Comunicare la sostenibilità: nota metodologica

[GRI - 102-26], [GRI - 102-27], [GRI - 102-29], [GRI - 102-30], [GRI - 102-31], [GRI - 102-32], [GRI - 102-40], [GRI - 102-42], [GRI - 102-43], [GRI - 102-44], [GRI - 102-46], [GRI - 102-53], [GRI - 102-47], [GRI - 102-50], [GRI - 102-51], [GRI - 102-52], [GRI - 102-54], [GRI - 102-56], [GRI - 413-1], [GRI - 102-3],

LE PERFORMANCE DI SOSTENIBILITÀ: D. LGS. N. 254/2016, REGOLAMENTO 2020/852 E STANDARD GRI

Acea pubblica una rendicontazione sulle performance sociali e ambientali del Gruppo sin dal 1999 (su esercizio 1998), anno in cui la Società capogruppo è stata quotata in Borsa. Da allora, la rendicontazione di sostenibilità rispetta la cadenza annuale di pubblicazione, è predisposta secondo Linee guida internazionali1 ed è sottoposta a verifica di parte terza. Dall’edizione 2017, il Bilancio di Sostenibilità risponde anche a quanto prescritto dal D. Lgs. n. 254/20162, che ha recepito nel nostro ordinamento la Direttiva comunitaria 95/2014. Il Decreto prevede, per le imprese che soddisfano le condizioni indicate dall’art. 2, l’obbligo di pubblicare le performance di sostenibilità in una dichiarazione di carattere non finanziario individuale o consolidata, che “(…) nella misura necessaria ad assicurare la comprensione dell’attività di impresa, del suo andamento, dei suoi risultati e dell’impatto dalla stessa prodotta, copre i temi ambientali, sociali, attinenti al personale, al rispetto dei diritti umani, alla lotta contro la corruzione attiva e passiva, che sono rilevanti tenuto conto delle attività e delle caratteristiche dell’impresa (…)3.

È altresì da segnalare l’entrata in vigore del Regolamento 2020/8524, che “stabilisce i criteri per determinare se un’attività economica possa considerarsi ecosostenibile”5. Il Regolamento – noto anche come “Tassonomia UE” – prevede, per il secondo anno di applicazione6, che le imprese soggette all’obbligo di pubblicare informazioni di carattere non finanziario includano nella Dichiarazione non finanziaria, individuale o consolidata, un’informativa sulle attività svolte “ammissibili” ed “allineate” alla tassonomia e sugli indicatori quantitativi di prestazione economica (KPI) – in particolare le quote di fatturato, capex ed opex – ad esse riconducibili7.

Il presente Bilancio di Sostenibilità, riferito all’esercizio 2022, è stato redatto in conformità agli Standard GRI8: e pertanto denominato Bilancio di Sostenibilità 2022 del Gruppo Acea (Dichiarazione consolidata non finanziaria ai sensi del D. Lgs. n. 254/2016, redatta in conformità agli Standard GRI), assumendo la forma di documento autonomo, come consentito dal richiamato Decreto Legislativo9 (nel seguito del documento "DNF" o "Bilancio di Sostenibilità" o "Dichiarazione consolidata non finanziaria").

La Dichiarazione consolidata non finanziaria include anche l’informativa prevista dal Regolamento 2020/852 e dai Regolamenti Delegati 2021/2178 e 2021/2139 (quest’ultimo integrato dal Regolamento Delegato 2022/1214); l’informativa pertanto riguarderà il medesimo insieme di Società incluse nel perimetro DNF, considerate significative e adeguatamente rappresentative del Gruppo ai sensi del D. Lgs. n. 254/2016 (si veda, più avanti, il paragrafo Materialità, Standard GRI e perimetro del report). Le evidenze emerse sono riportate nel capitolo L’informativa richiesta dalla Tassonomia europea.

Il Bilancio di Sostenibilità, corredato da una Nota di Sintesi, dopo l’approvazione del Consiglio di Amministrazione, è a disposizione dell’Organo di controllo e sottoposto alle attività di limited assurance del revisore legale, con il quale Acea non ha cointeressi né altri legami, incaricato di verificarne la conformità al Decreto Legislativo n. 254/2016 e la coerenza con gli Standard di rendicontazione adottati10; la limited assurance non riguarda le informazioni e i dati afferenti la Tassonomia UE ovvero le richieste dell’art. 8 del Regolamento UE 2020/852 (si veda Opinion Letter della Società di revisione).

Il documento viene diffuso mediante pubblicazione sul sito web istituzionale, in concomitanza con il Bilancio Consolidato, e distribuito in occasione dell’Assemblea degli azionisti.

