Dati economici (€ milioni) 2022 2021 Variazione Variazione %
Ricavi da vendita e prestazioni 4.957,2 3.816,0 1.141,1 29,9%
Altri ricavi e proventi 181,1 156,0 25,0 16,0%
Costi Esterni 3.556,1 2.461,2 1.094,8 44,5%
Costo del lavoro 305,1 275,8 29,2 10,6%
Proventi/(Oneri) da partecipazioni di natura non finanziaria 27,9 21,0 6,8 32,5%
Margine Operativo Lordo 1.305,0 1.256,1 48,9 3,9%
Ammortamenti, Accantonamenti e Svalutazioni 739,2 675,0 64,2 9,5%
Risultato Operativo 565,9 581,1 (15,2) (2,6%)
Gestione finanziaria (85,7) (85,9) 0,2 (0,2%)
Gestione partecipazioni 17,8 7,8 10,0 128,2%
Risultato ante Imposte 497,9 503,0 (5,1) (1,0%)
Imposte sul reddito 186,8 150,7 36,1 24,0%
Risultato Netto 311,2 352,3 (41,2) (11,7%)
Utile/(Perdite) di competenza di terzi 31,4 39,0 (7,6) (19,5%)
Risultato netto di Competenza del Gruppo 279,7 313,3 (33,6) (10,7%)

 

Rispetto al 31 dicembre 2021 nell’area di consolidamento sono intervenute le seguenti variazioni:

