Il servizio di fognatura e il sistema di depurazione

[GRI - 103-3], [GRI - 302-1], [GRI - 303-1], [GRI - 303-2], [GRI - 303-4], [GRI - 306-1],
Servizio di fognatura

Dopo gli utilizzi della risorsa per i diversi scopi civili, l’acqua viene raccolta attraverso le condotte fognarie ed avviata agli impianti di trattamento dei reflui, presso i quali avviene la depurazione che consente la rimozione degli inquinanti tramite processi fisici (filtrazione, sedimentazione, flocculazione) e biologici (degradazione aerobica e/o anaerobica della sostanza organica con batteri) e la produzione di fanghi.
Grazie a 860 impianti di depurazione (di cui 489 gestiti da Acea Ato 2, Acea Ato 5, AdF, Gori e Gesesa), i volumi di acque complessivamente trattati dalle principali Società del Gruppo197 sono stati, nel 2022, 940 Mm3, di cui 759 Mm3 da parte di Acea Ato 2, Acea Ato 5, Gori, AdF e Gesesa198. Il numero complessivo degli impianti di depurazione è diminuito, passando, tra il 2019 e il 2022, da 895 a 860 impianti, grazie al progetto di centralizzazione del trattamento delle acque reflue per razionalizzare il servizio, che coinvolge le principali Società (si veda anche il box di approfondimento su Acea Ato 2). I volumi di acque reflue trattate e la copertura percentuale dei servizi di fognatura e depurazione, sul totale delle utenze servite da acquedotto, per le società Acea Ato 2, Acea Ato 5, Gori, AdF e Gesesa sono riportati nelle tabelle nn. 57 e 58. Le reti fognarie gestite complessivamente nel 2022 sono 22.004 km, di cui 13.225 km afferenti alle cinque Società elencate.

Tabella n. 57 – Volumi di acque reflue trattate dalle Società idriche operative nel Lazio, in Campania e in Toscana (2020-2022) (Mm³)

società 2020 2021 2022 destinazione
Acea Ato 2 596,9 601,5 589,5 99,7% restituite all’ambiente (fiume/fosso), mare (0,2%) e suolo (0,1%)
Acea Ato 5 21,2 25,0 14,8 corpo idrico superficiale (fiume)
Gori 70,1 124,0 117,5 corpo idrico superficiale e mare (in mare, nel 2022, il 24%, pari a circa 28 milioni di metri cubi199)
AdF 23,3 25,9 25,6 corpo idrico superficiale e mare (in mare lo 0,9%)
Gesesa (*) 2,2 2,3 1,8 corpo idrico superficiale (fiume)

(*) Gesesa nel 2020 ha avviato l’installazione di misuratori di portata all’ingresso degli impianti di depurazione. I dati sono stimati.

Grafico n. 56 – Reti fognarie delle principali Società del Gruppo in Italia (2022)

Grafico 56

N.B.: I chilometri inseriti nel grafico sono i dati georeferiti.

L’acqua in uscita dagli impianti citati, dopo aver subito i trattamenti di depurazione descritti, presenta caratteristiche chimiche e biologiche compatibili con la vita del corpo idrico ricettore ed in accordo con i valori dei parametri stabiliti (ai sensi del D. Lgs. n. 152/2006).
Quasi il 100% delle acque reflue trattate, che possono definirsi interamente “acqua dolce” contenendo meno di 1.000 mg/l di solidi disciolti totali, confluisce in corpi idrici superficiali. Solo lo 0,2% delle acque trattate da Acea Ato 2 è scaricato in mare, lo 0,9% delle acque trattate da AdF ed il 24% delle acque trattate da Gori, pari a circa il 4% delle acque trattate totali200. La quota parte delle acque scaricate in mare da Gori transita in condotte sottomarine, a seguito del trattamento presso gli impianti di depurazione costieri della Penisola Sorrentina (Sorrento, Massa Centro e Marina del Cantone), dell’isola di Capri (Gasto, Occhio Marino e La Selva) e di Foce Sarno. I bacini principali impattati dallo scarico sono presentati nella tabella n. 59.

Tabella n. 58 – Copertura percentuale dei servizi di fognatura e depurazione sul totale utenze delle Società idriche in DNF (2020-2022)

società 2020 2021 2022
  fognatura depurazione fognatura depurazione fognatura depurazione
Acea Ato 2 (*) 91,7% 88,4% 91,5% 88,3% 91,6% 88,4%
Acea Ato 5 66,8% 57,3% 67,1% 57,7% 69,6% 60,7%
Gori 84,0% 70,4% 86,7% 76,1% 87,5% 77,6%
Gesesa 80,6% 33,9% 80,6% 34,8% 82,9% 34,6%
AdF 84,2% 73,6% 84,1% 74,8% 84,1% 76,%

(*) I dati 2022 comprendono una quota parte in stima afferente alle utenze dei comuni di nuova acquisizione ancora non migrati nei sistemi commerciali di Acea Ato 2.