INFORMATIVA NON FINANZIARIA IN ITALIA: IL RAPPORTO DEI RICERCATORI CONSOB SULLE SOCIETÀ QUOTATE 2021

Nel giugno 2022, i ricercatori Consob, con la collaborazione di Methodos, hanno pubblicato il quarto rapporto sulla rendicontazione delle informazioni non finanziarie delle società quotate italiane (dati 2021). Lo studio analizza il modo in cui 151 imprese italiane soggette al D. Lgs. n. 254/2016 attuano gli obblighi di dichiarazione non finanziaria (DNF), con particolare attenzione ai “comportamenti che possono segnalare progressi nel processo di trasformazione culturale legato alla considerazione dei fattori ESG”. La ricerca valuta, pertanto, l’integrazione della sostenibilità nel governo societario osservando anche altri ambiti e documenti, fra i quali le relazioni di corporate governance e la politica di remunerazione. In particolare, lo studio si è soffermato sull’analisi di materialità e sul coinvolgimento degli Organi di amministrazione, sui piani strategici (nei siti web) e sulle politiche di remunerazione, evidenziando l’evoluzione delle imprese in merito alla gestione dei fattori ESG. Guardando all’andamento dei dati di triennio (2021 rispetto al 2019, ove disponibili), e partendo dalla “materialità” e dalla sua rappresentazione, è emerso che tutte le imprese analizzate dichiarano di aver svolto l’analisi di materialità e l’81% di esse ne ha fornito anche una rappresentazione in matrice (71,5% nel 2019); è altresì aumentato il coinvolgimento nel processo di analisi di materialità del top management (55% nel 2021, 45,7% nel 2019), degli stakeholder esterni (53,6% nel 2021, 46,4% nel 2019) e i casi in cui le imprese hanno coinvolto contestualmente soggetti interni ed esterni (49,7% nel 2021, 39,7% nel 2019). Particolare incremento mostra il dato sulla partecipazione del CdA, che interviene tramite la condivisione, la validazione o l’approvazione dei risultati dell’analisi di materialità, testimoniandone il rilievo strategico (33,8% nel 2021, 13,9% nel 2019). Un altro segnale dell’integrazione della sostenibilità nella visione aziendale è stato colto, infine, analizzando gli estratti dei Piani strategici pubblicati sui siti web, che evidenziano l’aumento dei riferimenti ad elementi di valore di lungo termine, inclusi gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDG) dell’Agenda 2030 (10,6% nel 2021, 7,9% nel 2019). Nel rapporto sono stati esaminati anche i programmi di induction e di autovalutazione degli Organi di amministrazione, quali indicatori di un percorso di miglioramento continuo, che registrano un valore crescente per l’inclusione dei temi ESG nelle iniziative di aggiornamento dei membri del CdA (35% nel 2021, 18,5% nel 2019) e nei processi di valutazione del Board (29,8% nel 2021 e 13,9% nel 2019). Infine, i ricercatori, basandosi sulle Relazioni sulla politica di remunerazione e compensi corrisposti, in merito alle politiche di remunerazione dei vertici societari, quale leva per l’integrazione dei fattori ESG nella gestione d’impresa, hanno rilevato (dati 2019 e 2020) l’incremento significativo delle realtà che includono fattori non finanziari nei compensi dei CEO (47,1 nel 2020 e 27,6 nel 2019). Si confermano, in proposito, gli aspetti oggetto di valutazione più richiamati per la remunerazione di breve termine, che per l’ambito sociale sono quelli relativi ai dipendenti (diversità e inclusione, smart working, formazione, salute e sicurezza) e alla customer satisfaction, mentre per l’area ambientale il tema più consolidato riguarda le emissioni di CO2.

MATERIALITÀ, STANDARD GRI E PERIMETRO DEL REPORT

Nel 2022 Acea ha condotto un nuovo ciclo di analisi di materialità volto ad identificare, tramite la consultazione di stakeholder e manager, i principali temi (c.d. temi “materiali”) economici e di governance, sociali e ambientali, connessi ai business del Gruppo, e a definirne la prioritizzazione, in considerazione degli impatti ad essi associati (su business, ambiente naturale, società e stakeholder stessi).

Il nuovo ciclo è stato svolto applicando una metodologia aggiornata, anche alla luce delle evoluzioni intervenute negli Standard di rendicontazione:

  • per indagare al meglio la doppia prospettiva di rilevanza, è stato potenziato il coinvolgimento diretto degli stakeholder (interni ed esterni), incrementando il numero di persone che hanno partecipato all’analisi, in particolare stakeholder societari e territoriali, ed ampliando le modalità di coinvolgimento, con l’introduzione di una survey online di valutazione di temi e impatti associati, che ha integrato la tradizionale conduzione di focus group e le interviste one to one;
  • per identificare quali dimensioni ESG hanno maggiore impatto sull’Azienda (andamento, risultati, sviluppo ecc.) sono state considerate, oltre al punto di vista dei manager, le informazioni provenienti dal mondo della comunità finanziaria, individuando i temi ESG più ricorrenti nelle valutazioni degli analisti, ed è stata ulteriormente sviluppata la sinergia con l’Unità Enterprise Risk Management nell’analisi di criticità e opportunità rappresentate dai manager in relazione ai temi ESG;
  • è stata inoltre enfatizzata la considerazione degli impatti associati ai temi materiali e sono stati applicati i nuovi criteri di valutazione della loro rilevanza (significatività, ampiezza degli impatti, rimediabilità/probabilità ecc.).

