L’analisi del contesto e il modello di business

[GRI - 102-6], [GRI - 102-22], [GRI - 102-29], [GRI - 103-1], [GRI - 103-3], [GRI - 201-2], [GRI - 203-1], [GRI - 204-1], [GRI - 301-1], [GRI - 302-1], [GRI - 303-1], [GRI - 304-1], [GRI - 305-1], [GRI - 306-1], [GRI - 308-1], [GRI - 401-1], [GRI - 403-1], [GRI - 404-1], [GRI - 405-1], [GRI - 406-1], [GRI - 414-1], [GRI - 417-1],

ANALISI DEL CONTESTO

Acea monitora il contesto di riferimento, intercettando e analizzando i fattori che possono assumere rilievo per le proprie attività, come gli ambiti competitivi, di sostenibilitànormativi e regolatori e che possono influire sul perseguimento degli obiettivi strategici. A questi fattori esterni si aggiunge il contesto interno al Gruppo, da considerarsi sia in termini organizzativi sia in relazione agli impatti energetici e ambientali, allo sviluppo delle persone, alla tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori, alla protezione degli asset aziendali, alla gestione sostenibile e responsabile della catena di fornitura.

IL MERCATO ENERGETICO ED I CONCORRENTI

A seguito della conversione in legge del D. L. 183/2020 (c.d. “Milleproroghe”), con L. 21/2021, la cessazione dei regimi di tutela dei prezzi per i clienti domestici e le micro-imprese era stata prorogata al 1° gennaio 2023 mentre con la legge di conversione del D. L. 152/2021 di attuazione del PNRR, intervenuta successivamente, sono state definite tempistiche e modalità per la gestione del passaggio al mercato libero, tramite un regime di Tutela graduale. In particolare le micro-imprese saranno servite in Tutela graduale dal 1° gennaio 2023, da parte di fornitori individuati tramite aste nel 2022, mentre i clienti domestici saranno serviti in Tutela graduale da parte di fornitori individuati tramite aste che si dovranno svolgere entro il 10 gennaio 2024. I clienti vulnerabili e in condizione di povertà energetica, infine, saranno serviti in maggior tutela fin quando non sarà resa disponibile un’offerta ad hoc da parte di tutti i venditori, come definita dall’ARERA.

Nella vendita dell’energia, la prospettiva di superamento del servizio di maggior tutela comporterà l’incremento di competitività tra gli operatori e la ricerca di elementi distintivi a valore aggiunto, da perseguire tramite investimenti in innovazione tecnologica, digitalizzazione e sostenibilità. Per quanto riguarda i clienti sul mercato libero, Acea Energia consolida il proprio posizionamento rispetto alle tematiche di sostenibilità e tutela dell’ambiente, prosegue infatti l’offerta di proposte commerciali green, a cui si aggiungono i prodotti a valore aggiunto quali caldaie, condizionatori, l’App Acea e-mobility per la ricarica delle auto elettriche e la possibilità di integrare alla fornitura energetica i servizi di telefonia grazie alla partnership con WindTre.

IL SISTEMA IDRICO INTEGRATO E LA DISTRIBUZIONE GAS

Il comparto idrico e la distribuzione del gas rappresentano ambiti di mercato in cui Acea intende porsi attivamente, valutando e partecipando alle nuove gare indette per la concessione del Servizio Idrico Integrato e del servizio di distribuzione gas, dalle diverse stazioni appaltanti (Regioni, Comuni, Enti d’ambito), sul territorio nazionale. Il Gruppo Acea può infatti competere agevolmente con gli altri operatori del settore essendo in possesso dei requisiti richiesti sul piano economico, finanziario, organizzativo, di esperienza maturata e sistemi certificati. Nel settore idrico, in particolare, il Gruppo ha pianificato interventi su infrastrutture strategiche di interesse per il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza ed ha in atto un processo di digitalizzazione dei processi commerciali nonché la marcata applicazione dell’innovazione tecnologica nella gestione delle infrastrutture.

IL MERCATO DEL WASTE MANAGEMENT

Il Gruppo Acea opera attraverso la gestione di impianti dislocati nel Lazio, Toscana, Umbria, Marche, Veneto, Piemonte, Abruzzo e Valle D’Aosta.

Acea Ambiente investe da anni nell’economia circolare, un impegno che si concretizza nel riciclo e recupero di materie prime seconde, nella trasformazione dei rifiuti organici in compost di alta qualità e in biogas per la produzione di energia elettrica, nell’integrazione con le attività idriche per il trattamento dei fanghi che derivano dalla fase di depurazione, nel trattamento dei rifiuti liquidi, nello smaltimento di rifiuti e nella termovalorizzazione di rifiuti.

