Il 2022 in numeri

Dati operativi U.M. 2022 2021 Variazione Variazione %
Energia Elettrica venduta Libero GWh 6.331 6.562 (231) (3,5%)
Energia Elettrica venduta Tutela GWh 1.411 1.694 (283) (16,7%)
Energia Elettrica N Clienti Libero (P.O.D.) N/1000 535 488 47 9,7%
Energia Elettrica N Clienti Tutela (P.O.D.) N/1000 647 700 (54) (7,7%)
Gas Venduto MSmc 208 214 (6) (2,7%)
Gas N Clienti Libero N/1000 248 228 20 8,8%

 

Risultati economici e patrimoniali (€ milioni) 2022 2021 Variazione Variazione %
Ricavi 3.159,7 2.078,3 1.081,3 52,0%
Costi 3.069,7 1.997,8 1.071,9 53,7%
Margine Operativo Lordo 90,0 80,5 9,5 11,7%
Risultato Operativo 22,0 14,6 7,4 51,0%
Dipendenti Medi 445 427 18 4,3%
Investimenti 49,6 49,4 0,2 0,3%
Posizione Finanziaria Netta (144,9) (297,4) 152,5 (51,3%)

 

Risultati economici e patrimoniali (€ milioni) 2022 2021 Variazione Variazione %
Margine operativo lordo Area Commerciale e Trading 90,0 80,5 9,5 11,7%
Margine operativo lordo GRUPPO 1.305,0 1.256,1 48,9 3,9%
Peso percentuale 6,9% 6,4% 0,5 pp  

Resoconto dell’anno

L’Area, responsabile della gestione e dello sviluppo delle attività di vendita di energia elettrica e gas e correlate attività di relazione con il cliente nonché delle politiche di energy management del Gruppo, chiude il 2022 con un livello di EBITDA pari a € 90,0 milioni, in aumento rispetto al 2021 di € 9,5 milioni.

La variazione in aumento è imputabile in prevalenza ad Acea Innovation (+€ 5,8 milioni) dovuta all’incremento del margine sulle attività di energy efficiency e Acea Energia (+€ 3,6 milioni) per l’effetto combinato derivante dall’incremento del margine da smart services (+€ 4,2 milioni) e dai maggiori ricavi per penali, sanzioni e sopravvenienze attive (+€ 4,3 milioni) influenzate dall’iscrizione nel precedente esercizio di una sopravvenienza passiva (+€ 2,1 milioni) generata dalla rideterminazione da parte di CSEA, in ottemperanza a quanto disposto da ARERA, dei calcoli per la regolazione delle partite economiche relative all’energia elettrica destinata agli Stati interclusi nel territorio italiano, parzialmente compensati da maggiori costi operativi (+€ 4,3 milioni) dovuti ai maggiori costi per prestazioni di call center (+€ 1,4 milioni) e costi del personale (+€ 2,9 milioni). Il margine energia risulta invece in lieve riduzione rispetto al precedente esercizio (-€ 0,8 milioni).

In merito agli effetti sul primo margine, la riduzione fatta registrare da Acea Energia deriva da effetti contrapposti. Nel dettaglio, il margine energia relativo al Mercato Libero registra un peggioramento di € 30,4 milioni rispetto al 31 dicembre 2021 poiché risente di un forte calo della marginalità in entrambi i segmenti di mercato (Retail - 33% e - Business - 35%). La performance del segmento Business risente anche di una riduzione dei consumi (-7%), nonostante l’incremento del numero dei clienti (+15%).

Il margine energia relativo al mercato tutelato risulta in diminuzione di € 1,0 milioni rispetto 31 dicembre 2021 come conseguenza della “naturale” fuoriuscita del numero dei clienti (-8%) che scelgono di passare a offerte sul Mercato Libero e di una riduzione generale dei consumi (-8%).

Il mercato del gas genera una riduzione dei margini di € 7,8 milioni rispetto al 31 dicembre 2021, per effetto della riduzione del margine unitario nel settore Retail (-26%), che risente anche di un calo dei consumi in generale (-3%) nonostante la crescita della Customer Base (+3%).

