023.
Con DGR n. 290 del 12 maggio 2022, la Regione Lazio ha approvato il documento recante lo stato di attuazione del PRGR e Individuazione degli impianti di chiusura del ciclo minimi e intermedi. L’impianto di Aprilia è stato individuato come minimo per la sua completa capacità autorizzata: alla luce di ciò, la quasi totalità dei flussi in ingresso verrebbe a essere regolati direttamente dall’Autorità, che determinerebbe anche la tariffa da applicare in ragione della metodica stabilita da ARERA.
Svolge la propria attività nel settore della depurazione, del trattamento e dell’intermediazione di rifiuti liquidi presso gli impianti situati a Le Biffe, Pianino ed ex Comova. L’impianto è autorizzato in base all'Autorizzazione Integrata Ambientale rilasciata con Decreto Dirigenziale n. 16494 del 18 agosto 2022, valida fino al 18 agosto 2034, per un quantitativo autorizzato pari a 99.900 t/anno.
Dopo una lunga istruttoria, è stato finalmente ottenuto con esito positivo il riesame dell’autorizzazione ambientale e, contestualmente, il nullaosta a procedere all’intervento di riqualificazione e di ammodernamento della sezione di pretrattamento rifiuti ad azione chimico-fisica.
Nel 2022 sono state effettuate le azioni di mantenimento per assicurare un’adeguata capacità residua di trattamento nel comparto biologico a biomassa sospesa e per renderlo efficiente sotto l’aspetto dei consumi elettrici. La sostituzione del letto di ossigenatori del secondo reattore di ossidazione ha permesso di introdurre un notevole risparmio economico. Parimenti, è stata ottenuta un’evidente maggior capacità ossidativa del comparto, che ha permesso di avviare al trattamento un flusso di rifiuti in linea con le aspettative.
Opera prevalentemente, quale impresa comune, come intermediario di rifiuti con i propri Clienti/Azionisti appartenenti al Gruppo Acea. Nel periodo di riferimento, la società ha consolidato la propria posizione di mercato potenziando l’attività di trasporto attraverso l’acquisizione di mezzi e personale che consentono ora la gestione, almeno parziale, dei corrispondenti servizi.
Aquaser attualmente svolge, in tutto o in parte, il servizio di carico, trasporto e recupero/smaltimento dei rifiuti derivanti dalla depurazione delle acque per le società del Gruppo Acea. Gestisce inoltre singole commesse relative al servizio di carico, trasporto e recupero/smaltimento di rifiuti o ammendanti in favore della società Acea Ambiente, nonché altre attività accessorie per conto di clienti terzi (principalmente servizi di trasporto). Le attività di recupero vengono svolte mediante il conferimento presso impianti di recupero energetico, di condizionamento o di compostaggio di terzi e, in parte, presso gli impianti riconducibili alla controllante, mentre le attività di smaltimento vengono svolte nella quasi totalità presso impianti di incenerimento, trattamento/discariche di terzi su territorio nazionale ed estero. Nel corso del 2022, la Società ha dato corso alla pianificazione dei servizi in favore dei clienti costituiti principalmente da gestori dei Servizi Idrici Integrati e facenti parte del Gruppo Acea, sulla base di contratti – nella massima parte pluriennali – che regolano i rapporti tra le parti.
Opera nel Settore Acque (Water Business), le cui attività prevalenti sono la gestione, la manutenzione e la costruzione di impianti e nel Settore Lattiero-Caseario le cui attività prevalenti sono la produzione di siero di latte in polvere e commercializzazione dei relativi prodotti a uso zootecnico e alimentare e la lavorazione di sieroderivati per conto terzi. Nel corso dell’esercizio la Società ha eseguito con regolarità ed efficacia le prestazioni previste nei contratti di gestione stipulati con tutti i sotto-ambiti territoriali della regione Valle d’Aosta, ottenendo una buona marginalità operativa anche per effetto delle attività complementari di gestione, di trasporto rifiuti e di manutenzione straordinaria e specialistica, in gran parte internalizzate ed eseguite dal personale aziendale. Sono stati completati i lavori di costruzione dell’impianto di depurazione comprensoriale di Donnas, affidati alla Società in qualità di mandante di un RTI e quale soggetto incaricato del montaggio delle opere elettromeccaniche e della futura gestione dell’impianto.
In merito alle attività nel settore lavorazione di siero-derivati - Dairy business, la Società ha sviluppato negli anni un intenso percorso di specializzazione dei cicli produttivi finalizzato alla trasformazione di siero-derivati del latte a maggior valore aggiunto destinati al consumo umano.