Il Gruppo continua ad espandersi nel comparto, tramite l’acquisizione di impianti già presenti nel territorio per consolidare e ampliare le attività e il posizionamento nei Sistemi Consortili (COMIECO, COREPLA, CORIPET, CONIP, ecc.) con un progressivo aumento delle performance impiantistiche.

 IL MERCATO INGEGNERIA E SERVIZI

Relativamente al mercato dei servizi tecnici, Acea Elabori fornisce le proprie prestazioni in forma trasversale alle tre aree del Gruppo: Acqua, Energia, Ambiente. In particolare fornisce servizi di ingegneria – comprese progettazione opere, verifica finalizzata alla validazione dei progetti e direzione lavori – laboratorio analitico, ricerca innovazione e consulenza specialistica, nei settori del ciclo delle acque, del ciclo dei rifiuti e dell’energia. Attualmente tali attività vengono rese quasi esclusivamente nei confronti delle altre Società del Gruppo Acea (c.d. “mercato captive”) e, in parte residuale, nei confronti di terzi (c.d. “mercato non-captive”).

Relativamente al mercato non-captive Acea Elabori, in ottica di ampliamento delle sue attività, ha partecipato nel 2022 a gare relative ad attività di distrettualizzazione, rilievi e misurazioni, modellazione e piani di rete idriche e fognarie, progettazione e lavori su impianti. I committenti sono soprattutto gestori di servizi idrici integrati che richiedono servizi specialistici in supporto alla progettazione di interventi di razionalizzazione e riqualificazione delle reti e degli impianti del ciclo idrico integrato. La partecipazione alle gare avviene in RTI con altre Società, attuando le misure di condotta previste dal Modello Antitrust, dal Regolamento organizzativo Compliance Antitrust e Pratiche commerciali scorrette adottati da Acea.

IL MERCATO DELL’EFFICIENZA ENERGETICA

Il mercato dell’efficienza energetica edilizia è normato dal D. L. 34/2020 (Decreto Rilancio), convertito con L. 77/2020, che ha introdotto agevolazioni fiscali (superbonus al 110%), con possibilità di cessione del credito e sconto in fattura, per quei beneficiari che realizzano interventi di efficientamento energetico e consolidamento sismico sui propri edifici. In tale comparto, il Gruppo Acea, in particolare tramite le società Ecogena, Acea Innovation e Acea Energia, ha individuato opportunità di sviluppo di business sul settore residenziale. Nel corso del 2022 si sono manifestati alcuni sviluppi, come la rimodulazione dell’aliquota di detrazione, tramite la Legge di Bilancio 2023, criticità operative del settore, scarsa disponibilità di forniture e di manodopera qualificata e criticità nella gestione del credito d’imposta collegato ai relativi incentivi fiscali, che hanno ridotto le opportunità inizialmente individuate e suggeriscono la sospensione delle attività nel settore della riqualificazione edile.

GLI INVESTITORI ISTITUZIONALI

Nel corso del 2022 i mercati azionari globali hanno registrato un andamento negativo, influenzato in particolare dal rialzo dei prezzi dell’energia, anche per effetto del conflitto in Ucraina, e delle materie prime, che ha portato ad un aumento dell’inflazione e a un indebolimento della crescita del PIL a livello mondiale. I Paesi Europei hanno risentito maggiormente delle tensioni legate alle contromisure adottate dalla Federazione Russa come risposta alle sanzioni economiche applicate dall’Europa e del cambiamento delle politiche di approvvigionamento delle materie prime energetiche. In tale scenario, il PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza) si è confermato uno tra i principali fattori di crescita dell’Italia nel 2022. La Commissione Europea ha erogato le prime tranche dei finanziamenti previsti dal PNRR per i progressi compiuti dal nostro Paese nella realizzazione delle riforme e degli investimenti programmati, tra cui quelli in favore della transizione energetica e dell’economia circolare. Nell’attuale contesto macroeconomico i fondi sostenibili hanno mostrano una resilienza in linea con quelli “tradizionali”.