Il margine energia concernente l’attività di ottimizzazione dei flussi energetici risulta positivo e ammonta a € 42,6 milioni (erano € 4,1 milioni al 31 dicembre 2021), in aumento grazie a un contesto di prezzi straordinariamente elevati e caratterizzati da forte volatilità che ha anche insistito su alcune operazioni in derivati di copertura anticipatamente chiusi per consentire una migliore ottimizzazione dei flussi. Tale margine include al suo interno anche le attività di compravendita, scambio e trading di energia elettrica, calore, gas naturale, metano e altri combustibili e vettori energetici, da qualsiasi fonte prodotti o acquisiti, per sé o per terzi.

Il Risultato Operativo registra un incremento di € 7,4 milioni influenzato oltre che dai maggiori margini conseguiti, anche dai maggiori accantonamenti per svalutazione crediti (+€ 4,9 milioni), in prevalenza legati ad Acea Energia al netto del ristoro ricevuto dal distributore (€ 1,8 milioni) e maggiori ammortamenti (+€ 3,8 milioni) prevalentemente imputabili ai costi di acquisizione dei nuovi clienti ai sensi dell’IFRS15. Compensa tale variazione la voce accantonamenti per rischi che rileva un saldo positivo derivante dall’effetto netto generato da i) rilasci effettuati nell’anno per complessivi € 2,7 milioni di cui € 2,6 milioni relativi agli effetti derivanti della Sentenza del TAR del Lazio 15322/2022 che ha in parte annullato il provvedimento dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato adottato a conclusione del procedimento PS9354, riducendo la sanzione da € 3,6 milioni a € 1,0 milione e ii) accantonamenti pari a € 1,2 milioni, di cui stima delle indennità suppletiva e meritocratica da riconoscere agli agenti per € 0,9 milioni e accantonamento per fondo isopensione (€ 0,3 milioni).

Con riferimento all’organico, la consistenza media al 31 dicembre 2022 si è attestata a 445 unità, in lieve aumento rispetto al 31 dicembre 2021 per 18 unità. La variazione è imputabile prevalentemente a Acea Energia (+10 unità) e Acea Innovation (+7 unità).

Gli investimenti dell’Area si attestano a € 49,6 milioni, in lieve incremento (+€ 0,2 milioni) rispetto al 31 dicembre 2021. Gli investimenti complessivi sono in prevalenza riferibili ad Acea Energia e si riferiscono per la maggior parte al costo di acquisizione di nuovi clienti ai sensi dell’IFRS15 (€ 28,6 milioni) e alle importanti migliorie dei sistemi di supporto alla gestione dei processi legati alle attività di Contact Center e di analisi e monitoraggio della marginalità sui clienti (€ 13,9 milioni). Contribuiscono agli investimenti dell’Area i progetti di e-mobility (€ 5,4 milioni) sviluppati da Acea Innovation.

La posizione finanziaria netta al 31 dicembre 2022 risulta positiva per € 144,9 milioni e registra un peggioramento pari a € 152,5 milioni rispetto al 31 dicembre 2021. Le variazioni sono principalmente imputabili ad Acea Energia (+€ 118,7 milioni) e Acea Innovation (+€ 28,7) e derivano in prevalenza dalle dinamiche di cash flow operativo.

Eventi significativi

​​​​​​​Energy Management

Acea Energia svolge le attività di “Energy Management” necessarie per il funzionamento delle operazioni del Gruppo, con particolare riguardo alle attività di vendita e di produzione. Svolge anche la funzione di interfaccia con il Gestore dei Mercati Energetici (GME) e con TERNA; verso quest’ultimo soggetto istituzionale la Società è utente del dispacciamento in immissione per conto di Acea Produzione e di altre società del Gruppo. Essa ha svolto nel corso dell’esercizio le seguenti principali attività:

  • l’ottimizzazione e la nomina dell’energia elettrica prodotta dagli impianti termoelettrici di Tor di Valle e Montemartini e dall’impianto idroelettrico di S. Angelo;
  • la negoziazione dei contratti per l’approvvigionamento di combustibili per gli impianti di generazione;
  • l’approvvigionamento di gas naturale ed energia elettrica per la società di vendita ai clienti finali;
  • l’ottimizzazione del portafoglio degli approvvigionamenti di energia elettrica nonché la gestione del profilo di rischio delle società dell’Area Energia.

Al 31 dicembre 2022 Acea Energia ha effettuato acquisti di energia elettrica dal mercato per complessivi 8.240 GWh, di cui 5.828 GWh tramite contratti bilaterali e/o contratti intercompany e 2.412 GWh tramite Borsa, per la rivendita ai clienti finali del Mercato Libero e per l’attività di ottimizzazione dei flussi energetici e del portafoglio acquisti.