Svolge, tramite la gestione di specifiche piattaforme, i servizi d’intermediazione e di trattamento di rifiuti liquidi in favore di società private operanti sia in ambito regionale che nazionale, nonché attività collaterali a quelle del ciclo integrato delle acque costituite prevalentemente dalle attività di recupero e smaltimento dei fanghi biologici.
La Società esegue attività di progettazione e realizzazione di impianti connessi principalmente al trattamento delle acque reflue e dei fanghi e dei rifiuti in genere oltre al trattamento delle emissioni in aria, curandone la successiva gestione ordinaria e straordinaria, oltre a svolgere attività di progettazione, direzione ed esecuzione lavori nel settore delle bonifiche ambientali di siti inquinati, prevalentemente in ambito industriale. Svolge inoltre attività di ricerca e sviluppo nei settori di riferimento in collaborazione con gli Enti di ricerca a livello sia regionale che nazionale.
Gli impianti di titolarità della Società sono installazioni che assicurano esclusivamente pretrattamenti depurativi con processi ad azione chimico-fisica, non disponendo di sezioni di trattamento ad azione biologica, e che pertanto permettono di rispettare i limiti tabellari di legge solo a condizione di poter beneficiare di deroghe su molti parametri della tabella 3 dell’allegato 5 della parte III del DLgs 152/06 e s.m.i. Le installazioni devono quindi necessariamente essere aggiornate a fronte delle nuove prescrizioni e regole tecniche. Fino a quando non si saranno esaurite le istruttorie dei riesami autorizzativi, non saranno note le nuove condizioni operative e, all’occorrenza, non saranno state eseguite le migliorie impiantistiche ritenute necessarie per adeguare gli impianti alle nuove prescrizioni, non sarà possibile ingressare tutto il quantitativo nominale di rifiuti previsto nelle autorizzazioni.
In particolare, si ricorda che l’attività di Intermediazione di rifiuti, in virtù dello specifico know-how posseduto dalla Società, della sua approfondita conoscenza dei mercati di riferimento e della vastità e qualità della rete di contatti sviluppata, favorisce l’incontro tra la crescente domanda di spazi di conferimento proveniente dai Clienti e l’offerta di ritiro di rifiuti da parte di un numero limitato di aziende situate prevalentemente nel Centro-Nord Italia, e può essere un utile strumento a supporto degli impianti di trattamento rifiuti dell’Area.
Nel 2022 è stata condotta un’intensa attività di confronto con la correlata Acque SpA che individui la Società come lo strumento strategico per il miglioramento dell’offerta ambientale del territorio, sia in relazione al trattamento di rifiuti liquidi che al coordinamento e alla gestione degli scarichi industriali in pubblica fognatura, valorizzandone la mission nel settore dell’ecologia industriale, e la sua marcata vocazione a fornire servizi di pubblica utilità complementari a quelli offerti dal gestore del servizio idrico integrato. In relazione a quanto sopra riportato, il flusso complessivo conferito alle piattaforme è stato pari a 49.110 tonnellate, inferiore rispetto al precedente esercizio. Il modesto risultato è stato fortemente condizionato dalla scarsa piovosità del periodo e dalla conseguente elevata concentrazione dei percolati di discarica.
Per mitigare gli effetti della difficile dinamica relativa alla gestione degli impianti di trattamento di rifiuti liquidi, è stato dato impulso all’attività di intermediazione rifiuti e alla gestione di impianti di depurazione di acque reflue industriali di terzi. L’attività d’intermediazione rifiuti ha registrato un volume pari a 37.272 tonnellate.
Svolge la propria attività nel settore della selezione degli imballaggi in plastica provenienti da raccolte differenziate urbane. Rappresenta uno dei circa 33 Centri di Selezione Spinta (CSS) convenzionati con il Consorzio Corepla, istituito per legge ai sensi del DLgs 22/97 e ora regolato dal decreto legislativo 152/06 e deputato al raggiungimento degli obiettivi di riciclo e recupero degli imballaggi in plastica immessi al consumo.
La raccolta differenziata degli imballaggi in plastica è regolata a livello nazionale da un accordo quadro stipulato tra ANCI e Conai e dagli allegati tecnici stipulati tra ANCI e i singoli Consorzi di Filiera che nel caso degli imballaggi in plastica prevedono che la raccolta possa essere conferita al Centro di Selezione in modo selettivo (raccolta monomateriale) o in modo congiunto (raccolta multimateriale). Demap svolge la propria attività nel rispetto della normativa vigente ed è autorizzata ai sensi del DLgs 152/06 con procedimento rilasciato dalla Provincia di Torino n. 133-25027/2010 del 23 giugno 2010.