  • in data 19 gennaio 2022 è stata costituita la società AE Sun Capital partecipata al 40% da Acea Produzione e al 60% dal fondo di investimento Equitix Investment Management;
  • in data 20 gennaio 2022 è stato sottoscritto da parte di Acea Solar l’acquisto della società SF Island con sede in Acquapendente (VT) pari al 100% delle quote della società;
  • in data 8 febbraio 2022 è stato sottoscritto da parte di Acea Ambiente l’atto di acquisto del 70% delle quote di S.E.R. Plast, società operante nell’attività di riciclo rifiuti di materiali plastici;
  • alla fine del mese di marzo 2022, Acea ha finalizzato la cessione della holding fotovoltaica (Acea Sun Capital) al Fondo britannico di investimento Equitix, il cui accordo per la cessione degli asset era stato siglato il 24 dicembre 2021. Con il closing dell’operazione, la società di nuova costituzione AE Sun Capital Srl, partecipata al 60% da Equitix e al 40% da Acea Produzione, ha acquisito da Acea Produzione la holding fotovoltaica del Gruppo Acea, titolare, tramite alcuni veicoli societari, di un portafoglio di impianti fotovoltaici, con una capacità installata complessiva pari a 105 MW, di cui 46 MW incentivati sulla base di differenti Conti Energia e 59 MW di nuova costruzione già connessi o in corso di connessione alla rete;
  • in data 1° aprile 2022 è stato sottoscritto l’acquisto da parte di Adistribuzionegas del 30% di Romeo Gas nell’ambito della cessione da parte di A2A di concessioni per il servizio di distribuzione del gas naturale;
  • in data 23 maggio 2022 è stato sottoscritto da parte di Acea Ambiente l’acquisto dell’ulteriore 20% delle quote di Cavallari Srl, portando così la quota di possesso all’80%;
  • in data 30 giugno 2022 è stato sottoscritto l’acquisto, da parte di Acea Ambiente, del ramo d’azienda denominato “Polo Cirsu” a seguito della partecipazione alla procedura competitiva indetta con l’avviso di vendita del Tribunale di Teramo. Il ramo d’azienda risulta così composto: i) una discarica denominata “Grasciano1” completamente esaurita nei volumi autorizzati; ii) una discarica denominata “Grasciano2” consistente in un primo lotto pari a 234.000 m3 e un secondo lotto da realizzare, con una volumetria autorizzata di 246.000 m3; iii) un impianto di riciclaggio e compostaggio e una piattaforma per la valorizzazione dei rifiuti da raccolta differenziata;
  • in data 29 luglio 2022 è stato sottoscritto l’acquisto da parte di Acea Solar di 17 società veicolo nella regione Basilicata (Gruppo Poweris) ciascuna titolare di progetti di sviluppo di impianti fotovoltaici a terra monoassiali. La potenza complessiva è stimata in 338 MWp, con annessi sistemi di accumulo per una potenza pari a 170 MWp;
  • in data 1° settembre 2022 sono state costituite Acea Renewable 2 Srl e Fergas Solar 2 Srl le cui quote sono interamente detenute al 100% da Acea Solar al fine di concludere il conferimento di asset fotovoltaici per gli impianti realizzati su area industriale e agricola. La costituzione delle due società rientra nella definizione del progetto di deconsolidamento del perimetro fotovoltaico iniziato in data 22 marzo 2022 e che prevederà un secondo closing avente oggetto la cessione di impianti che risulteranno connessi e in esercizio alla data dell’operazione;
  • in data 1° ottobre 2022 è stata perfezionata l’operazione di scissione parziale di Romeo Gas SpA attuata mediante assegnazione di quote del patrimonio in favore di Adistribuzionegas Srl. L’operazione è finalizzata a consentire una complessiva riorganizzazione societaria relativamente a una più efficiente gestione delle concessioni di distribuzione gas;
  • in data 4 ottobre 2022 è stato sottoscritto l’acquisto da parte di Acea Ambiente del 70% delle quote di Tecnoservizi Srl, società attiva nella gestione del trattamento e del recupero di rifiuti urbani differenziati. La capacità autorizzativa della società prevede un trattamento di 210 mila tonnellate annue nella Provincia di Roma provenienti dalla raccolta differenziata di Comuni, Enti e Industrie;
  • in data 3 novembre 2022 è stato sottoscritto l’acquisto da parte di Acea Ambiente, tramite la controllata Cavallari Srl, del 100% delle quote di Italmacero Srl, società attiva nel trattamento meccanico e recupero di rifiuti urbani differenziati (imballaggi misti, frazioni monomateriale) e speciali non pericolosi;
  • in data 22 novembre 2022 è stata perfezionata l’operazione di fusione inversa per incorporazione di AE Sun Capital nella società controllata Acea Sun Capital. L’operazione di fusione si colloca nell’ambito di un’operazione di investimento nel settore delle energie rinnovabili ed è stata effettuata al fine di conseguire vantaggi derivanti dall’unificazione dei processi e delle strutture, dal conseguimento di sinergie ed economie di scala e da un efficientamento dei costi;
  • in data 6 dicembre 2022 è stato sottoscritto il closing della prima fase dell’operazione di aggregazione con ASM Terni, a esito della procedura a evidenza pubblica avviata da quest’ultima. L’operazione è finalizzata alla creazione di un mono-operatore attivo nel business del ciclo idrico integrato, dell’ambiente e nella distribuzione e vendita di energia elettrica e gas; è previsto nel corso del primo semestre 2023 un secondo closing che porterà un incremento della quota di partecipazione in ASM Terni. Pertanto, Acea rappresenta il partner industriale per il conseguimento degli obiettivi prefissati e consolida integralmente la società sulla base degli accordi sottoscritti, per quanto previsto nei patti parasociali e nello statuto;
  • In data 19 dicembre 2022 è stata costituita l’azienda DROPMI Srl, la cui attività ha per oggetto la ricerca e l’ingegnerizzazione di misuratori idrici evoluti il cui funzionamento e il relativo monitoraggio possono essere gestiti da remoto, nonché lo sviluppo di smart water solutions per il mercato nazionale e internazionale.

Infine, con riferimento all’esercizio 2021 si fa presente che:

  • in data 6 ottobre 2021 è stato costituito da Acea Perù (99%) e Acea Ato2 (1%) il Consorcio Acea Lima Sur per la gestione della rete idrica e fognaria nella zona Sud di Lima con contratto triennale;
  • in data 14 ottobre 2021 Acea Ambiente ha acquisito il 60% di MEG, operatore presente nel territorio italiano che offre consulenza professionale per la realizzazione di impianti per il trattamento degli imballaggi di rifiuti solidi urbani;
  • in data 30 novembre 2021 Acea Ambiente ha acquisito il 65% di Deco, società che svolge attività di gestione di rifiuti, compresa la costruzione ed esercizio dei relativi impianti. La società detiene inoltre una partecipazione del 21,8% in Picena Ambiente nonché il 100% di Ecologica Sangro, società che opera nel settore della gestione integrata dei rifiuti solidi urbani dell’area comprensoriale del Frentano e del Sangro Aventino, che a sua volta detiene una partecipazione del 75% nel consorzio Ecofrentano;
  • in data 22 dicembre 2021 Acea Ambiente ha acquisito il 90% di AS Recycling, società attualmente non operativa ma che diventerà un Centro convenzionato Corepla per selezione secondaria plastica CSS (Suddivisione della plastica nelle diverse categorie polimeriche da avviare a selezione).