 

L’analisi di materialità 2022 ha previsto le seguenti fasi:

  • l’analisi documentale, condotta su circa 30 documenti (di scenario, rappresentativi delle istanze degli stakeholder, strategici e gestionali interni, ecc.) che ha portato ad identificare 15 temi potenzialmente rilevanti e i principali ambiti di impatto associati; tali temi sono stati condivisi con i Vertici aziendali e in seguito sottoposti alla valutazione di stakeholder e manager del Gruppo;
  • l’identificazione delle parti interessate (esterne e interne) da coinvolgere nell’analisi a partire dall’albero degli stakeholder di Gruppo, svolta in collaborazione con strutture trasversali della Holding e delle Società operative, che ha portato a focalizzarsi sulle seguenti categorie di stakeholder: istituzioni, peer e competitor, business partner, realtà associative, comunità scientifica, fornitori, clienti e associazioni dei consumatori, dipendenti, sindacati, media, nuove generazioni;
  • il coinvolgimento diretto degli stakeholder (esterni e interni), realizzato mediante la somministrazione di una survey online per la valutazione dei temi (accompagnati da un glossario che ne riporta il significato più ampio) e degli ambiti di impatto associati emersi dall’analisi documentale (141 rispondenti), lo svolgimento di due focus group multistakeholder (69 persone coinvolte) - uno di livello business (stakeholder identificati dalle Società operative) e uno di livello corporate (stakeholder di Holding) - nel corso dei quali sono stati discussi e approfonditi gli impatti associati ai temi valutati nella survey e la conduzione di 17 interviste one to one, rivolte prevalentemente a stakeholder istituzionali;
  • il coinvolgimento diretto dei manager del Gruppo, tramite la compilazione della survey di valutazione di temi e impatti associati e un incontro dedicato a cui hanno partecipato 36 responsabili aziendali. Nel corso dell’incontro, i manager, a cui sono stati illustrati i principali risultati emersi dalla consultazione multistakeholder, hanno valutato, anche sulla base di alcune suggestioni rappresentate dall’Unità Enterprise Risk Management, la rilevanza dei temi proposti e le criticità e opportunità che essi determinano per il Gruppo.

A valle dei focus-group, condotti da facilitatori qualificati, sono state svolte l’analisi degli esiti, considerando i giudizi e i contributi di stakeholder e manager alla luce dei criteri di valutazione degli impatti definiti dallo Standard GRI (significatività, ampiezza, rimediabilità ecc.), e l’elaborazione degli output con la costruzione della matrice di materialità 2022 e la predisposizione dell’elenco dei temi materiali e degli impatti associati, così come percepiti dagli stakeholder11.

Il processo di analisi di materialità e i suoi risultati vengono restituiti con report dedicati a stakeholder e manager coinvolti e sono condivisi con i Comitati per l’Etica e la Sostenibilità e Controllo e Rischi e il Collegio Sindacale.

La matrice di materialità 2022 rappresenta i temi secondo la doppia prospettiva di rilevanza multistakeholder e manageriale12. La matrice illustra la distribuzione dei 15 temi13 di natura economica e di governance, sociale e ambientale in bassa, media ed alta rilevanza (prioritizzazione su scala 0-4). In particolare, 14 temi sono collocati nel quadrante dell’alta rilevanza (punteggio da 2,8 a 4) e 1 in media rilevanza (punteggio da 1,5 a 2,7) (si veda grafico n. 1).

Il posizionamento dei temi è stato determinato considerando, in maniera complessiva, le valutazioni di significatività espresse da stakeholder e manager sugli impatti associati a ciascun tema materiale, la dimensione degli impatti, definita, per la prospettiva inside-out, considerando l’ampiezza degli stakeholder interessati dagli effetti generati e, per la prospettiva outside-in, associando impatti e relativi temi a indicatori di business (Ebitda e investimenti), e il livello di rimediabilità/probabilità degli impatti (negativi, positivi ecc.) valutato in base al presidio gestionale-operativo di Acea.

Grafico n. 1 – I Temi Rilevanti Per L’azienda E Gli Stakeholder: La “Matrice Di Materialità” Acea – 2022

Grafico 1

Rispetto al precedente ciclo di rilevazione, i temi materiali sono diminuiti da 19 a 15, tuttavia è da evidenziare che, nelle loro accezioni più ampie sottoposte agli stakeholder, nei temi Governance orientata al successo sostenibile, Tutela degli ecosistemi e della biodiversità e Innovazione tecnologica e trasformazione digitale sono confluite le dimensioni ricomprese, nel precedente ciclo di analisi, nei temi Sistemi di performance management per la sostenibilità nel medio lungo termine, Gestione integrata dei rischi (minacce e opportunità), Tutela della qualità dell’aria, Innovazione di processi, infrastrutture e servizi in logica smart utility ed Evoluzione dei business mediante l’open innovation.

In tabella n. 1 è riportato l’elenco dei temi materiali 2022, in ordine di rilevanza, definito in base alla considerazione congiunta della prospettiva multistakeholder e manageriale, e la loro corrispondenza con le informative di rendicontazione.

La “matrice di materialità Acea”, infatti, oltre ad essere un riferimento strategico, è funzionale all’identificazione degli aspetti da rendicontare con maggiore o minore approfondimento, a seconda degli esiti della prioritizzazione, ed a selezionare le “informative specifiche” previste dagli Standard adottati.

Tenuto conto delle evoluzioni del framework14, in vigore dal 2023 su esercizio 2022, il presente Bilancio di Sostenibilità 2022 del Gruppo Acea è redatto in conformità agli Standard GRI15; ciò implica l’illustrazione delle performance secondo:

  • il nuovo set di “Standard universali” che includono: i requisiti ed i principi di reporting (in GRI 1: Principi Fondamentali 2021), le 30 informative degli “Standard generali”16 (in GRI 2: Informativa Generale 2021) e la modalità di identificazione e di gestione dei temi materiali (informative previste dal GRI 3: Temi materiali 2021);
  • le singole informative degli “Standard specifici”17 (riferite a tematiche economiche e di governance, sociali e ambientali) correlate ai temi materiali Acea in alta rilevanza, selezionate tra le 85 informative complessive, ricomprese nei 31 Standard specifici.