LO SVILUPPO SOSTENIBILE

Il conflitto in corso in Ucraina ha dimostrato nuovamente l’interconnessione del contesto globale, con effetti che si ripercuotono in tutte le aree del mondo. In ambito energetico, come noto, si sono avute conseguenze in seguito al blocco degli approvvigionamenti, che hanno spinto verso il rientro in esercizio di fonti energetiche inquinanti. L’Unione Europea ha reagito con il piano REPowerEU, allo scopo di ridurre la dipendenza dai combustibili fossili, provenienti dall’estero, e di accelerare la transizione verde. Lo scenario 2022 ha avuto un impatto critico sui costi energetici di imprese e famiglie per cui sono state approntate risposte di salvaguardia da parte delle istituzioni pubbliche.

livello climatico i dati dell’osservatorio UE Copernicus hanno registrato nel 2022 eventi climatici estremi, temperature record e gas serra in aumento a livello globale. In Europa, il perdurare di alte temperature ha comportato ripercussioni sull’agricoltura, sul trasporto fluviale e sulla gestione dell’energia. Le condizioni di siccità hanno portato anche ad un aumento del pericolo di incendi, che si sono verificati in numero insolitamente elevato nell’Europa sud-occidentale.

In tale contesto vanno inquadrate e valutate le iniziative istituzionali globali e nazionali dell’anno. La COP27 sul clima tenutasi in Egitto e la COP15 sulla biodiversità di Montreal, tra i cui obiettivi si evidenziano, ad esempio, l’estensione delle aree protette e la rigenerazione degli ecosistemi degradati (30% entro il 2030). A livello nazionale, si segnalano la riforma costituzionale degli art. 9 e 41 ed il Piano nazionale di adattamento ai cambiamenti climatici.

L’Europa ha assunto, nell’anno, alcuni specifici e rilevanti provvedimenti in materia di sostenibilità d’impresa. È stata pubblicata in GUUE la Corporate Sustainability Reporting Directive, evoluzione della Non-Financial Reporting Directive del 2014, che amplia la platea di imprese sottoposte ad obblighi di rendicontazione e introduce importanti novità, quali ad esempio la doppia materialità, la predisposizione di nuovi standard e l’inclusione dell’informativa nella Relazione alla Gestione. È avanzato il lavoro istituzionale sulla Direttiva relativa al dovere di diligenza delle imprese sulla tutela dell’ambiente e dei diritti umani nelle proprie “catene di attività”, che ha portato in dicembre all’adozione da parte del Consiglio UE del proprio orientamento in materia. Il Regolamento 2020/852 (c.d. “Tassonomia europea”) ha incluso, nel 2022, disciplinandone i criteri di vaglio tecnico, le attività collegate al nucleare e ai gas fossili tra quelle potenzialmente ecosostenibili; inoltre, al secondo anno di applicazione, prevede la rendicontazione da parte delle imprese dei KPI economici correlati oltre che alle attività ammissibili a quelle allineate.

GLI IMPATTI AMBIENTALI ED ENERGETICI

L’ambiente naturale è lo scenario entro cui si sviluppano le attività del Gruppo e come tale viene preservato con un uso responsabile ed efficiente delle risorse, la tutela delle sorgenti, la salvaguardia delle aree naturali dove insistono impianti e reti di servizio, la mitigazione degli impatti fisici e delle esternalità generate sul contesto ecologico dai processi operativi.

In novembre 2022 si è svolta a Sharm el-Sheikh la COP27. I negoziati hanno seguito linee d’azione relative a cinque tematiche: la decarbonizzazione, l’adattamento climatico, la natura, il cibo e l’acqua. La Conferenza si è conclusa con l’emanazione del Sharm el-Sheikh Implementation Plan. Tale accordo mantiene quanto ratificato nel Glasgow Climate Pact (COP26) che prevede l’impegno dei Paesi firmatari nel mantenere la temperatura globale al di sotto di 1,5°C di aumento rispetto ai livelli preindustriali ed evidenzia la necessità della transizione verso un sistema basato su fonti rinnovabili e riduzione dell’utilizzo dei combustibili fossili. Vengono incoraggiati gli sforzi per eliminare gradualmente il carbone, favorendo le fonti a basse emissioni e promuovendo l’eliminazione dei sussidi alle fonti fossili. A livello nazionale (Nationally Determined Contributions - NDC), i Paesi che non hanno ancora presentato i loro impegni nella decarbonizzazione, sono invitati a farlo, mentre quelli che lo hanno già fatto sono invitati ad aggiornarli entro il 2023. La principale novità riguarda l’introduzione del principio “loss and damage”, attraverso il quale è previsto il riconoscimento di indennizzi ai Paesi in via di sviluppo più vulnerabili per i danni climatici subìti. Il principio verrà attuato tramite la costituzione di un apposito Fondo.

Per quanto concerne il tema emissioni di gas climalteranti, anche nel 2022 Acea ha partecipato al Carbon Disclosure Project – CDP, ricevendo una valutazione pari a B, che posiziona l’Azienda in classe Management. Nel 2022 Acea, oltre ad aver pubblicato la sua prima Informativa climatica 2021, secondo le raccomandazioni TCFD, ha portato avanti un nuovo progetto volto ad arricchire l’identificazione dei rischi e le analisi di scenario climatico di medio-lungo periodo.