Vendita di energia elettrica

Per quanto riguarda il mercato della vendita prosegue il miglioramento della qualità del servizio nel portafoglio retail.

Nel corso del 2022 è stata venduta energia elettrica sul servizio della maggior Tutela per complessivi 1.391 GWh con una riduzione del 17,9% su base tendenziale. Il numero dei punti di prelievo è pari a 661.231 unità (erano 719.380 al 31 dicembre 2021). La vendita di energia elettrica sul Mercato Libero è stata pari a 5.986 GWh per Acea Energia e 345 GWh per Umbria Energy, per un totale di 6.331 GWh, con un decremento rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente del 3,5%. Le rivendite sul mercato wholesale sono state 1.571 GWh anche per effetto dell’energia prodotta dagli impianti di produzione del Gruppo Acea. Il numero medio dei punti di prelievo di periodo è pari a 502.403 unità (478.127 unità al 31 dicembre 2021).

Inoltre, Acea Energia e le altre società di vendita del Gruppo hanno venduto 208 milioni di Smc di gas a clienti finali e grossisti che hanno riguardato 233.101 punti di riconsegna medi di periodo mentre al 31 dicembre 2021 erano 226.687.

Accordi Commerciali

In data 18 gennaio 2022 Acea Energia e WindTre hanno annunciato di aver esteso la loro collaborazione per la fornitura di energia elettrica e gas, attraverso la promozione e la commercializzazione dell’offerta “WindTre Luce & Gas Powered by Acea Energia” su tutto il territorio nazionale. Dopo un avvio graduale del servizio nel 2021, con 12 regioni italiane coinvolte, allo stato attuale saranno più di 2 mila i punti vendita WindTre abilitati alla distribuzione delle soluzioni per la fornitura di elettricità e gas. L’energia elettrica delle soluzioni “WindTre Luce & Gas Powered by Acea Energia” proviene al 100% da fonti rinnovabili.

In data 18 maggio 2022 ha debuttato in televisione la nuova campagna pubblicitaria “WindTre Luce&Gas powered by Acea Energia”.

Con riferimento ai procedimenti aperti dall’AGCM e dall’ARERA sono di seguito descritti i principali aggiornamenti:

Procedimento PS9354 dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato per pratiche commerciali scorrette

In data 13 luglio 2015 l’AGCM ha notificato l’avvio di un procedimento istruttorio (rif. PS/9354) nei confronti di Acea Energia SpA, contestando le seguenti condotte:

  • “richieste di pagamento in fattura di importi asseritamente erronei, anomali e/o non correttamente stimati”;
  • “crediti di notevole entità maturati nei confronti dei clienti in caso di prolungati ritardi nell’emissione di fatture o di conguagli a distanza di diversi anni dall’avvenuto consumo”;
  • “richieste di pagamento di fatture già saldate dal cliente”.

In data 20 novembre 2015 l’AGCM ha rigettato gli impegni depositati da Acea Energia e, in data 13 giugno 2016, ha notificato alla Società un provvedimento sanzionatorio del valore complessivo di € 3,6 milioni. Il 9 settembre 2016 Acea Energia SpA ha impugnato il provvedimento innanzi al TAR. Successivamente alla presentazione del ricorso, in data 13 settembre 2016 Acea Energia SpA ha trasmesso all’AGCM la relazione contenente le iniziative assunte in ottemperanza delle prescrizioni contenute nel provvedimento sanzionatorio, precisando che tali iniziative non costituiscono acquiescenza al provvedimento stesso e, nel mese di febbraio 2017, ha provveduto al pagamento della sanzione comminata dall’AGCM, precisando che il pagamento non costituisce in alcun modo acquiescenza al provvedimento né rinuncia all’azione legale. L’AGCM ha notificato, in data 7 dicembre 2017, la comunicazione relativa alla presa d’atto delle misure di ottemperanza al provvedimento sanzionatorio ritenendole sostanzialmente adeguate. In data 26 novembre 2018 infine l’Autorità ha inviato una comunicazione di ottemperanza relativa al provvedimento adottato in data 13 giugno 2016. In data 12 novembre 2021 la Società ha depositato istanza di fissazione d’udienza ai sensi dell’art. 82 del Codice del processo amministrativo presso la sezione I del TAR Lazio. In data 18 novembre 2022 il TAR Lazio ha parzialmente annullato il provvedimento riducendo la sanzione da € 3,6 milioni a € 1,0 milioni. L’autorità, in data 15 febbraio 2023, ha notificato l’appello avverso la sentenza del TAR Lazio, I sezione, del 18 novembre 2022, n. 15322, adottata al termine del procedimento recante nrg 10090/2016. Allo stato attuale il rischio di soccombenza è valutato come possibile; pertanto, si è proceduto a effettuare il rilascio di € 2,6 milioni.