Quest’ultimo è un elemento di novità introdotto dalla revisione 2021 degli Standard universali GRI: non sussiste più l’obbligo di rendicontare un numero minimo di informative contenute negli Standard specifici mentre viene enfatizzata la correlazione fra singole informative specifiche e temi materiali18, per rappresentare al meglio i principali impatti dell’organizzazione.

In tal senso, è stata effettuata un’analisi volta alla selezione delle informative specifiche GRI “materiali” considerandone la correlazione con i “temi materiali Acea” in alta rilevanza ma anche l’accezione ad esse conferita dagli Standard internazionali, in alcuni casi riconducendole alla realtà aziendale ed in altre escludendone la materialità19. L’analisi ha portato all’identificazione di 71 informative specifiche “materiali”, ricomprese in 23 Standard specificiche trovano correlazione con tutti i temi materiali Acea in alta rilevanza; l’unico tema materiale risultato in “media rilevanza” – Finanza responsabile – viene egualmente trattato nella rendicontazione, con minore approfondimento20 (si veda tabella n. 1).

Tabella n. 1 – Elenco dei “temi materiali” Acea in ordine di rilevanza e “informative specifiche” GRI correlate ai temi in alta rilevanza

Tabella 1

Il principio di materialità o significatività è applicato anche alla definizione del “perimetro del report”, come previsto sia dagli Standard GRI sia dal Decreto Legislativo n. 254/2016. Quest’ultimo, infatti, all’art. 4, recita: “Nella misura necessaria ad assicurare la comprensione dell’attività del gruppo, del suo andamento, dei suoi risultati e dell’impatto dalla stessa prodotta, la dichiarazione consolidata comprende i dati della società madre, delle sue società figlie consolidate integralmente e copre i temi di cui all’articolo 3, comma 1”.

I criteri qualitativi e quantitativi funzionali ad identificare le Società che assicurano la comprensione di attività, andamento, risultati ed impatti generati dal Gruppo, anche nel 2022 sono stati valutati confermandone l’adeguatezza. I criteri di tipo qualitativo evidenziano la significatività del ruolo svolto dalle Società per i business qualificanti del Gruppo (ovvero le Società che esercitano un ruolo rilevante e attuale nei principali business, o per i servizi da queste erogati, e nell’attuazione del piano industriale e di sostenibilità) e la territorialità (ovvero l’operatività nell’ambito geografico in cui si genera la quasi totalità del fatturato, ove è presente la maggioranza degli stakeholder ed è ubicata la gran parte degli asset gestiti). I criteri quantitativi riguardano la rispondenza, per l’insieme delle Società incluse secondo i criteri qualitativi, ad un valore minimo superiore al 90% dell’intero perimetro di consolidamento integrale con riferimento a specifici dati economici (fatturato, capex e opex) e socio-ambientali (clienti ed emissioni di CO2). Sono stati altresì svolti approfondimenti sul business idrico, dato il rilievo strategico, verificando, per le Società incluse, una copertura minima del 90% su dati pertinenti di comparto (acqua potabile erogata, acqua reflua trattata) e sul business ambientale, in espansione, rilevando una copertura di circa l’80% dei rifiuti trattati.

Rispetto alle Società incluse nell’area di consolidamento integrale della Capogruppo 2022 (si veda tabella n. 2), l’analisi ha portato ad una proposta di perimetro, presentata agli organismi endoconsiliari competenti e al Collegio sindacale; in seguito, il perimetro è stato perfezionato e, sentito il parere del CFO, condiviso con il Vertice aziendale ed infine illustrato ai Comitati per l’Etica e la Sostenibilità e Controllo e Rischi e all’organo di controllo societario.

Alla luce dei fattori sopra esposti, il perimetro per la Dichiarazione consolidata non finanziaria Acea (DNF) 2022, a partire da quello della DNF 2021 le cui Società sono tutte riconfermate al netto di quelle uscite dall’area di consolidamento integrale21, prevede l’ingresso di Deco SpA, nuova Società del comparto Ambiente, in coerenza con la progressiva espansione del business, e di SF ISLAND Srl dell’area di business Generazione (energia da fotovoltaico), anche se non ancora produttiva22 (si veda tabella n. 3)23.