La tabella di seguito riportata rappresenta i principali impatti della variazione del perimetro di consolidamento al 31 dicembre 2022 (al lordo delle elisioni intercompany).

€ milioni A.S. Recycling Gruppo DECO Meg Consorcio Lima Sur Energy Box Gruppo Powertis ASM Terni Tecnoservizi/Italmacero S.E.R. Plast SF Island Totale
Ricavi Netti Consolidati 0,0 53,6 12,2 7,8 (11,2) 0,0 8,3 5,8 5,6 0,0 82,1
Costi Operativi Consolidati 0,1 44,7 10,6 6,1 (1,6) 0,0 7,0 4,8 4,8 0,1 76,5
Margine Operativo Lordo (0,1) 8,9 1,6 1,7 (10,2) (0,0) 1,3 1,0 0,9 (0,1) 5,0
Risultato Operativo (0,2) 2,4 (0,3) 1,5 (1,4) (0,0) (0,1) 0,4 (0,7) (0,1) 1,5
Risultato ante Imposte (0,2) 1,9 (0,3) 1,4 0,7 (0,0) (0,3) 0,1 (0,8) (0,3) 2,2

Al 31 dicembre 2022 i ricavi da vendita e prestazioni ammontano a € 4.957,2 milioni in aumento di € 1.141,1 milioni (+29,9%) rispetto a quelli del precedente esercizio, principalmente in conseguenza dell’incremento dei ricavi da vendita energia elettrica (+€ 812,4 milioni) imputabili in prevalenza ai maggiori prezzi unitari compensati in minima parte dalla riduzione delle quantità.

La vendita di energia elettrica sul Mercato Libero è stata pari a 6.331 GWh con una riduzione rispetto all’anno precedente del 3,5%, mentre la vendita di energia elettrica sul Servizio di Maggior Tutela, è stata complessivamente pari a 1.411 GWh con una riduzione del 16,7% su base tendenziale. Tale riduzione risente dell’assegnazione automatica dei clienti “piccole” e “micro” imprese al Servizio a Tutele Graduali, creato a partire dal 1° gennaio 2021 e in parte alla flessione del numero di clienti.

Contribuiscono inoltre alla variazione in aumento: i) i ricavi derivanti da sviluppo sostenibile (+€ 90,2 milioni) derivanti dai progetti di energy efficiency di Acea Innovation (+€ 36,6 milioni), i ricavi per proventi derivanti dalle attività di smart services (+€ 38,6 milioni) e i proventi connessi allo scambio di diritti di emissione CO2 di Acea Energia (+€ 14,2 milioni); ii) i ricavi da servizio idrico integrato (+€ 74,9 milioni) principalmente per effetto dell’aumento dei ricavi tariffari, imputabili in prevalenza a GORI (+€ 45,9 milioni) e SII (+€ 9,8 milioni) con riferimento a partite passanti principalmente correlate ai maggiori costi per energia e Acea Ato2 (+€ 15,4 milioni); iii) i ricavi da vendita gas (+€ 77,0 milioni) imputabili in prevalenza ad Acea Energia (+€ 55,2 milioni) e Umbria Energy (+€ 20,2 milioni) e influenzati in misura consistente dall’aumento dei prezzi; iv) i ricavi da conferimento rifiuti e gestione discarica (+€ 47,2 milioni) in prevalenza per la variazione dell’area di consolidamento (+€ 58,7 milioni) in parte compensata dalla riduzione registrata da Demap (-€ 4,2 milioni) come conseguenza delle minori quantità ingressate nello stabilimento, dalla riduzione di Acea Ambiente (-€ 5,2 milioni) in conseguenza dell’effetto combinato dell’incremento della componente tariffaria e del decremento dei conferimenti nell’impianto di San Vittore e di Terni; v) i ricavi da prestazioni a clienti (+€ 34,1 milioni) derivanti in parte dall’incremento della variazione delle rimanenze di SIMAM (+€ 7,7 milioni), dall’incremento dei corrispettivi relativi al servizio di Pubblica Illuminazione svolto per Roma Capitale per effetto dell’andamento dei prezzi della componente energia (+€ 17,2 milioni) e per la restante parte dalla variazione di perimetro (+€ 8,4 milioni); vi) i ricavi da gestione estero (+€ 18,8 milioni) che risentono in prevalenza dall’effetto cambio.