LA LEGISLAZIONE NEI MERCATI DI RIFERIMENTO, A LIVELLO LOCALE, NAZIONALE E SOVRA-NAZIONALE

Il contesto normativo di riferimento per il Gruppo Acea è ampio ed articolato in funzione della specificità dei business gestiti e della varietà degli ambiti su cui intervengono le discipline normative e regolatorie che incidono sull’operatività aziendale, dai profili amministrativi autorizzativi a quelli di tutela del mercato e della concorrenza. A tali aspetti si aggiunge la peculiarità della natura di Società quotata, con i relativi impatti normativi, ad esempio in termini di disciplina delle comunicazioni al mercato.

Come già evidenziato, le tensioni nel mercato energetico ed il proseguire dell’emergenza sanitaria Covid-19 hanno caratterizzato l’anno soprattutto per gli effetti sistemici sul “caro energia” e sul “caro materiali”, da cui è derivata un’azione legislativa specifica, iniziata dal Governo Draghi e proseguita con il nuovo Governo, mirata a mitigarne gli effetti.

In tal senso si inquadrano i diversi provvedimenti (D. L. 21/2022 – c.d. “D. L. Taglia prezzi”; D. L. 50/2022 – c. d. “D. L. Aiuti”; Legge di Bilancio 2023) che sono intervenuti per disciplinare il meccanismo di contributi solidaristici, a carico dei soggetti operanti nel settore energetico, per contenere gli effetti del caro bolletta su imprese e consumatori.

Sempre collegati alla situazione energetica straordinaria e rilevanti per l’impatto sulle imprese energetiche, rilevano i provvedimenti in tema di extraprofitti e sospensione delle modifiche unilaterali dei contratti di fornitura di elettricità e gas. Sul primo aspetto, il D. L. 4/2022 – c. d. “D. L. Sostegni ter” - ha previsto meccanismi di compensazione per i produttori da fonti rinnovabili che, alle condizioni previste, possono determinare un extraprofitto da versare al GSE; sul secondo tema, il D.L. 115/2022 – c. d. “D. L. Aiuti bis”, ha previsto la sospensione da parte delle imprese delle modifiche unilaterali dei contratti di fornitura energetica relativamente alla definizione dei prezzi, e il successivo D. L. 198/2022 – c.d. “D. L. Milleproroghe” – ne ha esteso il periodo di validità (30 giugno) escludendone l’applicazione per i contratti in scadenza.

Nel 2022 si sono svolte le consultazioni per il recepimento della Direttiva (UE) 2020/2184 concernente la qualità delle acque destinate al consumo umano, a seguito delle quali il Consiglio dei Ministri ha approvato a dicembre in esame preliminare lo schema del Decreto legislativo di recepimento. Le importanti novità in merito riguardano la revisione delle norme volte a proteggere la salute dagli effetti negativi derivanti dalla contaminazione delle acque destinate al consumo umano, garantendone “salubrità e pulizia”, anche attraverso una revisione dei parametri e dei valori di rilevanza sanitaria e la definizione di requisiti di igiene per i materiali che entrano in contatto con le acque potabili, l’introduzione di un approccio di valutazione e gestione del rischio più efficace ai fini della prevenzione sanitaria e della protezione dell’ambiente, anche sotto il profilo dei costi e dell’allocazione delle risorse rafforzando il ruolo dei Piani di Sicurezza dell’Acqua (PSA) ed infine il miglioramento dell’accesso equo per tutti all’acqua potabile sicura e delle informazioni pubbliche sulle acque destinate al consumo umano.

Nel 2022 è stata data attuazione alla delega sul riordino della normativa sui servizi pubblici locali con il D. Lgs. n. 201/2022, che riorganizza la disciplina, inserita tra gli obiettivi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), al fine di promuovere dinamiche competitive che portino a migliorare la qualità dei servizi pubblici e i risultati delle gestioni nell’interesse dei cittadini e degli utenti.

Di rilievo anche l’approvazione in via preliminare il 16 dicembre 2022 da parte del Consiglio dei Ministri dello schema del Decreto legislativo di rinnovo del Codice dei Contratti Pubblici, teso a semplificare la normativa in materia di appalti pubblici e concessioni al fine di assicurarne un’efficiente realizzazione. Il Codice si applicherà ai nuovi procedimenti dal 1° aprile 2023. Dal 1° luglio 2023 è prevista l’abrogazione del Codice precedente (D. Lgs. 18 aprile 2016, n. 50) e l’applicazione delle nuove norme anche ai procedimenti in corso.