Opera nel settore dei servizi ambientali e in particolare nel campo del trattamento dei rifiuti liquidi e solidi. Ai sensi dell’art. 2428 del C.C., le attività sono svolte presso l’impianto di Frosinone, nel quale viene effettuato lo Stoccaggio e il Trattamento di Rifiuti Liquidi e Solidi, Pericolosi e Non Pericolosi. Dal punto di vista autorizzativo, l’impianto è dotato di Autorizzazione Integrata Ambientale rilasciata dalla Regione Lazio con Determinazione Dirigenziale B0201/09 del 30 gennaio 2009, con scadenza al 30 gennaio 2025 (durata di 16 anni in virtù della registrazione EMAS del sito). La Società ha presentato a maggio 2021, nel rispetto delle tempistiche previste dal calendario approvato dalla Regione Lazio, istanza di riesame dell’Autorizzazione Integrata Ambientale per l’adeguamento della medesima alle BAT Conclusions per impianti di trattamento di rifiuti (di cui alla Decisione di Esecuzione (UE) 2018/1147 della Commissione del 10 agosto 2018). Si segnala che la Società, anche per l’attività svolta, continua ad attuare tutte le iniziative necessarie alla tutela dei luoghi di lavoro, secondo quanto disposto dalla legislazione in materia e nel rispetto delle prescrizioni contenute nel documento Autorizzazione Integrata Ambientale. BERG detiene certificazioni non solo di Qualità (ISO 9001) ma anche Ambientale (ISO 14001 e ISO 45001) e, conseguentemente, ha ottenuto il rilascio del “Certificato di Eccellenza” che rafforza le tre singole certificazioni. Si segnala, inoltre, che la società ha ottenuto la certificazione EMAS del Bilancio Ambientale.
Opera su cinque siti (Ostra, Castelplanio, Fabriano, Falconara Marittima e Corinaldo, tutti nella Provincia di Ancona) con attività articolate in diversi contesti di mercato negli ambiti della selezione, trattamento, recupero e avvio a riciclo di rifiuti urbani da raccolta differenziata e di quelli prodotti nei circuiti industriali, del commercio e artigianato. Uno dei principali settori in cui opera la Società è quello della selezione secondaria dei polimeri derivanti dalla raccolta differenziata della plastica poiché l’impianto di Ostra è uno dei 30 centri nazionali convenzionato con il Consorzio Corepla, con il Coripet e con gli altri sistemi di EPR, preposto a svolgere le attività di selezione spinta per polimero e per colore della plastica derivante dalla raccolta urbana differenziata.
Altro importante ambito, da cui fin dall’avvio storico delle attività la Società ha successivamente sviluppato molta capacità di presìdio, è riferito alla selezione e valorizzazione dei rifiuti industriali (multimateriale). Questo settore di mercato è ancora oggi tra i principali del business aziendale. La Società è anche impianto di riferimento per la gestione dei PFU (pneumatici fuori uso), mercato per il quale detiene la leadership per le intere Regioni Marche e Umbria.
Si segnala che in data 3 novembre 2022, Cavallari ha acquisito il 100% del capitale sociale di Italmacero Srl, società attiva nella selezione e recupero di carta, cartone e di altri rifiuti non pericolosi (plastica, legno, metalli ferrosi). Il sito di Falconara è autorizzato per ingressare circa 13 kt/a, di cui 3,6 kt/a per operazioni di recupero.
Opera nel settore ambientale e, in particolare, in quello del trasporto, recupero e avvio al riciclo dei rifiuti speciali e urbani. In particolare, i rifiuti trattati sono principalmente la carta, la plastica, il legno, i metalli e i rifiuti ingombranti ed è un punto di riferimento nel territorio, essendo piattaforma per i principali consorzi di filiera come Comieco (Consorzio nazionale per il recupero e il riciclo degli imballaggi a base cellulosica), Corepla (Consorzio nazionale per il recupero e il riciclo degli imballaggi in plastica), Rilegno (Consorzio nazionale per il recupero e il riciclo degli imballaggi in legno), Ricrea (Consorzio nazionale per il recupero e il riciclo degli imballaggi in acciaio) e Cial (Consorzio nazionale per il recupero e il riciclo degli imballaggi in alluminio). Opera, inoltre, con le più grandi realtà, sia pubbliche che private, svolgendo l’attività di recupero dei rifiuti derivanti dalle raccolte differenziate dei comuni limitrofi e avendo tra i clienti le maggiori aziende private del territorio.