Tabella n. 2 – Società incluse nell’area di consolidamento integrale della Capogruppo (2021)

SOCIETÀ SEDE
Acea Ambiente Srl P.le Ostiense, 2 - Roma
Aquaser Srl P.le Ostiense, 2 - Roma
Iseco SpA Loc Surpian, 10 - Saint Marcel (AO)
Berg SpA Via delle Industrie, 38 - Frosinone (FR)
Demap Srl Via Giotto 13 - Beinasco (TO)
Acque Industriali Srl Via Bellatalla, 1 - Ospedaletto (PI)
Deco SpA Via Vomano, 14 - Spoltore (PE)
AS Recycling Srl Via dei Trasporti, 14 - Carpi (MO)
Ecologica Sangro SpA Strada Provinciale Pedemontana km 10 Frazione Contrada Cerratina - Lanciano (CH)
S.E.R. Plast Srl Contrada Stampalone, Cellino Attanasio (TE)
Consorzio Servizi Ecologici del Frentano “Ecofrentano” Strada Provinciale Pedemontana km 10 - 66034 Frazione Cerratina - Lanciano (CH)
Meg Srl Via 11 Settembre n. 8 - San Giovanni Ilarione (VR)
Ferrocart Srl Via Vanzetti, 34 - Terni
Cavallari Srl Via dell'Industria, 6 - Ostra (AN)
Italmacero Srl Via dell’Artigianato 3 – Falconara Marittima (AN)
Tecnoservizi Srl Via Bruno Pontecorvo, 1/B - Roma
Acea Energia SpA P.le Ostiense, 2 - Roma
Cesap Vendita Gas Srl Via del Teatro, 9 - Bastia Umbria (PG)
Umbria Energy SpA Via B. Capponi, 100 - Terni
Acea Energy Management Srl P.le Ostiense, 2 - Roma
Acea Innovation Srl P.le Ostiense, 2 - Roma
Acea Dominicana SA Avenida Las Americas - Esquina Mazoneria, Ensanche Ozama - Santo Domingo, Repubblica Dominicana
Aguas de San Pedro SA Las Palmas, 3 Avenida 20 y 27 calle - San Pedro, Honduras
Acea International SA Avenida Las Americas - Esquina Mazoneria, Ensanche Ozama - Santo Domingo, Repubblica Dominicana
Acea Perù SAC Calle Amador Merino Reyna - 307 Miraflores - Lima, Perù
Consorcio Acea-Acea Dominicana Avenida Las Americas - Esquina Mazoneria, Ensanche Ozama - Santo Domingo, Repubblica Dominicana
Consorcio Servicios Sur Calle Amador Merino Reina 307 - Lima, Perù
Consorcio Agua Azul SA Calle Amador Merino Reina 307 - Lima, Perù
Consorcio Acea Calle Amador Merino Reina 307 - Lima, Perù
Consorcio Acea Lima Sur Calle Amador Merino Reina 307 - Lima, Perù
Consorcio Acea Lima Norte Calle Amador Merino Reina 307 - Lima, Perù
Acea Ato 2 SpA P.le Ostiense, 2 - Roma
Acea Ato 5 SpA Viale Roma, snc - Frosinone
Acque Blu Arno Basso SpA P.le Ostiense, 2 - Roma
Acque Blu Fiorentine SpA P.le Ostiense, 2 - Roma
Acea Molise Srl P.le Ostiense, 2 - Roma
Acquedotto del Fiora SpA Via Mameli, 10 - Grosseto
Gesesa SpA Corso Garibaldi, 8 - Benevento
Gori SpA Via Trentola, 211 - Ercolano (NA)
Ombrone SpA P.le Ostiense, 2 - Roma
Sarnese Vesuviano Srl P.le Ostiense, 2 - Roma
Umbriadue Servizi Idrici Scarl Via Aldo Bartocci, 29 - 05100 Terni
Adistribuzionegas Srl Via L. Galvani, 17/A - Forlì
Servizi Idrici Integrati ScPA P.le Ostiense, 2 - Roma
Agile Academy Srl Via I Maggio, 65 - Terni
Notaresco Gas Via Padre Frasca, s.n. - frazione Chieti Scalo Centro Dama (CH)
ASM Terni SpA Via Bruno Capponi 100 - Terni
Areti SpA P.le Ostiense, 2 - Roma
Acea Produzione SpA P.le Ostiense, 2 - Roma
Acea Liquidation and Litigation Srl P.le Ostiense, 2 - Roma
Ecogena Srl P.le Ostiense, 2 - Roma
SF ISLAND srl Via Cantorrivo, 44/C - Acquapendente (VT)
Acea Solar Srl P.le Ostiense, 2 - Roma
Fergas Solar 2 Srl Piazzale Ostiense, 2 - Roma
Acea Renewable Srl Piazzale Ostiense, 2 - Roma
Acea Elabori SpA Via Vitorchiano - Roma
SIMAM SpA Via Cimabue, 11/2 - 60019 Senigallia (AN)
Technologies For Water Services SpA Via Ticino, 9 - 25015 Desenzano Del Garda (BS)

Tabella n. 3 – Perimetro della dichiarazione consolidata non finanziaria 2022 del Gruppo Acea (ai sensi del d. lgs. n. 254/2016 e degli standard GRI)

SOCIETÀ SEDE
Acea SpA P.le Ostiense, 2 - Roma
Acea Ambiente Srl P.le Ostiense, 2 - Roma
Aquaser Srl P.le Ostiense, 2 - Roma
Berg SpA Via delle Industrie, 38 - Frosinone (FR)
Demap Srl Via Giotto 13 - Beinasco (TO)
Acque Industriali Srl Via Bellatalla, 1 - Ospedaletto (PI)
Deco SpA Via Vomano, 14 - Spoltore (PE)
Acea Energia SpA P.le Ostiense, 2 - Roma
Acea Innovation Srl P.le Ostiense, 2 - Roma
Acea Ato 2 SpA P.le Ostiense, 2 - Roma
Acea Ato 5 SpA Viale Roma, snc - Frosinone
Acquedotto del Fiora SpA Via A. Mameli, 10 - Grosseto
Gesesa SpA Corso Garibaldi, 8 - Benevento
Gori SpA Via Trentola, 211 - Ercolano (NA)
Areti SpA P.le Ostiense, 2 - Roma
Acea Produzione SpA P.le Ostiense, 2 - Roma
Ecogena Srl P.le Ostiense, 2 - Roma
SF ISLAND Srl Via Cantorrivo, 44/C - Acquapendente (VT)
Acea Solar Srl P.le Ostiense, 2 Roma
Acea Renewable Srl Piazzale Ostiense, 2 - 00154 Roma
Acea Elabori SpA Via Vitorchiano – Roma