LA REGOLAZIONE DELL’AUTORITÀ DI SETTORE

L’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente (ARERA) interviene nei settori di business di Acea (energia, idrico e ambiente) regolamentandone il funzionamento dal punto di vista della definizione degli standard tecnici e commerciali di servizio nonché di disciplina dei meccanismi di investimento.

Per la distribuzione dell’energia, ARERA definisce a livello nazionale parametri standard di qualità del servizio elettrico per ciascun ciclo di regolazione, suddivisi in commerciali (preventivi, lavori, attivazione/disattivazione della fornitura, risposte a reclami) e tecnici (continuità dell’erogazione del servizio). Vige il V periodo di regolazione sulla qualità dei servizi di distribuzione, misura e trasmissione che comprende gli anni 2016-2023. Dal 1° gennaio 2022, la delibera 566/2021/R/eel ha imposto l’applicazione del nuovo corrispettivo di capacità ai clienti del mercato elettrico volto a remunerare il sistema di disponibilità della capacità di generazione di energia elettrica, per assicurare il raggiungimento e il mantenimento dell’adeguatezza della capacità produttiva e garantire la copertura della domanda nazionale e dei necessari margini di riserva.

Nel settore idrico i driver evolutivi sono indicati dal progressivo avanzamento della regolazione dell’ARERA, che premia l’efficienza degli operatori, e dal maggior rilievo dei temi legati alla sostenibilità ambientale, oggetto di strategie politiche ed economiche funzionali, in particolare, a contrastare l’impatto dei cambiamenti climatici in atto.

La delibera 547/2019 ha provveduto a modificare ed integrare, con decorrenza primo gennaio 2020, la disciplina sulla qualità contrattuale declinando un sistema di incentivazione articolato in premi e penalità da attribuire, dal 2022, in ragione delle performance dei gestori.

A fine 2022, l’Autorità ha approvato con delibera 734/2022 la nota metodologica relativa alle prime risultanze istruttorie emerse nell’ambito del procedimento per le valutazioni quantitative previste dal meccanismo incentivante della qualità contrattuale sul biennio 2020-2021. Con riferimento alla qualità tecnica, con la delibera 183/2022 l’Autorità ha approvato la graduatoria dei gestori del servizio idrico in merito alle prestazioni di qualità tecnica conseguite nel biennio 2018-2019 attribuendo - per la prima volta dall’istituzione del meccanismo incentivante - premi e penalità agli operatori del settore.

Nel settore ambientale l’attività di ARERA, coerentemente con le competenze assegnate dalla Legge 205/17 (art. 1, comma 527), è finalizzata a regolare la gestione integrata dei rifiuti urbani nonché i singoli servizi che la compongono, garantendo l’accessibilità e fruibilità del servizio sul territorio nazionale e, al contempo, i livelli di erogazione del servizio, nonché l’adeguamento dell’assetto infrastrutturale per il raggiungimento degli obiettivi europei. Le competenze dell’Autorità si inseriscono in una governance settoriale a più livelli, connotata dalle competenze statuali sugli obiettivi generali (ivi inclusi i target di circolarità derivanti dalla normativa comunitaria, nonché l’adozione del Programma Nazionale di Gestione dei Rifiuti - PNGR) e da quelle locali (regionali) sulla programmazione dei servizi. In tale contesto rileva la delibera 363/2021 (c.d. MTR-2) – periodo regolatorio 2022-2025, con cui viene introdotta una prima regolazione dell’accesso agli impianti di chiusura del ciclo che quindi mira a promuovere una gestione efficiente e coerente con la gerarchia europea di gestione dei rifiuti (anche attraverso un meccanismo di perequazione, da adottare nel corso del 2023, volto ad incentivare le soluzioni impiantistiche di recupero di energia e materia e disincentivare i conferimenti in discarica).

LO SVILUPPO E L’INNOVAZIONE TECNOLOGICA

Il Modello di innovazione di Acea prevede lo sviluppo di partnership, di livello nazionale e internazionale, con attori dell’ecosistema dell’innovazione operativi nei settori di interesse strategico per il Gruppo, al fine di creare canali privilegiati di accesso a idee, opportunità di business e tecnologiche, ricerca accademica e nuovi talenti per innovare business, processi e prodotti aziendali.