Istruttoria conoscitiva in merito alle partite economiche relative all’energia elettrica destinata agli Stati interclusi nello Stato italiano: con la delibera 576/2021, l’ARERA ha riformato la regolazione relativa alle partite economiche relative all’energia elettrica destinata agli Stati interclusi, con lo scopo di uniformarla ai princìpi della regolazione nazionale. In particolare, l’Autorità è intervenuta sui corrispettivi di trasmissione e trasporto, sul dispacciamento e sulla regolazione degli sbilanciamenti. In data 1° agosto 2022 è stata pubblicata la delibera 354/2022 di accettazione definitiva degli impegni presentati da Acea Energia il cui adempimento diventa quindi obbligatorio entro il 31 ottobre 2022. Acea Energia ha proceduto ad adempiere agli impegni entro la data indicata ed entro il 30 novembre 2022 ha provveduto a rendicontare all’Autorità l’esecuzione degli impegni.

Procedimento PS12106 dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM)in data 3 marzo 2022 è pervenuta alla Società una comunicazione con la quale l’AGCM ha rappresentato di aver disposto, nella sua adunanza del 1° marzo 2022, di procedere all’archiviazione dell’istanza di intervento, avendo la Società provveduto a rimuovere i profili di possibile scorrettezza della pratica commerciale segnalati nella comunicazione del 18 ottobre 2021 e relativi alla rappresentazione di tutti i corrispettivi dovuti dai clienti per la fornitura di energia elettrica e gas.

Procedimento PS12458 dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM)in data 18 ottobre 2022 è pervenuta alla Società una comunicazione con la quale l’AGCM ha chiesto informazioni avente ad oggetto le c.d. “modifiche unilaterali di contratto”.

In data 4 novembre 2022, la Società ha provveduto a fornire all’AGCM riscontro alla suddetta richiesta di informazioni e, in data 12 dicembre 2022, ha ritenuto opportuno trasmettere una seconda comunicazione con ulteriori elementi di dettaglio volti a comprovare la conformità del proprio operato a quanto disposto dall’art. 3 del DL Aiuti bis.

Ciò posto, in data 13 dicembre 2022, l’AGCM ha comunicato ad Acea Energia l’avvio di un procedimento, assegnando alla Società il termine di 20 giorni per il deposito di memorie scritte e di documenti (termine ridotto a 7 giorni con riferimento a memorie e documenti relativi all’adozione delle misure di sospensione provvisoria della pratica commerciale, ai sensi dell’art. 8, comma 3, del Regolamento).

Inoltre, al fine di acquisire elementi conoscitivi utili alla valutazione della suddetta pratica commerciale, l’AGCM ha chiesto ad Acea Energia di voler fornire, entro 20 giorni dalla ricezione della citata comunicazione, ulteriori informazioni attinenti alle comunicazioni di modifica unilaterale/rinnovo effettuate dalla Società.

In pari data l’Autorità ha altresì notificato alla Società un provvedimento cautelare con il quale ha disposto che:

  • Acea Energia sospenda provvisoriamente l’applicazione delle nuove condizioni economiche indicate nelle comunicazioni di proposta di modifica unilaterale del contratto inviate prima del 10 agosto 2022 o nelle comunicazioni di proposta di rinnovo delle condizioni economiche inviate dopo il 10 agosto 2022, confermando fino al 30 aprile 2023 le condizioni di fornitura precedentemente applicate, informando individualmente i consumatori interessati dalle predette comunicazioni, e con la medesima forma, l’applicazione delle precedenti condizioni di fornitura, ovvero, nel caso in cui i termini di perfezionamento delle nuove comunicazioni non siano ancora scaduti, l’inefficacia delle modifiche proposte;
  • Acea Energia comunichi individualmente e con la medesima forma ai consumatori che hanno esercitato il diritto di recesso a seguito della comunicazione di proposta di modifica unilaterale inviata prima del 10 agosto 2022 o di rinnovo delle condizioni economiche inviata successivamente a tale data, la possibilità di ritornare in fornitura alle precedenti condizioni economiche;
  • Acea Energia comunichi all’Autorità l’avvenuta esecuzione del provvedimento di sospensione e le relative modalità entro 5 giorni dal ricevimento della comunicazione del 13 dicembre 2022, inviando una relazione dettagliata nella quale vengano illustrate le iniziative assunte in ottemperanza a quanto disposto sub a) e b);
  • che la parte interessata possa, entro 7 giorni dalla notifica del provvedimento del 13 dicembre 2022, presentare memorie scritte e documenti, ai fini della conferma delle sopraindicate misure.

Acea Energia, stante il pregiudizio grave e irreparabile derivante dall’attuazione del suddetto provvedimento, ha prontamente impugnato lo stesso dinanzi al TAR Lazio, con ricorso depositato in data 15 dicembre 2022, al fine di chiederne l’annullamento, previa sospensione cautelare dell’efficacia.

In data 19 dicembre 2022 Acea Energia ha comunque trasmesso all’AGCM la relazione di ottemperanza alle misure disposte dall’Autorità e, in data 20 dicembre 2022, ha depositato una memoria scritta al fine di fornire ulteriori chiarimenti circa l’assenza di ogni illecito e con riserva di formulare ulteriori difese nel corso del procedimento.

Successivamente, sono state registrate due significative novità nel contesto giurisprudenziale e legislativo:

  • in data 22 dicembre 2022 il Consiglio di Stato si è pronunciato con ordinanza, in relazione a un altro operatore del mercato – che, analogamente ad Acea Energia, era stato raggiunto da un provvedimento cautelare inerente alla possibile violazione dell’art. 3 del DL Aiuti bis, successivamente impugnato – accogliendo l’istanza cautelare avanzata dello stesso e sospendendo in parte il provvedimento oggetto di gravame. Invero quest’ultimo, ad avviso del Giudicante, recava un generalizzato ordine di sospendere ogni variazione nei contratti di fornitura, incidendo altresì sui rinnovi contrattuali predeterminati nell’esercizio della libertà negoziale, secondo una “inammissibile interpretazione estensiva della disposizione nazionale limitativa della libertà di mercato a situazioni non espressamente previste (con estensione delle sanzioni a condotte non contemplate dalla disposizione)”. Inoltre, il Consiglio di Stato ha sospeso il provvedimento impugnato dell’operatore nella parte in cui esso investa contratti a tempo determinato o contratti che prevedano una scadenza predeterminata delle condizioni economiche a data precedente il 30 aprile 2023, essendo in questione in tal caso non l’esercizio dello ius variandi, ma un rinnovo contrattuale liberamente pattuito dalle parti;
  • in data 29 dicembre 2022 è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il Decreto Legge n. 198/2022 (“Decreto Milleproroghe”), il quale ha modificato l’art. 3 del DL Aiuti bis, prorogando il termine di sospensione dell’efficacia delle modifiche unilaterali al 30 giugno 2023 ed escludendo espressamente dal perimetro di applicabilità della norma “le clausole contrattuali che consentono all’impresa fornitrice di energia elettrica e gas naturale di aggiornare le condizioni economiche contrattuali alla scadenza delle stesse, nel rispetto dei termini di preavviso contrattualmente previsti e fermo restando il diritto di recesso della controparte”.

In conseguenza delle citate novità giurisprudenziali e legislative, l’AGCM ha adottato, in data 30 dicembre 2022, un secondo provvedimento cautelare nei confronti di Acea Energia con il quale, revocando parzialmente il provvedimento adottato il 12 dicembre 2022, ha confermato lo stesso nella sola parte in cui dispone che la Società:

  • sospenda provvisoriamente l’applicazione delle nuove condizioni economiche indicate nelle comunicazioni di proposta di modifica unilaterale del contratto inviate prima del 10 agosto o nelle comunicazioni di proposta di rinnovo delle condizioni economiche inviate dopo il 10 agosto, per le quali avuto riguardo a contratti a tempo indeterminato non era specificamente individuata o comunque predeterminabile una scadenza delle stesse, confermando fino all’effettiva scadenza, ovvero fino al 30 aprile 2023, le condizioni di fornitura precedentemente vigenti, informando individualmente i consumatori interessati dalle predette comunicazioni, e con la medesima forma, l’applicazione delle precedenti condizioni di fornitura, ovvero, nel caso in cui i termini di perfezionamento delle nuove comunicazioni non siano ancora scaduti, l’inefficacia delle modifiche proposte;
  • comunichi individualmente e con la medesima forma ai consumatori che hanno esercitato il diritto di recesso a seguito della comunicazione di proposta di modifica unilaterale inviata prima del 10 agosto o di rinnovo delle condizioni economiche inviata successivamente a tale data, avuto riguardo a contratti a tempo indeterminato per i quali non era specificamente individuata o comunque predeterminabile una scadenza delle condizioni economiche di fornitura, la possibilità di ritornare in fornitura alle precedenti condizioni economiche fino all’effettiva scadenza, ovvero fino al 30 aprile 2023.

In considerazione del suddetto provvedimento dell’AGCM, Acea Energia ha introdotto, nel giudizio già pendente dinanzi al TAR Lazio, motivi aggiunti di ricorso, al fine di chiederne l’annullamento. Da ultimo si precisa che, in pendenza del giudizio presso il TAR Lazio, Acea Energia ha trasmesso all’AGCM, in data 16 gennaio 2023, un riscontro alla richiesta di informazioni contenuta nel provvedimento del 12 dicembre 2022, nonché una nuova relazione di ottemperanza alle misure richieste dall’Autorità con il provvedimento del 29 dicembre 2022, ribadendo la piena conformità del proprio operato rispetto a quanto disposto dall’art. 3 del DL Aiuti bis, come anche confermato dal chiarimento reso dal legislatore attraverso l’art. 11, comma 8, del DL n. 198 del 2022 (c.d. Milleproroghe).

Infine, in data 6 febbraio 2023, l’AGCM ha depositato in giudizio una memoria alla quale Acea Energia ha risposto con memoria di replica depositata l’11 febbraio 2022. In considerazione della proposizione dei motivi aggiunti, l’udienza pubblica per la discussione del ricorso si è tenuta il 22 febbraio 2023 e si è attualmente in attesa degli esiti.

Procedimento RG n. n. 7436/2022 – Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio: Ricorso per l’annullamento, previa sospensione cautelare dell’efficacia anche ai sensi dell’art. 56 cpa del provvedimento prot. n. 221978/2022 del 17 giugno 2022 del Direttore dell’Agenzia delle Entrate, recante “Definizione degli adempimenti, anche dichiarativi, e delle modalità di versamento del contributo straordinario, ai sensi dell’articolo 37 del DL 21 marzo 2022, n. 21. Definizione delle modalità per lo scambio delle informazioni con la Guardia di Finanza”: con ricorso notificato in data 27 giugno 2022, Acea Energia ha impugnato il provvedimento prot. n. 221978/2022 adottato il 17 giugno 2022 dall’Agenzia delle Entrate, che costituisce l’atto regolamentare e/o amministrativo generale con il quale, previo parere di ARERA, sono stati individuati gli adempimenti e le modalità di versamento del contributo straordinario contro il caro bollette istituito dall’art. 37 del DL 21 marzo 2022, n. 21, convertito in Legge 20 maggio 2022, n. 51 (noto anche come Decreto “Ucraina Bis” o “Taglia Prezzi”).

Tramite decreto del 28 giugno 2022, il TAR provvedeva a respingere le domande di misure cautelari monocratiche presentate dalla Società, fissando la trattazione in sede collegiale per l’udienza del 19 luglio; in detta sede il Collegio, in accoglimento delle istanze di AE e degli altri operatori presenti, appartenenti principalmente al settore petrolifero, ha fissato l’udienza di discussione di merito, unitamente alle attuali domande cautelari, all’8 novembre.

In data 16 novembre 2022 il TAR ha emesso la sentenza n. 15217 con la quale ha dichiarato il proprio difetto assoluto di giurisdizione. Acea Energia ha promosso appello dinanzi al Consiglio di Stato con udienza fissata per il prossimo 14 marzo 2023. A oggi non vi sono ulteriori sviluppi.

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