Il perimetro del Bilancio di Sostenibilità 2022 del Gruppo Acea, pur ampliato, garantisce continuità e comparabilità con l’anno precedente, nonché la copertura delle Società che assicurano la piena comprensione delle attività delle più significative performance di sostenibilità del Gruppo.

Infine, in ossequio al principio di completezza previsto dallo Standard GRI, il Bilancio di Sostenibilità 2022 comprende informazioni qualitative e quantitative su temi sociali e/o ambientali di alcune Società non incluse nel perimetro della Dichiarazione consolidata non finanziaria. In particolare, si tratta dei dati relativi alla produzione di energia elettrica da fotovoltaico riconducibili ad AE Sun Capital, società partecipata e non consolidata integralmente, e di dati e informazioni ambientali e sociali di attività estere e delle seguenti Società operative in area idrica: Acque, Publiacqua e Umbra Acque, che sono stati ricompresi, con chiara evidenza del loro singolo apporto, in alcuni dati di Gruppo e descritti in un capitolo dedicato (Schede società idriche e attività estere).

STRUTTURA DEL DOCUMENTO E DIFFUSIONE

Il Bilancio di Sostenibilità 2022, in continuità con gli anni precedenti, è articolato in tre sezioni principali: L’identità aziendale – che integra anche l’informativa prevista dal Regolamento 2020/852 –,
Le relazioni con gli stakeholder e Le relazioni con l’ambiente, integrate dal Bilancio ambientale.

Quest’ultimo presenta circa 500 tra voci e parametri monitorati, che quantificano i flussi fisici generati dalle attività: i prodotti, i fattori utilizzati (le risorse), gli output verso l’esterno (gli scarti e le emissioni) e alcuni indicatori di performance.

I riferimenti ai principali dati economico-finanziari ed alla governance aziendale sono coerenti con quanto illustrato dal Bilancio consolidato e dalla Relazione sul governo societario ed eventualmente da essi derivati.

I dati e le informazioni pubblicati sono forniti dalle Aree Industriali, dalle Società e dalle Funzioni responsabili (data owner); vengono elaborati – ed in caso riclassificati secondo gli Standard di riferimento – dal gruppo di lavoro interno che redige il documento e sottoposti nuovamente alle Aree/Società/Funzioni responsabili per definitiva convalida, formalizzata dal rilascio di una specifica attestazione.

A valle dell’attività di verifica del revisore legale incaricato, il report viene diffuso tramite stoccaggio sullo SDIR 1Info, tramite pubblicazione nel sito web istituzionale – www.gruppo.acea.it – e nella intranet aziendale, oltre che nelle altre forme previste dal Decreto Legislativo n. 254/2016 e dal Regolamento Consob attuativo (adottato con Delibera n. 20267 del 19 gennaio 2018). Viene inoltre distribuito agli azionisti, congiuntamente al Bilancio consolidato, in occasione dell’Assemblea annuale di chiusura dell’esercizio.

Per ulteriori informazioni sul Bilancio di Sostenibilità e i suoi contenuti è possibile rivolgersi al seguente indirizzo di posta elettronica: RSI@aceaspa.it.

Irene Mercadante

UNITÀ SUSTAINABILITY PLANNING & REPORTING

Irene Mercadante

 

 

 