In tale contesto è da segnalare, ad esempio, la conferma della partecipazione di Acea a Zero Accelerator, l’acceleratore verticale per supportare le migliori start-up e PMI innovative che sviluppano progetti e soluzioni tecnologiche in ambito greentech, e alla Casa delle Tecnologie Emergenti di Roma, primo living lab permanente per sviluppare la Smart City. Anche nelle relazioni con gli enti pubblici vengono promosse iniziative di collaborazione per la condivisione di impegni di ricerca e innovazione, in tale ambito, ad esempio, si inquadra il progetto Labsharing di Acea Elabori nato in collaborazione con ENEA, volto a valorizzare i rispettivi asset e mettere in comune laboratori, tecnologie e know how di alto livello per favorire la ricerca e il monitoraggio in campo ambientale con un approccio aperto al mondo dell’innovazione e della sostenibilità.

Nel 2022, Acea ha aperto e inaugurato, tramite il partner Mind The Bridge, una Innovation Antenna in Silicon Valley con l’obiettivo di creare relazioni e intercettare le tecnologie emergenti con impatto significativo nei settori in cui opera il Gruppo.

Acea si confronta anche con il mondo accademico e con specifici Osservatori, come quelli sulla Digital Innovation, sulla Startup Intelligence e sulla Space Economy afferenti al Politecnico di Milano.

LO SVILUPPO DEL CAPITALE UMANO

Le Persone rappresentano per ogni organizzazione un asset fondamentale per rimanere competitivi in un contesto economico e sociale in trasformazione. Acea presta ascolto alle esigenze delle proprie persone ed elabora una People Strategy declinata in progetti e iniziative.

Acea annualmente redige un piano Equality & Care che raccoglie gli obiettivi e i relativi progetti sia in ambito diversity & inclusion sia in ambito di welfare aziendale. Nel 2022 il Gruppo si è dotato di una Politica Equality Diversity & Inclusion, ha istituito il Comitato Equality, Diversity & Inclusion, che guiderà il processo di evoluzione culturale volto a promuovere e diffondere una cultura aziendale in materia, e ha nominato l’Equality, Diversity & Inclusion Manager, con la responsabilità di coordinare le attività di predisposizione e monitoraggio di un piano operativo delle iniziative e di supportare il Comitato. Acea SpA ha inoltre ottenuto la Certificazione UNI/PdR 125:2022 sulla parità di genere.

In Acea è sviluppato un sistema integrato di welfare aziendale, fondato sull’ascolto dei dipendenti e dei loro fabbisogni e declinato attraverso sei pilastri fondamentali: salute, benessere psicofisico, famiglia, misure di conciliazione, agevolazioni economiche e previdenza complementare. Numerose iniziative sono state attuate per implementare i pilastri del welfare, come, ad esempio, campagne di prevenzione sanitaria, servizi di supporto per il benessere psico-fisico e di sostegno alla genitorialità. Tali tematiche vengono condivise in un Comitato bilaterale, composto dai rappresentanti delle Società del Gruppo e delle Organizzazioni Sindacali.

Nell’ambito dei processi di formazione del Gruppo è stata costituta l’Accademy “Acea Business School” che eroga corsi in ambito manageriale, di ruolo, governance e digitale, rivolti a tutto il Gruppo e progettati con partner qualificati (Università, Business School, Centri di ricerca, ecc.). Nel 2022 è proseguito altresì l’investimento nelle competenze digitali.

LA GESTIONE SOSTENIBILE DELLA CATENA DI FORNITURA

Acea, consapevole del contributo positivo che una gestione sostenibile della catena di fornitura può offrire alla tutela dell’equilibrio ambientale, si impegna nel definire modalità d’acquisto che includano caratteristiche intrinseche dei prodotti e aspetti di processo che limitino l’impatto ambientale e favoriscano l’attivazione di iniziative mirate alla minimizzazione degli sprechi, al riutilizzo delle risorse e alla tutela degli aspetti sociali coinvolti negli appalti di beni, servizi e lavori. Nell’affrontare tale percorso, in tema di green procurement, Acea si avvale da diversi anni dell’utilizzo dei Criteri Ambientali Minimi vigenti, contemplando nelle proprie gare d’appalto anche aspetti premianti, non obbligatori.

Acea riconosce valore alle aziende della catena di fornitura che hanno scelto di certificarsi negli schemi qualità, ambiente, sicurezza ed energia ed ha intrapreso iniziative per valorizzare e promuovere le imprese che dimostrano di applicare criteri di sostenibilità, investire in formazione sulla sicurezza dei propri lavoratori e che si dotano di mezzi ecologici per lo svolgimento della loro attività.