Si segnala che, in data 6 dicembre 2022, nell’ambito di una procedura a evidenza pubblica avviata da ASM Terni per l’individuazione di un operatore economico per il rafforzamento e l’estensione delle proprie linee di sviluppo strategiche, procedura aggiudicata da Acea SpA, che aveva partecipato per conto proprio e di alcune altre società del gruppo, tra cui Acea Ambiente Srl, quest’ultima ha conferito la partecipazione detenuta nel capitale sociale di Ferrocart, pari al 60% dello stesso, in ASM Terni.
Opera nel settore dei rifiuti in Abruzzo e si occupa della progettazione, realizzazione e gestione di impianti di trattamento, smaltimento e recupero dei rifiuti solidi urbani e di impianti di recupero energetico da fonti rinnovabili. Il perimetro di attività comprende: un impianto di trattamento meccanico biologico (TMB) con una capacità autorizzata di 270.000 t/anno, un impianto fotovoltaico, un impianto a biogas e due impianti di smaltimento. La Società detiene inoltre il 100% di Ecologica Sangro, società operante sempre in Abruzzo nel settore della gestione integrata dei rifiuti solidi urbani.
Si segnala che l’azione tecnico-commerciale costantemente assunta dall’azienda nella ricerca, in Italia e all’estero, di soluzioni di valorizzazione del CSS prodotto, ha permesso di compensare i costanti aumenti dei costi registrati presso gli altri impianti di destinazione finale e di ottimizzare il mix produttivo delle varie aree di attività aziendale.
L’impianto TMB della Società, per la sua collocazione strategica, è uno degli impianti di riferimento a sostegno dell’emergenza rifiuti della Campania e della Città di Roma. Inoltre, a causa dell’emergenza rifiuti della Città di Roma, la Regione Lazio ha chiesto alla Regione Abruzzo di sottoscrivere un accordo interregionale che permettesse una limitata circolazione del rifiuto tal quale indifferenziato tra le due regioni, permettendo agli impianti abruzzesi di dare eventuale disponibilità al trattamento dei rifiuti prodotti nella regione limitrofa. L’impianto di trattamento meccanico biologico (TMB) dei rifiuti e avvio degli stessi a recupero tramite produzione di CSS (Combustibile Solido Secondario) ha trattato, al 31 dicembre 2022, circa 242 mila tonnellate, in linea con il piano industriale.
La potenzialità di trattamento dell’impianto, senz’altro superiore, è stata comunque contenuta da una difficoltà a reperire gli sbocchi per il conferimento della quota di scarto da discarica (circa il 35% del materiale in ingresso) per effetto della carenza in regione di siti di smaltimento capienti.
Si fa presente che, con contratto di servizi perfezionatosi il 23 novembre 2022 tra Acea Ambiente e la sua controllata Deco, quest’ultima è divenuta affidataria delle attività funzionali all’esercizio del cosiddetto polo tecnologico CIRSU, polo destinato all’attività di conferimento, trattamento, recupero e smaltimento di rifiuti solidi urbani, composto da beni mobili, immobili, impianti e discariche, tra cui la discarica denominata “Grasciano 2”. Con determinazione n. DPC026/306 del 13 dicembre 2022 della Regione Abruzzo, Deco ha ottenuto la volturazione delle Autorizzazioni Integrate Ambientali, prima facenti capo ad Acea Ambiente, la quale era divenuta titolare del polo a seguito dell’avvenuta aggiudicazione della procedura competitiva di vendita promossa dal Tribunale di Teramo nell’ambito della procedura fallimentare del CIRSU - “Consorzio Intercomunale Rifiuti Solidi Urbani”.
A partire dal 16 gennaio 2023, sono iniziati i conferimenti presso la discarica di Grasciano2. Per far fronte alle necessità logistiche dell’impianto TMB di Chieti, la Società si è dotata di una autorizzazione alla gestione di uno stoccaggio R13 presso il Comune di Ortona, che sarà funzionale a garantire la necessaria flessibilità per le spedizioni all’estero del Combustibile Solido Secondario prodotto dall’impianto. In data 23 gennaio 2023, Acea Ambiente ha acquisito dalla Rem SpA il residuo 35% del capitale sociale di Deco, diventandone così socio unico.
Ubicata a San Giovanni Ilarione in Provincia di Verona, opera nella gestione, recupero e riciclo dei rifiuti provenienti dalla raccolta.