Stefano Raffaello Songini

FUNZIONE INVESTOR RELATIONS & SUSTAINABILITY

Stefano Raffaello Songini

1 Dopo aver seguito anche altri orientamenti, Acea ha optato per la conformità alle Linee guida emanate dalla Global Reporting Initiative (GRI), applicandole, a partire dal Bilancio di Sostenibilità 2002, con il più elevato livello di “accordance” previsto e seguendone le progressive evoluzioni. In proposito si segnala che l’edizione più recente (2021) del set di Standard Universali GRI, in vigore dal 1° gennaio 2023, su anno di rendicontazione 2022, prevede il superamento dei livelli di “accordance” come più avanti specificato nel testo.
2 La Legge di Bilancio 2019, all’art. 1, comma 1073, ha introdotto una modifica al D. Lgs. 254/2016, art. 3, comma 1, lett. c, prescrivendo anche l’illustrazione delle modalità di gestione dei principali rischi.
3 D. Lgs. n. 254/2016 e s.m.i., in particolare agli artt. 2, 3 comma 1, 4.
4 Nell’ambito del Piano d’Azione sulla Finanza Sostenibile adottato a marzo 2018 dalla Commissione Europea per orientare il mercato dei capitali verso un modello di sviluppo maggiormente sostenibile, in giugno 2020 è stato approvato il Regolamento 852/2020 “relativo all’istituzione di un quadro che favorisce gli investimenti sostenibili”, entrato in vigore il 12 luglio 2020.
5 L’articolo 1 del Regolamento - Oggetto ed ambito di applicazione – recita: “Il presente regolamento stabilisce i criteri per determinare se un’attività economica possa considerarsi ecosostenibile, al fine di individuare il grado di ecosostenibilità di un investimento”. Le attività economiche che il Regolamento identifica sono considerate per il loro contributo sostanziale al raggiungimento di 6 obiettivi ambientali: mitigazione del cambiamento climatico; adattamento al cambiamento climatico; uso sostenibile e protezione delle risorse idriche e marine; transizione verso l’economia circolare, con riferimento anche a riduzione e riciclo dei rifiuti; prevenzione e controllo dell’inquinamento; protezione della biodiversità e della salute degli eco-sistemi. Il Regolamento ha attualmente disciplinato i primi 2 obiettivi, sul cambiamento climatico, tramite il Climate Delegated Act (2021/2139), che è stato integrato, nel 2022, dal Complementary Delegated Act (2022/1214) sulle attività relative all’utilizzo di gas fossile e nucleare in campo energetico.
6 L’articolo 10 del Disclosure Delegated Act (2021/2178), adottato dalla Commissione Europea nel luglio 2021, ha disciplinato anche la progressiva entrata in vigore del Regolamento: “Dal 1° gennaio 2022 fino al 31 dicembre 2022 le imprese non finanziarie comunicano soltanto la quota delle attività economiche ammissibili alla tassonomia e non ammissibili alla tassonomia nell’ambito del loro fatturato, delle loro spese in conto capitale e delle loro spese operative totali e le informazioni qualitative di cui alla sezione 1.2. dell’allegato I pertinenti per l’informativa in questione”. L’informativa riguardante le attività “allineate alla tassonomia”, sempre in relazione ai primi 2 obiettivi ambientali attualmente disciplinati, ha trovato invece applicazione a partire dal 1° gennaio 2023 su esercizio 2022 (“Gli indicatori fondamentali di prestazione delle imprese non finanziarie, comprese le informazioni di accompagnamento da comunicare a norma degli allegati I e II del presente regolamento, sono comunicati a partire dal 1° gennaio 2023”).
7 Il Regolamento 2020/852, art. 8, paragrafi 1 e 2, recita: “Qualsiasi impresa soggetta all’obbligo di pubblicare informazioni di carattere non finanziario (…) include (…) nella dichiarazione consolidata di carattere non finanziario, informazioni su come e in che misura le attività dell’impresa sono associate ad attività economiche considerate ecosostenibili ai sensi degli articoli 3 e 9 del presente regolamento”. (…) “In particolare, le imprese non finanziarie comunicano quanto segue: a) la quota del loro fatturato proveniente da prodotti o servizi associati ad attività economiche considerate ecosostenibili ai sensi degli articoli 3 e 9; e b) la quota delle loro spese in conto capitale e la quota delle spese operative relativa ad attivi o processi associati ad attività economiche considerate ecosostenibili ai sensi degli articoli 3 e 9”. Il Disclosure Delegated Act (2021/2178), adottato in luglio 2021, è stato “destinato a specificare il contenuto, la metodologia e la presentazione delle informazioni che devono essere comunicate dalle imprese”.
8 La Global Reporting Initiative (GRI), nel 2016, a superamento ed evoluzione della precedente versione delle Linee guida (GRI-G4), ha pubblicato gli Standard GRI - Consolidated set of GRI Sustainability reporting standards 2016. A partire da allora GRI provvede ad emanare aggiornamenti anche di singoli standard, senza dover rieditare l’intero set, dei quali indica le scadenze di adozione obbligatoria per la rendicontazione. Nel 2021 è stata pubblicata la nuova edizione degli “Standard Universali” (GRI 1, GRI 2 e GRI 3), con obbligo di applicazione a partire dal 2023 (su anno di rendicontazione 2022). Lo Standard GRI 1 indica i requisiti da rispettare per rendicontare “in conformità agli Standard GRI”. Per ulteriori informazioni si veda il sito www.globalreporting.org.
9 D. Lgs. n. 254/2016, art. 4 e art. 5, comma 3.b.
10 Il D. Lgs. n. 254/2016, all’art. 3, comma 10, prevede che: “Il soggetto incaricato di effettuare la revisione legale del bilancio (…) o altro soggetto abilitato allo svolgimento della revisione legale appositamente designato” rilasci “un’attestazione circa la conformità delle informazioni fornite rispetto a quanto richiesto dal presente decreto legislativo e rispetto ai principi, alle metodologie e alle modalità previste dal comma 3”. Vale a dire principi e metodologie: “previsti dallo standard di rendicontazione utilizzato quale riferimento (…)”.