Infine, compensano tali incrementi la riduzione dei ricavi da incentivi energia elettrica (€ 16,8 milioni) in prevalenza imputabili ad Acea Produzione, dovuta sia all’effetto prezzo che all’effetto minori volumi prodotti.

Gli altri ricavi evidenziano un aumento di € 25,0 milioni (+16,0%) rispetto al precedente esercizio. L’incremento deriva da effetti contrapposti ed è influenzato in prevalenza i) dal riconoscimento della premialità sulla qualità tecnica delle società del settore idrico (+€ 26,9 milioni per le società consolidate integralmente) per le annualità 2018-2019 (delibera 183/2022/R/idr del 26 aprile 2022); ii) maggiori rimborsi per danni e penalità (+€ 3,5 milioni); iii) dagli effetti positivi del piano resilienza per € 3,3 milioni (areti); dai maggiori ricavi per contributi regionali (+€ 4,6 milioni) in prevalenza relativi a Umbria Energy e SII; iv) dai maggiori ricavi registrati da GORI (+€ 9,8 milioni) derivanti in prevalenza dalla rilevazione del credito di imposta rilevato in conseguenza del cosiddetto caro energia; v) da minori sopravvenienze attive (-€ 11,8 milioni) influenzate prevalentemente dai minori stanziamenti di partite energetiche relative a esercizi precedenti rispetto all’esercizio 2021; vi) minori contributi iscritti da areti verso la Cassa per i Servizi Energetici e Ambientali relativamente ai titoli di efficienza energetica (-€ 9,3 milioni), determinati dai minori acquisti effettuati rispetto al precedente esercizio e dalla valorizzazione di un minor contributo. Infine, la variazione di perimetro incide sull’incremento per complessivi € 4,7 milioni.

I costi esterni presentano un aumento complessivo di € 1.094,8 milioni (+44,5%) rispetto al 31 dicembre 2021; la variazione è dovuta in prevalenza: i) ai maggiori costi legati all’approvvigionamento di energia elettrica sul Mercato Libero e sul mercato della tutela graduale (+€ 902,7 milioni), in linea con l’andamento registrato nei ricavi; ii) ai maggiori costi per acquisto materie (+€ 35,0 milioni) in parte imputabili alla variazione di perimetro (+€ 6,9 milioni) e in parte ai minori costi capitalizzati (+€ 16,1 milioni); iii) ai maggiori costi per servizi (+€ 139,7 milioni) di cui € 40,7 milioni imputabili alla variazione di perimetro, € 32,4 milioni derivanti dai progetti di e-efficiency ed € 18,1 milioni da progetti di smart services in linea con quanto rilevato nei ricavi, nonché, ai maggiori costi per consumi elettrici e gas per € 29,4 milioni in conseguenza del già citato rialzo dei prezzi di mercato; iv) maggiori costi per godimento beni di terzi in prevalenza imputabili alla Capogruppo e legati ai maggiori costi per licenze d’uso software applicativo per € 9,6 milioni.

Il costo del lavoro risulta in aumento rispetto all’esercizio precedente per € 29,2 milioni (+10,6%), influenzato prevalentemente dalla variazione di perimetro (+€ 12,8 milioni) e per la restante parte in prevalenza come conseguenza del minore impiego del personale su progetti di durata pluriennale, dell’incremento dei salari e stipendi derivante sia dalle nuove assunzioni e stabilizzazioni eseguite nel corso del 2022 che per effetto dell’incremento delle componenti retributive e dell’adeguamento dei contratti collettivi nazionali del lavoro.

La consistenza media del personale si attesta a 10.211 dipendenti e aumenta di 948 unità rispetto al precedente esercizio, in prevalenza influenzata dalla variazione di perimetro (+838 unità).