Acea svolge verifiche di seconda parte (attraverso specifici audit presso i fornitori) con l’obiettivo di sensibilizzare ed essere di supporto al miglioramento continuo della catena di fornitura. Il coinvolgimento diretto dei fornitori e i momenti di confronto costituiti dalle verifiche periodiche, consentono di rilevare il livello di consapevolezza su temi emergenti di sostenibilità e forniscono l’occasione di considerare congiuntamente percorsi di miglioramento. Inoltre, Acea ha fissato standard contrattuali che prevedono espressamente l’adesione e osservanza sia al Modello di Organizzazione e Controllo 231 (qualora i fornitori non ne siano già autonomamente dotati), sia al Manuale di conformità alla normativa in materia antitrust e di tutela del consumatore – Principi generali nonché alla Politica Anticorruzione adottati da Acea.

In un’ottica crescente di monitoraggio della catena di fornitura, Acea ha ampliato, nel corso del 2022, il sistema di Vendor Rating di Gruppo, che comprende anche un indicatore premiante per gli aspetti legati alla sostenibilità sociale e ambientale (Ecovadis), quale strumento di analisi, valutazione e monitoraggio delle performance dei fornitori: nel corso del 2022 sono significativamente aumentati i fornitori valutati con Ecovadis.

LA SALUTE E SICUREZZA SUI LUOGHI DI LAVORO

La sicurezza vista come strategia, e non solo come compliance, si basa sulla volontà di incidere sulla diffusione capillare della cultura della sicurezza, coinvolgendo la totalità dei dipendenti, e sulla possibilità di misurare e monitorare i risultati. A tale fine Acea realizza campagne di sensibilizzazione sul tema ed ha adottato un avanzato modello di valutazione dei rischi e delle misure di controllo e mitigazione messe in atto. Iniziative di sensibilizzazione e coinvolgimento circa i temi su esposti riguardano anche appaltatori e sub appaltatori di Acea, partner fondamentali per la realizzazione dei business lungo la catena del valore. È attivo un Comitato di Coordinamento RSPP del Gruppo al fine di condividere i risultati delle prestazioni di sicurezza e mettere a fattor comune esperienze, buone pratiche e soluzioni sostenibili per prevenire il fenomeno infortunistico in azienda. Nel Gruppo è stata adottata la Dashboard H&S (Health & Safety) quale strumento per la rendicontazione delle prestazioni di salute e sicurezza sul lavoro che viene aggiornata continuamente implementando grafici che migliorino l’analisi dei dati forniti dalle Società del Gruppo.

In virtù della Legge n. 4 del 15 gennaio 2021 e dell’obbligo di tutelare la salute psicofisica dei dipendenti sui luoghi di lavoro previsto dall’art. 28 del D. Lgs. n. 81/08, Acea garantisce un approccio inclusivo, integrato e incentrato sulla prospettiva di genere per la prevenzione e l’eliminazione delle violenze nel mondo del lavoro. In tal senso, è stato previsto e inserito all’interno del Documento di Valutazione del Rischio un approfondimento legato a tali tematiche, con una valutazione del rischio più puntuale per tutti i gruppi omogenei e l’individuazione delle misure atte a prevenire e, se del caso, a contenere il rischio all’interno dei luoghi di lavoro.

È attivo dal 2020 il Comitato di Prevenzione Coronavirus, quale organo di Gruppo che ha lo scopo di monitorare con la massima attenzione la situazione epidemiologica e vigilare sull’evoluzione del quadro emergenziale, valutando le più opportune azioni da indicare nell’interesse esclusivo della salute, sicurezza e prevenzione di tutti i dipendenti del Gruppo Acea.

IL MODELLO DI BUSINESS

L’assetto organizzativo (grafico n. 3) pone in capo alla Holding il ruolo di indirizzo e coordinamento delle Società che compongono il Gruppo.

Acea SpA offre supporto gestionale tramite servizi di natura direzionale, legale, logistica, tecnica, finanziaria e amministrativa. La macrostruttura organizzativa di Acea SpA è articolata in Funzioni corporate, Direzioni e Aree Industriali cui riportano le Società operative (si veda il grafico n. 4).

Grafico n. 3 – Il Modello di Business Acea

Grafico 3

Grafico n. 4 – Organigramma di Acea SpA al 31.12.2022

Grafico 4

Il Gruppo Acea, tramite Società di cui detiene partecipazioni azionarie e nelle quali svolge il ruolo di soggetto industriale di riferimento, è attivo nelle filiere di attività di seguito illustrate. Le attività di business sono declinate nel Piano strategico (si veda il capitolo Strategia e sostenibilità), che definisce gli indirizzi di sviluppo aziendale in base alle valutazioni delle opportunità offerte dal mercato, del contesto di riferimento normativo e sociale, del sistema di governance e di un’attenta identificazione e ponderazione dei rischi che possono interferire nel conseguimento degli obiettivi. Il Gruppo Acea persegue una gestione aziendale coerente con i principi di sviluppo sostenibile e pone la massima attenzione alle interazioni con l’ambiente naturale e alle relazioni con gli stakeholder.

