La gestione ambientale

[GRI - 102-27], [GRI - 301-1], [GRI - 302-1], [GRI - 303-1], [GRI - 304-1], [GRI - 305-1], [GRI - 306-1], [GRI - 416-2],

La maggior parte delle Società del Gruppo ha implementato Sistemi di gestione integrati e certificati secondo le norme UNI EN ISO (si veda il capitolo Corporate governance e sistemi di gestione in L’identità aziendale). La Capogruppo stessa ha un Sistema di gestione integrato, Qualità, Ambiente, Sicurezza ed Energia, che agevola la compliance ambientale ed una Politica dei sistemi di gestione e di sostenibilità orientata al rispetto ed alla tutela dell’ambiente, anche in coerenza con i principi indicati nel Codice Etico, aggiornato nel 2022.
Il Sistema di Gestione Ambientale UNI EN ISO 14001:2015 permette di migliorare la capacità di identificare e gestire gli impatti che la Società ha o potrebbe avere sull'ambiente favorendo il rispetto delle normative vigenti.
Alcuni impianti del Gruppo sono sottoposti alla Valutazione di Impatto Ambientale (VIA), ai sensi dell’art. 28 del D. Lgs. n. 152/2006 e s.m.i., con la finalità di assicurare che “l'attività antropica sia compatibile con le condizioni per uno sviluppo sostenibile, e quindi venga costruita e operi nel rispetto della capacità rigenerativa degli ecosistemi e delle risorse, della salvaguardia della biodiversità e di un'equa distribuzione dei vantaggi connessi all'attività economica147. Inoltre, tutti i siti sottoposti a VIA/AIA devono essere dotati di un Piano di Monitoraggio Ambientale (PMA), che include l’insieme delle misure che servono a valutare l’impatto reale dell’opera sulle diverse componenti ambientali (acqua, aria, suolo, fauna, flora, etc.). Nel settore idrico, gli interventi tipicamente oggetto di VIA riguardano acquedotti e depuratori con potenzialità superiore ai 10.000 abitanti equivalenti.
Anche alcuni impianti dell’area Ambiente possono essere soggetti a VIA/AIA come, ad esempio, il Polo di Orvieto, i termovalorizzatori di Terni e di San Vittore del Lazio. Questi ultimi si avvalgono anche del Sistema Emas (Eco-Management and Audit Scheme), strumento per valutare e migliorare le proprie prestazioni ambientali e rendicontarle agli stakeholder.
Le Società operative sono impegnate nel mantenere efficiente il Sistema di gestione delle tematiche ambientali, attraverso la corretta gestione degli impatti e il rispetto dei regolamenti in materia. Tale impegno, tuttavia, non esclude il verificarsi di situazioni, di solito provocate da circostanze contingenti, che generano non conformità passibili di contestazione da parte degli Organi di controllo competenti e delle Autorità preposte (si veda anche il box su istruttorie, premi e sanzioni, nel capitolo Istituzioni e Impresa). Nell’anno, sono state contestate circa 60 multe ambientali alle Società in perimetro DNF, con il conseguente pagamento di sanzioni, per un totale di circa 272.500 euro148. Ulteriori 56 controversie di natura ambientale, sono attualmente in fase di definizione.
Le problematiche ambientali di una certa rilevanza vengono trasmesse alle Unità preposte che provvedono ad accertare quanto denunciato e sollecitare i necessari interventi, nonché fornire riscontro agli Enti interessati. In via eccezionale, può accadere che le Società ricevano segnalazioni significative da singole persone; in questo caso vengono verificate e, ove opportuno, si interviene per risolverle.
Nell’ambito della distribuzione di energia elettrica, in caso di immobili che ospitano impianti elettrici, Areti può ricevere osservazioni inerenti a presunti danni ambientali. Si tratta, ciononostante, di impianti indispensabili per il corretto esercizio della rete di distribuzione dell’energia elettrica, realizzati dalla Società a seguito di autorizzazioni concesse dagli Organi tutori del territorio e pertanto pienamente conformi alla normativa di riferimento, compresa quella urbanistica ed ambientale149. L’Unità Patrimonio e Progetti Speciali, che opera a tutela degli asset aziendali, riceve le note di contestazione da parte dei proprietari degli immobili che ospitano cabine di trasformazione o sono adiacenti ad elettrodotti, e, a seguire, l’Unità Risk & Compliance e Sicurezza di Areti effettua le verifiche strumentali in riscontro alle contestazioni. Nel 2022 sono stati trattati 8 reclami, non ancora chiusi in quanto le controparti hanno depositato i relativi ricorsi presso i Tribunali di competenza.

147 Articolo 4, comma 3 del D. Lgs. n. 152/2006 sulle Norme in materia ambientale.
148 Sono incluse multe riferite ad anni precedenti ma pagate nel 2022. Con riferimento ad Acque, Publiacqua e Umbra Acque, fuori del perimetro DNF, le sanzioni pagate rispettivamente risultano pari a: 43.555; 58.500 e 150.000 euro.
149 Il riferimento normativo ambientale è in questo caso il D.P.C.M 8 luglio 2003.

 

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