 

€ milioni 2022 2021 Variazione Variazione %
Costo del lavoro al lordo dei costi capitalizzati 499,1 469,1 30,0 6,4%
Costi capitalizzati (194,0) (193,3) (0,8) 0,4%
Costo del lavoro 305,1 275,8 29,2 10,6%

I proventi da partecipazioni di natura non finanziaria rappresentano il risultato consolidato secondo l'equity method ricompreso tra le componenti che concorrono alla formazione dell’EBITDA consolidato delle società strategiche.

€ milioni 2022 2021 Variazione Variazione %
EBITDA 150,8 123,6 27,2 22,0%
Ammortamenti, Accantonamenti e Svalutazioni (108,3) (91,9) (16,4) 17,8%
Gestione partecipazioni (3,2) (2,5) (0,7) 28,0%
Imposte sul reddito (11,5) (8,2) (3,3) 40,1%
Proventi da partecipazioni di natura non finanziaria 27,9 21,0 6,8 32,5%

Il Margine Operativo Lordo di tali società risulta in aumento di € 6,8 milioni in prevalenza per gli incrementi registrati da Publiacqua (+€ 3,8 milioni) e Acque (+€ 2,1 milioni) imputabili in parte a minori ammortamenti e in parte a sopravvenienze attive.

L’EBITDA del Gruppo passa da € 1.256,1 milioni del 31 dicembre 2021 a € 1.305,0 milioni del 31 dicembre 2022 registrando una crescita di € 48,9 milioni pari al 3,9%. La variazione dell’area di consolidamento (al lordo delle elisioni intercompany) incide per € 5,0 milioni principalmente per gli effetti contrapposti derivanti dal consolidamento del Gruppo Deco (€ 9,0 milioni), MEG (€ 1,6 milioni), Tecnoservizi (€ 0,9 milioni), Consorcio Lima Sur (€ 0,9 milioni), compensate in parte dagli effetti del deconsolidamento delle società fotovoltaiche (€ 8,7 milioni) in relazione alla cessione del controllo della Holding Acea Sun Capital e delle sue controllate (c.d. “Energy Box”).