FILIERA IDRICA: SERVIZIO IDRICO INTEGRATO

Filiera idrica

La filiera idrica: partendo da un’attenta analisi di sorgenti e falde e dei potenziali impatti dei processi operativi su di esse - per esempio mediante la definizione e il monitoraggio di distretti idrici e l’elaborazione dei bilanci idrici, per tutelare la risorsa e bilanciarne i flussi vitali con le esigenze del consumo umano - Acea controlla e garantisce la qualità dell’acqua durante il percorso di captazione e distribuzione, nel rispetto degli standard normativi previsti per gli utilizzi finali. Altrettanta cura è destinata alle fasi di raccolta dei reflui e depurazione utile a restituire all’ambiente la risorsa nelle migliori condizioni possibili, riavviandola al suo ciclo naturale. Molto impegno viene dedicato ad incrementare la resilienza delle infrastrutture idriche, all’innovazione tecnologica applicata alla gestione (ad esempio telecontrollo, sensori, monitoraggi satellitari ecc.) e alla digitalizzazione dei processi.

FILIERA ENERGIA: GENERAZIONE

Filiera energia

Produzione di elettricità: Acea, tramite l’area di business dedicata alla produzione, genera energia presso centrali idroelettriche, centrali termoelettriche (cogenerazione ad alto rendimento) ed impianti fotovoltaici. In particolare Acea sta sviluppando strategicamente la propria posizione nel comparto di generazione solare, anche tramite accordi di partnership con importanti operatori finanziari a sostegno del piano di investimenti, di accrescere in maniera significativa la propria capacità installata sul medio termine.

FILIERA ENERGIA: DISTRIBUZIONE

Filiera energia

Distribuzione di elettricità: Acea fornisce agli utenti l’energia elettrica grazie ad una rete capillare di distribuzione costantemente manutenuta, aggiornata e sviluppata secondo logiche di resilienza capaci di supportare la crescente elettrificazione dei consumi. Lo sviluppo digitale e innovativo dei servizi, stimolato e richiesto da un mercato sempre più evoluto, impegna il Distributore ad orientarsi verso soluzioni in ottica di smart city e ad adottare una logica evoluta di demand side management ed efficienza energetica.

FILIERA ENERGIA: COMMODITY E SERVIZI A VALORE AGGIUNTO

Filiera energia

Vendita di energia, gas e servizi a valore aggiunto: l’acquisto delle commodity (energia e gas) avviene mediante contratti bilaterali o scambi su piattaforme di mercato (Borsa elettrica), ove Acea Energia, in base alle proprie politiche commerciali, si approvvigiona per rifornire i clienti. La Società sviluppa relazioni con i clienti, in base alla loro tipologia, mediante canali di contatto sempre più innovativi e digitali. La promozione delle offerte commerciali avviene, oltre a canali pull (shop, sito internet, sportelli), mediante agenzie di vendita appositamente selezionate, formate e monitorate nelle pratiche commerciali messe in atto. Un ambito di sviluppo incrementale delle Società del comparto riguarda la realizzazione di smart services, quali mobilità elettrica, riqualificazione energetica residenziale e compostaggio diffuso.

FILIERA AMBIENTE: ECONOMIA CIRCOLARE

filiera ambiente

Valorizzazione dei rifiuti ed economia circolare: la filiera ambiente è attiva nella valorizzazione dei rifiuti, mediante la riduzione dei volumi, il loro trattamento, la conversione in biogas, la trasformazione in compost per l’agricoltura ed il florovivaismo, la termovalorizzazione per produzione energetica, il riciclo in materia riutilizzabile nei processi produttivi. Acea, in particolare, in ottica di economia circolare, sfrutta l’integrazione nelle attività idriche per recuperare i fanghi da depurazione ed avviarli a trattamento ai fini di compostaggio, impegnandosi inoltre nella crescita della propria posizione di mercato e capacità operativa. Lo sviluppo in corso riguarda l’ampliamento dei volumi e della capacità di gestione, dalla selezione allo stoccaggio e trattamento, nonché delle tipologie di materiale gestito nel circuito dell’economica circolare (carta, ferro, legname, rifiuti liquidi, plastica e metalli) mediante acquisizione di nuove Società.

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