Lettera agli stakeholder

[GRI - 102-22],

Il 2022 è stato un anno caratterizzato da eventi significativi sotto il punto di vista sociale, geo-politico ed economico che hanno reso il contesto di riferimento molto sfidante. Acea, nelle particolari contingenze, ha voluto imprimere un’ulteriore accelerazione al proprio percorso di sviluppo sostenibile, ponendo in atto iniziative significative negli ambiti ESG.

Solo per richiamare qualche esempio, nel comparto idrico, abbiamo conseguito una riduzione dei volumi di risorsa idrica persi del 6% rispetto al 2021 (e del 14% rispetto al 2020), siamo arrivati al 42% di energia green sul totale di energia elettrica venduta ai clienti del mercato libero, abbiamo incrementato del 31% rispetto all’anno precedente la produzione di compost di qualità, abbiamo puntato sulla formazione delle nostre persone, erogando circa 208.400 ore di formazione e, in materia di parità di genere, Acea SpA è stata la prima multiutility italiana ad ottenere la certificazione UNI/PdR 125:2002.

La spinta verso un futuro di successo sostenibile, inoltre, trova la sua piena espressione nell’edizione aggiornata del Codice Etico del Gruppo, approvata dal Consiglio di Amministrazione di Acea SpA nel novembre 2022, che richiama tra i suoi valori e principi fondamentali la sostenibilità, la responsabilità verso gli stakeholder e la tutela ambientale.

Tali riferimenti valoriali acquistano pienezza di significato solo se trovano concreta applicazione nella gestione aziendale e, non a caso, il medesimo Codice li declina facendo riferimento alla pianificazione di investimenti, alla conduzione di attività finalizzate al perseguimento del successo sostenibile, in breve, all’effettiva integrazione degli aspetti sociali e ambientali nelle strategie di crescita aziendali. Acea ha dimostrato, infatti, superando un secolo di operatività, la propria capacità di crescere ed evolvere costantemente al passo con il rapido modificarsi delle esigenze di contesto, mettendo a disposizione le infrastrutture di qualità indispensabili a favorire l’evoluzione del contesto stesso e pertanto di saper essere sostenibile. Basti pensare, oggi, ai processi di digitalizzazione e alle frontiere dell’innovazione, che rappresentano due leve trasversali chiave. La digitalizzazione e l’informatizzazione hanno avuto e stanno avendo impatti rilevanti su tutte le attività, che si tratti della gestione delle infrastrutture da remoto, che ottimizza i processi e consente la rapida intercettazione delle necessità di intervento e la velocizzazione dell’intervento stesso, o della trasformazione dei canali di contatto con i clienti, oggi evoluti ed esigenti, o ancora delle modalità di svolgimento delle attività da parte dei dipendenti. L’innovazione e la ricerca consentono di esplorare nuove possibilità e modalità operative, e spingono verso l’evoluzione dei business gestiti; basti pensare agli spazi, prima non immaginati, che sta aprendo l’economia circolare e ai passi veloci che dovremo intraprendere per accelerare la transizione ecologica, con proattività rispetto ad istanze di trasformazione che coinvolgono non soltanto le realtà imprenditoriali del nostro Paese, ma le economie mondiali.

Attualmente, la ricerca applicata alla nostra realtà operativa ci permette, ad esempio, l’utilizzazione di droni per le ispezioni delle reti o di sofisticati strumenti di intelligenza artificiale per l’implementazione di modelli previsionali sulla disponibilità della risorsa idrica, ma anche la smartizzazione delle infrastrutture energetiche, sempre più importante in relazione all’evoluzione delle reti flessibili e delle “comunità energetiche” – la società del Gruppo che cura la distribuzione dell’energia elettrica, Areti, insieme con RSE (Ricerca sul Sistema Energetico), supporta il Ministero per la Transizione Ecologica nel progetto Green Powered Future Mission, sullo sviluppo delle smart grid -, o ancora ci consente di effettuare analisi molto avanzate sui microinquinanti organici emergenti nelle acque ed altresì di identificare materie prime seconde ed esplorare nuove possibilità di riuso. Nell’anno appena trascorso le Società dell’area Ambiente, impegnate nell’economia circolare, hanno ricevuto due premi EMAS per progetti di ricerca e sperimentazione all’avanguardia in quest’ambito, uno di questi, ad esempio, sul riuso delle ceneri leggere e pesanti, che sono un rifiuto del processo di termovalorizzazione. Pertanto gli spazi destinati ad ulteriori evoluzioni si ampliano.

Ciò che intendiamo per successo sostenibile non può prescindere dalla preservazione dell’ambiente naturale, dall’incremento della capacità di adattamento e previsione a fronte dei cambiamenti climatici già intervenuti e dall’impegno nel contribuire a mitigarne gli effetti futuri, né può prescindere dall’inclusività sociale, che per le nostre attività si esprime nell’offerta di servizi essenziali di qualità crescente, di infrastrutture evolute che accompagnino la crescita dei territori nei quali operiamo, ed anche nell’avere chiaro l’impegno su salute e sicurezza, sulla stabilità dell’impiego, sull’importanza della formazione continua, sul coinvolgimento dei talenti e delle nuove generazioni, sul contributo al benessere della persone e della collettività. Su questi fondamenti, indirizzeremo gli sviluppi futuri del Gruppo.

 

La Presidente
Barbara Marinali
L'Amministratore Delegato
Fabrizio Palermo

 

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