A parità di perimetro, la crescita dell’EBITDA risulta pari a € 43,0 milioni e deriva principalmente dai seguenti effetti contrapposti: i) Area Ambiente +€ 25,6 milioni per l’effetto combinato dell’incremento registrato da Acea Ambiente (+€ 30,7 milioni) come conseguenza dei maggiori margini generati dalla cessione di energia elettrica derivante dall’effetto positivo sui prezzi di vendita (+€ 27,0 milioni) principalmente per gli impianti di Terni e San Vittore. Tali maggiori margini sono compensati solo in parte dai minori volumi e dai maggiori costi per € 7,0 milioni. Si segnala l’effetto positivo derivante dalla vendita dei diritti CO2 a seguito della delibera n. 66/22 con la quale il “Comitato nazionale per la gestione della Direttiva 2003/87/CE e per il supporto nella gestione delle attività di progetto del Protocollo di Kyoto” ha disposto nei confronti dell’Impianto UL1 di Terni la revoca dell’autorizzazione a emettere gas, il tutto con efficacia retroattiva dal 1° gennaio 2021 con la conseguenza che si è proceduto alla vendita delle quote EUA relative all’annualità 2021 per un ammontare complessivo di € 11,1 milioni ed € 2,5 milioni per l’annualità 2022. Alla variazione concorre anche la riduzione fatta registrare da Demap per € 1,1 milioni dovuta al minor margine generato dalle ridotte quantità ingressate in stabilimento e infine, dal minor margine registrato da Berg (-€ 1,7 milioni) sul trattamento dei liquidi; ii) Area Generazione +€ 21,6 milioni per maggiori ricavi da vendita energia elettrica (+€ 51,8 milioni), come conseguenza dell’incremento dei prezzi sui mercati energetici (+298 €/MWh), parzialmente compensato da minori volumi prodotti (-95 GWh) rispetto al precedente esercizio, nonché, per gli effetti derivanti dal DL Sostegni sui ricavi della centrale di Sant’Angelo (-€ 18,3 milioni), per gli effetti generati dalla Legge Finanziaria (L. 197/2022) sui ricavi degli impianti da fonti rinnovabili non rientranti già nell’ambito del DL Sostegni (-€ 2,2 milioni), per i maggiori ricavi da teleriscaldamento (+€ 4,4 milioni), dovuti a prezzi più alti rispetto all’esercizio precedente. Compensano tali incrementi i minori ricavi per gestione riconoscimento incentivo da energia elettrica (GRIN) per € 13,2 milioni, i minori corrispettivi per il conto energia (€ 3,0 milioni) per minore marginalità derivante dagli impianti FTV a seguito del conferimento di alcuni impianti in Acea Green avvenuto a fine 2021 e i maggiori costi esterni (€ 17,3 milioni); iii) Area Idrico +€ 12,4 milioni risente in prevalenza del riconoscimento della premialità sulla qualità tecnica riferito alle annualità 2018-2019 (+€ 26,9 milioni in relazione alle società consolidate integralmente) solo in parte compensato da insussistenze passive derivanti da componenti tariffarie di esercizi precedenti rideterminate in sede di predisposizione tariffaria 2020-2023 (+€ 20,1 milioni) e in parte dal minor margine registrato da GORI (-€ 8,5 milioni) come conseguenza del mancato riconoscimento tariffario, a seguito di aggiornamento tariffario, in prevalenza sulla quota AMM.Fo.Ni. non riconosciuta per investimenti delle annualità 2022 e 2023 e dei maggiori costi per smaltimento fanghi e Acea Ato5 (-€ 3,6 milioni); iv) Area Estero +€ 3,9 milioni derivante in parte dall’effetto cambio positivo (€ 3,6 milioni) e per la restante parte da Acea Dominicana (+€ 0,7 milioni) per maggiori riallacci a seguito di distacco nonché per un incremento del numero di utenti; v) Area Commerciale e Trading +€ 9,5 milioni dovuto all’incremento registrato dal margine sulle attività di energy efficiency e smart services per complessivi € 10,0 milioni; il margine energia risulta in lieve riduzione rispetto al precedente esercizio; vi) Area Ingegneria e Servizi -€ 4,0 milioni imputabili ad Acea Elabori per € 1,4 milioni come conseguenza della riduzione delle attività e del margine dovuto agli aggiornamenti tariffari; si riducono i margini anche di Ingegnerie Toscane (€ 2,5 milioni) per effetto dell’internalizzazione da parte di Acque, a partire dal secondo semestre 2022, dei settori di ricerca perdite, telecontrollo e SIT; vii) Area Corporate -€ 4,4 milioni per effetto dei maggiori costi sostenuti rispetto al precedente esercizio con particolare riferimento ai costi ITS, compensati solo in parte da maggiori ribaltamenti verso le società del Gruppo; si registrano maggiori costi per consulenze strategiche e maggiori costi del personale. Si segnala rispetto allo scorso esercizio una riduzione di costi sostenuti per l’emergenza Covid-19; viii) Area Infrastrutture Energetiche -€ 19,4 milioni in conseguenza degli effetti contrapposti derivanti dal bilanciamento energetico (-€ 26,0 milioni) dovuto agli effetti conseguenti la riduzione del WACC (dal 5,9% al 5,2%) e dal minor margine derivante dalla commessa open fiberCompensano in parte tali effetti i maggiori ricavi per gli effetti legati alla resilienza (+€ 3,3 milioni) e i minori costi per servizi e del personale; si segnala infine il miglioramento dei margini registrati dalle attività legate alla gestione del servizio di Pubblica Illuminazione nel Comune di Roma (+€ 3,3 milioni) dovuto al minor costo del personale (progetto integrazione rete – IP), nonché, all’incremento del canone verso il Comune di Roma.

L’EBIT risulta pari a € 565,9 milioni e segna un decremento di € 15,2 milioni rispetto al precedente esercizio. Si espone di seguito il dettaglio delle voci che influenzano l’EBIT.

€ milioni 2022 2021 Variazione Variazione %
Ammortamenti e riduzioni di valore 594,6 546,6 48,0 8,8%
Svalutazioni (riprese di valore) nette di crediti commerciali 113,4 86,2 27,2 31,5%
Accantonamenti e rilasci per rischi e oneri 31,2 42,1 (11,0) (26,1%)
Ammortamenti, svalutazioni e accantonamenti 739,2 675,0 64,2 9,5%

La variazione in aumento degli ammortamenti e riduzioni di valore (+€ 48,0 milioni) è legata prevalentemente agli investimenti del periodo e all’entrata in esercizio di cespiti in corso con particolare riferimento alle società dell’area idrico (+€ 36,7 milioni). Su tale voce la variazione dall’area di consolidamento risente degli effetti contrapposti derivanti dell’incremento degli ammortamenti dell’area ambiente (+€ 11,8 milioni) compensati in parte dalla riduzione degli ammortamenti dell’area Generazione (-€ 8,8 milioni) come conseguenza della già citata operazione di cessione avvenuta a marzo 2022; per approfondimenti si rinvia al paragrafo “Applicazione del princìpio IFRS5”.