La Società si occupa della lavorazione e riciclo di plastiche miste (circuito Corepla e Coripet) per la produzione di materie prime seconde e di combustibile solido secondario con una capacità di circa 55.000 t annue. In particolare, la Società sottopone il rifiuto plastico in ingresso a trattamenti meccanici e manuali e di lavaggio con lo scopo di produrre MPS (Materie Prime Seconde) nonché di recupero di: imballaggi in plastica, rifiuti urbani in materiale plastico provenienti dalla raccolta differenziata, plastiche e gomme provenienti dalle attività industriali. La Società opera nel settore del recupero delle plastiche, con molteplici rapporti con i Consorzi di Filiera, sia per le attività di selezione che per la fase di successivo riciclo. Esegue, altresì, le attività di progettazione, realizzazione di impianti di selezione e riciclo, eseguendo con regolarità anche attività di manutenzione della medesima impiantistica in favore di numerosi player soprattutto presenti nel centro- nord Italia. L’impianto di San Giovanni Ilarione ha continuato a eseguire con regolarità le prestazioni previste dai contratti stipulati sia con i Consorzi di Filiera sia con i conferitori contrattualizzati materiale in ingresso. Si registra un deciso incremento delle richieste delle materie prodotte con un incremento del parco clienti interessati a incrementare il livello di riciclato all’interno delle filiere di produzione. Nel primo semestre dell’esercizio 2022, l’impianto è stato interessato da un intervento di adeguamento tecnico, che ha permesso la realizzazione di una nuova linea di trattamento (separatore gravimetrico), con la produzione sia di pellet sia di flakes. La nuova linea ha, da subito, garantito l’ampliamento del mercato di riferimento e una naturale diversificazione.
Società attualmente non operativa ma che diventerà un Centro convenzionato Corepla per selezione secondaria plastica CSS (Suddivisione della plastica nelle diverse categorie polimeriche da avviare a selezione).
Nel corso del mese di febbraio 2022, Acea Ambiente ha acquisito il 70% della partecipazione operante nel settore del recupero e dell’avvio a riciclo di rifiuti plastici per la produzione di materie prime seconde. In particolare, la Società sottopone il rifiuto plastico in ingresso, proveniente da circuito urbano e industriale, a trattamenti meccanici di separazione, triturazione, selezione automatica, lavaggio e granulazione. La società è ubicata a Cellino Attanasio, in Provincia di Teramo. Si segnala che, nel corso del primo semestre del 2022, l’impianto della Società ha subìto un intervento di adeguamento tecnico, che ha permesso di completare l’installazione di alcune linee produttive per potenziare l’attività, aumentando i quantitativi di materiali sottoposti a lavorazione, e incrementare così la gamma di prodotti offerti, garantendo un ampliamento del mercato di riferimento.
Nel mese di ottobre, Acea Ambiente ha acquisito il 70% del capitale di Tecnoservizi Srl, società attiva nel segmento dei servizi di raccolta, trattamento e recupero dei rifiuti differenziati e indifferenziati, rappresentando, da oltre 25 anni, un riferimento stabile e consolidato nel delicato sistema infrastrutturale del ciclo dei rifiuti urbani e speciali della Regione Lazio, essendo piattaforma per i principali consorzi di filiera. In particolare, la Società svolge la propria attività nel settore del recupero e dell’avvio a riciclo di rifiuti industriali, civili, ospedalieri liquidi e solidi, urbani, speciali; i rifiuti trattati sono principalmente rifiuti edili, sanitari, carta, multimateriale, legno, i metalli e i rifiuti ingombranti. La Società ha una capacità autorizzata di trattamento di 210 mila tonnellate annue e opera nella Provincia di Roma, svolgendo attività di trasporto e smaltimento e recupero di rifiuti urbani, speciali pericolosi e non pericolosi, quali carta, plastica, legno, vetro, metallo ecc. provenienti dalla raccolta differenziata di Comuni, Enti e Industrie.
L’esercizio 2022 è stato caratterizzato da forti oscillazioni dei valori del mercato di riferimento, sia per quanto concerne le materie prime, che la vendita delle materie prime seconde. Anche il settore edilizio ha registrato forti oscillazioni con un andamento che si è regolarizzato solo alla fine dell’anno. Queste condizioni hanno poi interessato i siti di smaltimento finale, con un innalzamento dei prezzi di conferimento fino a tutto il mese di agosto. In ogni caso, è stato garantito lo svolgimento e l’incremento dei servizi con grandi realtà industriali, sia pubbliche che private, anche attraverso la partecipazione a procedure di evidenza pubblica per lo svolgimento dei servizi.
La Società è attiva nel trattamento meccanico e recupero di rifiuti urbani differenziati (imballaggi misti, frazioni monomateriale) e speciali non pericolosi. è proprietaria di un impianto nell’area di Ancona Nord, con una capacità autorizzata di 13 mila tonnellate.