11 L’elenco dei temi materiali e degli impatti correlati è riportato per esteso nel corpo del Bilancio, si veda il paragrafo Gli stakeholder e il loro coinvolgimento.
12 Acea, oltre a fornire l’elenco dei temi materiali, ha scelto di mantenere anche la loro rappresentazione in matrice (non più richiesta dallo Standard GRI) proprio per la maggiore efficacia nel mostrare la prospettiva di doppia rilevanza.
13 Si tenga presente che ciascun tema, in questa sede denominato sinteticamente, ha una accezione più ampia, riportata in un glossario fornito a tutte le parti interessate coinvolte nel processo di analisi.
14 In particolare, la revisione degli “Standard universali” - GRI 1: Principi Fondamentali 2021, GRI 2: Informativa Generale 2021 e GRI 3: Temi materiali 2021, che sono stati emanati a revisione e superamento dei precedenti GRI 101: Principi di rendicontazione, GRI 102: Informativa generale e GRI 103: Modalità di gestione.
15 Fino al 2021 Acea ha predisposto il Bilancio di Sostenibilità secondo l’opzione Comprehensive, il più elevato livello di conformità previsto dagli Standard GRI; oggi tale opzione è superata dall’evoluzione del framework che prevede la possibilità di redigere una rendicontazione di sostenibilità in conformità agli Standard GRI, rispettando 9 “requisiti di conformità” definiti in GRI 1: Principi Fondamentali 2021, oppure di predisporre una rendicontazione con riferimento agli Standard GRI e pertanto non pienamente conforme.
16 Nella precedente edizione degli “Standard universali” le informative generali erano 56.
17 Anche gli “Standard specifici” e le relative “informative” hanno subìto alcune circoscritte variazioni con l’evoluzione del framework, ad esempio non sono più suddivise nelle tre “serie” (200: economico, 300: ambientale e 400: sociale) pur avendo mantenuto la medesima numerazione e il relativo anno di pubblicazione; nell’attuale edizione si contano, inoltre, 31 “Standard specifici” (in precedenza erano 34), poiché alcuni sono stati inglobati nelle “informative generali”, come il GRI 307: Conformità ambientale 2016 e il GRI 419: Conformità socio economica 2016, confluiti nella nuova informativa generale GRI 2-27: Conformità a leggi e regolamenti 2021. Infine, resta ancora in vigore l’informativa specifica 306-3: Sversamenti significativi 2016, pur essendo presente una informativa più recente con la medesima numerazione (306-3: Rifiuti generati 2020).
18 Si tenga presente che sia gli Standard specifici GRI – ciascuno dei quali include la modalità di gestione del tema ed un certo numero di informative sia i temi materiali Acea rinviano a contenuti più articolati di quanto appaia dalla loro denominazione sintetica che, per il loro livello di dettaglio, non è possibile presentare in questa sede. Si vedano gli Standard GRI nel sito www.globalreporting.org.
19 A titolo esemplificativo e non esaustivo, ciò ha portato ad escludere informative specifiche che, nell’accezione GRI, sono più pertinenti per imprese multinazionali o non confacenti alla realtà in cui si svolge l’operatività rappresentativa del Gruppo.
20 Il tema Finanza responsabile è comunque abbinato ad informative specifiche (201-1; 201-4; 203-1) già correlate con temi in alta rilevanza e pertanto rendicontate.
21 Si tratta in particolare delle società operative nel fotovoltaico per cui nel dicembre 2021 Acea ha siglato un accordo con l’investitore britannico di fondi infrastrutturali Equitix per la cessione di una quota di maggioranza nella newco a cui sono stati conferiti gli asset fotovoltaici di Acea già in esercizio o in via di connessione alla rete in Italia. In particolare, in gennaio 2022 è stata costituita AE Sun Capital Srl, partecipata al 40% da Acea Produzione e al 60% dal fondo di investimento Equitix Investment Management. Poiché l’accordo è stato perfezionato nel primo trimestre 2022, alcune voci economiche sono ancora ricollegabili alle società uscite dall’area di consolidamento integrale. Inoltre, si segnala che i dati relativi alla produzione di energia elettrica da fotovoltaico, collegati alla Società partecipata e non consolidata integralmente, saranno illustrati nella rendicontazione non finanziaria in modo distinto.
22 L’inclusione in ipotesi di perimetro DNF 2022 di una Società FTV, pur non ancora operativa, è funzionale sia a sottolineare il rilievo del business sia a valorizzarne gli investimenti a fini tassonomia, sono state invece escluse, poiché entrate in area di consolidamento integrale nell’ultimo trimestre dell’anno, le società Fergas Solar 2 e Acea Renewable 2. Il Regolamento sulla tassonomia europea permette inoltre di valorizzare le voci economiche relative alle Società FTV partecipate, prima dell’uscita dall’area di consolidamento integrale.
23 Alla luce dei criteri applicati, restano fuori dal perimetro della Dichiarazione consolidata non finanziaria 2022 le seguenti Società: Iseco, A.S. Recycling, Ecologica Sangro, S.E.R. Plast, Consorzio Servizi Ecologici del Frentano “Ecofrentano”, Meg, Ferrocart, Cavallari, Italmacero, Tecnoservizi, Cesap Vendita Gas, Umbria Energy, Acea Energy Management, Acea Dominicana, Aguas de San Pedro, Acea International, Acea Perù, Consorcio Acea-Acea Dominicana, Consorcio Servicios Sur, Consorcio Agua Azul, Consorcio Acea, Consorcio Acea Lima Sur, Consorcio Acea Lima Norte, Acque Blu Arno Basso, Acque Blu Fiorentine, Acea Molise, Ombrone, Sarnese Vesuviano, Umbriadue Servizi Idrici, Adistribuzionegas, Servizi Idrici Integrati, Agile Academy, Notaresco Gas, ASM Terni, Acea Liquidation and Litigation, Fergas Solar 2, Acea Renewable 2, SIMAM, Technologies for Water Services.

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