Le svalutazioni crediti, per quanto in aumento rispetto all’esercizio precedente (+€ 27,1 milioni), mantengono sostanzialmente la stessa incidenza sui ricavi complessivi del Gruppo (2,20% vs 2,17%); tale risultato, in assenza di particolari criticità nell’attività di incasso registrate nel 2022, è riconducibile, oltre che ad alcune partite straordinarie, alla crescita del business e all’introduzione di uno “stress di scenario” sulle principali società del Gruppo, finalizzato ad anticipare potenziali deterioramenti del merito creditizio dei clienti non desumibili dalle performance attuali ma derivanti da “modelli satellite” basati su dati macro-economici e business information.

Gli accantonamenti e i rilasci per rischi e oneri risultano in riduzione rispetto al precedente esercizio (-€ 11,0 milioni) in prevalenza per gli effetti contrapposti derivanti dai i) minori accantonamenti operati da Acea Energia (-€ 6,7 milioni), in parte riferibili al rilascio del fondo accantonato per la sanzione AGCM a seguito della sentenza con il quale il TAR Lazio ha annullato il provvedimento in ragione della conformità dell’operato di Acea Energia alla regolazione di riferimento, così come ricostruita da ARERA nel proprio parere endoprocedimentale (€ 2,6 milioni); ii) minori accantonamenti di Acea Ato2 (-€ 4,8 milioni) e quelli di Acea Ato5 (-€ 2,6 milioni) iii) maggiori accantonamenti della Capogruppo (+€ 4,1 milioni) per esodo e mobilità.

Il risultato della gestione finanziaria evidenzia oneri netti per € 85,7 milioni in lieve riduzione rispetto al 2021 come conseguenza di effetti contrapposti derivanti dai maggiori proventi finanziari da attualizzazione registrati da GORI (+€ 11,0 milioni) per effetto del riscadenzamento del debito verso la Regione Campania e dai maggiori interessi su crediti verso clienti (+€ 1,4 milioni), compensati dai maggiori oneri su commissioni dovuti alle maggiori cessioni operate nel 2022 (+€ 9,0 milioni) in prevalenza imputabili ad areti; si segnalano maggiori interessi di mora (+€ 2,2 milioni) in prevalenza imputabili ad Acea Energia e interessi su prestiti obbligazionari e indebitamento a medio lungo termine (+€ 2,2 milioni). Si informa che il costo globale medio “all in” del debito del Gruppo Acea si è attestato all’1,44% contro l’1,42% dell’esercizio precedente.

I proventi e oneri da partecipazioni evidenziano proventi netti per € 17,8 milioni e si riferiscono in prevalenza all’iscrizione della plusvalenza netta, pari a € 16,4 milioni, rilevata a seguito della cessione di un gruppo di impianti fotovoltaici nell’ambito dell’accordo siglato con il Fondo britannico di investimento Equitix.

La stima del carico fiscale è pari a € 186,8 milioni contro € 150,7 milioni del precedente esercizio. L’incremento complessivo, pari a € 36,1 milioni, deriva in parte dal contributo solidaristico straordinario di cui all’articolo 37 del DL 21/2022 (c.d. contributo extraprofitti) a carico dei soggetti che esercitano nel territorio dello Stato, l’attività di produzione di energia elettrica e l’attività di rivendita di energia elettrica di gas metano e di gas naturale e dell’articolo 1 della L. 197/2022; l’ammontare complessivo per il Gruppo è pari a € 38,5 milioni. Il tax rate del 2022 si attesta così al 37,6% (era il 30,0% al 31 dicembre 2021) considerando l’effetto del contributo sopradescritto. Il tax rate normalizzato è pari al 29,8%.

Il risultato netto di competenza del Gruppo si attesta a € 279,7 milioni e segna una diminuzione di € 33,6 milioni rispetto al precedente esercizio.

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