Tabella n. 59 – Bacini idrografici impattati dagli scarichi delle Società idriche in DNF

società bacini idrografici impattati
Acea Ato 2 bacini dei fiumi Tevere, Aniene, Mignone e Arrone
Acea Ato 5

bacini dei fiumi Gari, Sacco, Cosa e Liri, fosso della Maddalena affluente del fiume Sacco, fosso del Diluvio

affluente del lago di Canterno

Gesesa bacini dei fiumi Calore, Sabato, Isclero e Tammaro
Gori bacino idrografico del fiume Sarno e nei Regi Lagni
AdF bacini dei fiumi Ombrone, Orcia, Fiora, Albegna, Elsa, Pecora

NB: le acque reflue prima di essere scaricate sono trattate nei depuratori gestiti dalle Società stesse.

Le Società operative nel comparto idrico sono impegnate nell’aumentare la capacità e l'efficienza dei depuratori tramite interventi di potenziamento di alcuni e di dismissione di altri (si veda il box dedicato agli interventi di Acea Ato 2).

PROSEGUE LA CENTRALIZZAZIONE DEGLI IMPIANTI DI DEPURAZIONE DI ACEA ATO 2

Per migliorare la qualità dell’acqua depurata, Acea Ato 2 ha definito un Piano di centralizzazione degli impianti di depurazione finalizzato a razionalizzare il servizio, accentrando, dove sostenibile, il trattamento depurativo in un numero ristretto di impianti individuati mediante lo studio del territorio sia dal punto di vista geomorfologico che urbanistico.
A fronte di un numero elevato di depuratori gestiti (compresi anche i soli condotti) di taglia piccola e medio-piccola (119 impianti di depurazione di potenzialità inferiore o uguale a 10.000 A.E.), infatti, la copertura del servizio è garantita in massima parte dagli impianti di depurazione grandi e medio-grandi (52 impianti di depurazione di potenzialità pari o superiore a 10.000 A.E.). Nell’ultimo triennio (2020-2022) sono stati eliminati 17 depuratori di piccola e media potenzialità.
La riduzione della frammentazione a favore di impianti di dimensioni medio-grandi, accompagnata dall’integrazione dei sistemi di collettamento fognario, ha consentito un maggior controllo sull’efficacia della depurazione e contemporaneamente una ottimizzazione dei costi di gestione ed energetici.
Acea Ato 2 ha quindi redatto un piano di razionalizzazione, che tiene in aggiornamento, scegliendo caso per caso tra la centralizzazione ed il potenziamento dei piccoli impianti. La soluzione ottimale dipende da molti fattori che devono essere attentamente valutati con riferimento al caso specifico. Nel 2022 il Piano di centralizzazione ha raggiunto l’obiettivo di ulteriori 4 impianti di depurazione minori eliminati (Carchitti nel comune di Palestrina, Morosina nel comune di Ciampino, Parco della Tiburtina nel comune di Roma, Santa Palomba nel comune di Pomezia).

Le Società gestiscono i processi depurativi nel rispetto delle prescrizioni autorizzative a cui ogni impianto è soggetto ed in considerazione del contesto regolatorio in cui opera. I limiti allo scarico sono stabiliti per ogni impianto, mediante atto autorizzativo rilasciato dall’Ente amministrativo competente che, in base a valutazioni di carattere tecnico-ambientale in fase istruttoria, può fissare parametri più prescrittivi rispetto a quelli nazionali. In tal senso, ad esempio, il contesto normativo in cui opera Acea Ato 2 è caratterizzato da standard prescrittivi allo scarico mediamente più elevati rispetto al riferimento normativo nazionale, anche per Acea Ato 5, relativamente alla qualità delle acque scaricate, gli atti autorizzativi prescrivono limiti allo scarico più restrittivi rispetto a quanto dettato dalla normativa di settore. Ciò in applicazione del principio di precauzione.
Le Società che effettuano controlli analitici per verificare il buon trattamento delle acque indicano le percentuali di non conformità ai limiti imposti allo scarico, che risultano molto contenute rispetto al totale delle analisi effettuate: 2,8% per Acea Ato 2, circa lo 0,8% per Acea Ato 5, 0% per Gori, 3,4% per AdF e 0,3% per Gesesa201.

Grafico n. 57 – Controlli analitici sulle acque reflue totali e per Società (2022)

Grafico 57

Le 135.906 determinazioni eseguite da Acea Ato 2 sulle acque reflue hanno confermato le alte performance di abbattimento raggiunte nel processo di depurazione. Nell’area “storica” gestita da Acea Ato 2, che include Roma e Fiumicino, i principali impianti di depurazione hanno trattato, nel 2022, circa 510 milioni di metri cubi di acque reflue, un dato leggermente inferiore all’anno precedente (516 milioni di metri cubi nel 2021). Considerando anche i depuratori minori e gli impianti dei comuni acquisiti nell’ATO 2 (complessivamente sono 164) si arriva ad un volume totale di 589 milioni di metri cubi di acque reflue trattate (erano 602 Mm3 nel 2021).
La tabella n. 60 illustra i valori dei più importanti parametri in uscita dai depuratori principali di Acea Ato 2, Acea Ato 5, Gori, AdF e Gesesa. Altri indicatori di efficienza di depurazione sono descritti nella sezione Le performance di sostenibilità ambientale – area idrica del Bilancio ambientale.

Tabella n. 60 – Parametri in uscita dei depuratori principali gestiti da Acea Ato 2, Acea Ato 5, Gori, AdF e Gesesa (2022)

  Acea Ato 2 Acea Ato 5 Gori AdF Gesesa (Benevento) limiti di concentrazione in acque superficiali
(D. Lgs. n. 152/06)
             
parametro media dei valori (mg/l)
BOD5 4 7 8 9 8 ≤ 25
COD 24 24 23 40 18 ≤ 125
SST 8 5 19 12 2 ≤ 35

azoto

(ammoniacale, nitrico e nitroso)

6 7 8 19 6 -
fosforo 2 1 1 3 1 -
  quantità in uscita (t)
COD 15.721 822 2.749 654 32 -
SST 4.713 211 2.227 205 8 -

I fanghi prodotti durante il processo di depurazione sono, in gran parte, avviati a recupero di materia (si veda in Area Ambiente, il paragrafo L’intermediazione e il trasporto dei rifiuti; si veda anche il capitolo Gli scarti).
Nel 2022 sono proseguite le attività finalizzate alla riduzione del quantitativo di fanghi prodotti dagli impianti di depurazione gestiti dalle Società del Gruppo.
Per i dettagli rispetto a tali attività portate avanti dalle singole Società per ridurre la produzione di fanghi ed efficientare i processi di trattamento si faccia riferimento al paragrafo La gestione e la minimizzazione dei rifiuti prodotti nel capitolo Gli scarti.
Acea Ato 2, nel 2022, ha ottenuto l’autorizzazione alla costruzione di due impianti di upgrading del biogas prodotto dai processi di digestione anaerobica dei depuratori di Roma Nord e Roma Est per la produzione di biometano (attraverso un processo di raffinazione) e la immissione nella rete gas gestita da Italgas Reti. La produzione di biometano che, a regime, si stima complessivamente pari a circa 2,6 milioni di Sm3/anno, sarà incentivata a partire da gennaio 2024202. Infine, si evidenzia che entrambi i progetti sono stati inseriti nella graduatoria definitiva delle proposte ammesse a finanziamento del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR)203.

197 I dati relativi al numero degli impianti di depurazione, ai volumi trattati, alle consistenze delle reti e ai controlli si riferiscono alle principali Società del Gruppo operative in ambito idrico, incluse tre Società partecipate e non consolidate integralmente: Acque, Publiacqua e Umbra Acque.
198 Gesesa ha iniziato nel 2020 a installare i primi misuratori di portata su alcuni impianti e a stimare le quantità di acque reflue trattate; l’attività è proseguita anche nel 2022.
199 Gli impianti che scaricano a mare per la Società Gori sono quelli dell'isola di Capri, della penisola sorrentina e della Foce Sarno.
200 Lo scarico delle acque, come il prelievo, avviene in zone potenzialmente a stress idrico, così come definito dal già citato Aqueduct Water Risk Atlas. 201 Per le Società elencate si tratta del valore M6, come definito da ARERA, tranne che per Gesesa, che al momento della pubblicazione non dispone del dato suddetto e riporta un dato di non conformità con altra modalità di calcolo.
202 A novembre 2022 sono state accolte dal GSE le richieste di qualifica a progetto dei due impianti per la tipologia di incentivazione prevista dall’art. 6 del D.M. 2 marzo 2018: incentivazione decennale relativa alla produzione di biometano cosiddetto “avanzato” in quanto prodotto da una materia prima “avanzata” quale è il fango derivante dai processi di depurazione delle acque reflue urbane.
203 Investimento “1.1 Linea d’Intervento C del PNRR” ma con un contributo erogabile pari a zero per esaurimento del pertinente plafond (Decreto MITE del 21/12/2022).

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